Genova, capoluogo di regione della
Liguria. La
Cattedrale di San Lorenzo è,
da sempre, il centro religioso, storico e artistico della città di Genova. Ne
rappresenta la storia cittadina poiché, durante la lunga vita della Repubblica
di Genova, ne costituiva, insieme al vicino Palazzo Ducale, il suo centro
politico e religioso. All’interno della Cattedrale è allestito il Museo del
Tesoro, un capolavoro della museografia progettato da Franco Albini che
conserva gli oggetti del Tesoro, alcuni dei quali hanno rappresentato e
continuano a incarnare lo spirito della città, come il Sacro Catino, la Cassa
Processionale di San Giovanni Battista e la Croce degli Zaccaria. Visitabile
all’interno di San Lorenzo è il Battistero di San Giovanni con l’antica chiesa
di Santa Maria della Vittoria, mentre ancora collegato alla Cattedrale è il suo
Chiostro dei Canonici, eretto nel XII secolo e tuttora sede del Museo
Diocesano. Le prime notizie certe che attestano l’esistenza della Cattedrale di
San Lorenzo risalgono all’878, anno in cui il vescovo Sabatino predispose la
traslazione delle reliquie di San Romolo. Grazie alle indagini archeologiche si
è potuta escludere la presenza in loco di edifici religiosi anteriori alla
prima metà del VI secolo. La Cattedrale di San Lorenzo non sembra quindi essere
stata la prima sede vescovile della città: le fonti ufficiali e la tradizione
religiosa cittadina ricordano infatti diversi nomi di vescovi risalenti al IV –
V secolo. L’arcivescovo Jacopo da Varagine indica inoltre nella sua Cronaca
Civitatis Ianuae (XIII secolo) l’attuale chiesa di San Siro (allora intitolata
ai Dodici Apostoli) come la prima Cattedrale cittadina. Durante il X secolo, la
Cattedrale di San Lorenzo acquisì una crescente importanza all’interno del
contesto cittadino, sia dal punto di vista religioso che da quello civile,
grazie anche alla sua ottima collocazione nel tessuto urbano: a partire dal
1007, quando l’antica basilica di San Siro fu affidata ai monaci benedettini,
San Lorenzo divenne il polo vescovile (e politico) esclusivo della città,
almeno sino al XIV secolo. Fra il XI e il XII secolo le autorità cittadine
disposero la costruzione di un edificio religioso in grado di rappresentare la
crescente potenza di Genova: il progetto fu affidato ai Magistri Antelami,
maestri architetti, scultori e carpentieri di tradizione romanica provenienti
dalla Valle d’Intelvi (nel comasco). Nel XIII secolo (circa 1230) si decise di
rinnovare totalmente la Cattedrale avviando un nuovo progetto architettonico
che comportò una grandiosa ristrutturazione: l’edificio prese l’aspetto che
ancora oggi conserva di Cattedrale gotica, con l’imponente facciata a due
torri. Benché opera di due artisti di origini franco-normanne, il progetto
gotico prevedeva l’introduzione di diversi elementi decorativi propri della
tradizione architettonica mediterranea in grado di mitigare l’impianto francese
della Cattedrale. Dell’antica costruzione romanica furono salvati i due portali
laterali di San Giovanni e San Gottardo. I lavori subirono però una battuta
d’arresto a metà del XIII secolo, forse a causa di una crisi economica; il
rovinoso incendio nel 1296 comportò poi la sostituzione dei colonnati interni e
di gran parte dei capitelli. A questa fase (primi decenni del Trecento)
risalgono gli affreschi sopravvissuti della controfacciata e delle navate
laterali, opera di un ignoto pittore di tradizione bizantina. Nel corso del XIV
e XV secolo cominciò la costruzione delle cappelle e degli altari sulle navate.
I lavori per la Cappella del Battista, che conserva le ceneri del Precursore,
cominciarono nel 1450. Nel XVI secolo, a causa di un’esplosione del deposito
delle polveri sito nel Palazzo Vescovile, furono restaurate le coperture,
gravemente danneggiate, ad opera dell’architetto manierista Galeazzo Alessi
(1512-1572). All’interno vi operarono i più grandi artisti genovesi e non del
XVI e XVII: Luca Cambiaso (1527-1585) che realizzò alcuni dipinti e affrescò la
Cappella Lercari insieme a Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco
(inizi XVI secolo-1569); Lazzaro Tavarone (1556-1641) al quale i Padri del
Comune affidarono negli anni Venti del XVII secolo la decorazione della zona
absidale con le Storie di San Lorenzo; Federico Barocci (1535-1612) che
realizzò nel 1596 per Matteo Senarega la pala d’altare con la Crocifissione con
Vergine, San Giovanni e San Sebastiano. Infine tra XIX e XX secolo cominciarono
i lavori per il graduale recupero della facies medievale della Cattedrale. In
occasione dell’Anno Giubilare del 2000 si avviarono notevoli restauri che
interessarono gran parte dell’edificio.
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