giovedì 30 aprile 2015

Trecastagni. Prov. di catania regione Sicilia. In prossimità della festa di Sant'Alfio.

La festa di Sant'Alfio a Trecastagni, in provincia di Catania, la più caratteristica e la più bella tra quelle primaverili della provincia etnea, risale a tempi immemorabili, se si pensa che, dopo il martirio dei tre fratelli, avvenuto a Lentini nel 253, quasi subito fu innalzata un'icona votiva nel luogo del loro passaggio qui, dove oggi sorge il Santuario. Tuttavia, ebbe un impulso tutto particolare dopo che, nel 1516, furono ritrovate le reliquie dei Tre Santi nel monastero dei Padri Basiliani di S. Filippo di Fragalà (Me). 

Paternò. Provincia di Catania.

Il culto teutonico di Santa Barbara a Paternò (CT)

La festa di santa Barbara, originaria di Nicomedia (l'attuale Ïzmit in Turchia), e martirizzata secondo la tradizione nel 306 dal padre Dioscuro, è la principale festa religiosa di Paternò, cittadina in provincia di Catania. L'evento si svolge annualmente il 3, 4, 5 e 11 del mese di dicembre, il 27 maggio ed il 27 luglio. Il secondo giorno di festività rappresenta la data del martirio della santa.
Il culto religioso di santa Barbara venne introdotto a Paternò dai Cavalieri dell'Ordine Teutonico attorno al XIII secolo e, insieme a quello di Santa Maria degli Alemanni, a Piazza Armerina, continua a vivere e testimoniare, nella fede, gli effetti del passaggio di quei Cavalieri in terra di Sicilia.

Trecastagni. Prov. di Catania, si avvicina la festa del 10-5-15- Il Santuario di Alfio Filadelfo e Cirino.


Foto di Francesco Raciti. Piazza S. Alfio. Santuario dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.

Matera. Piazza Vittorio Veneto. In primo piano il monumento ai caduti.

  Luogo di incontro e di passeggio, la vivace Piazza Vittorio Veneto ospita spesso mercatini, bancarelle e ritrattisti. Ottimo punto di partenza per andare alla scoperta della suggestiva città dei Sassi di Matera, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.
Dalla piazza si  gode il panorama del Sasso Barisano al quale cui si accede passando attraverso la loggia. La Piazza è, inoltre, punto di partenza di un  percorso sotterraneo scavato nella roccia, composto di abitazioni, botteghe, cantine, cisterne, pozzi e “palombari” (grandi strutture scavate per la raccolta di acque piovane). Del quartiere interrato fanno parte, inoltre, la Chiesa rupestre del S. Spirito e la Torre aragonese.

Reggio Calabria. Castello aragonese.

Il castello aragonese di Reggio Calabria è la principale fortificazione della città, sorge nell'omonima piazza Castello tra la via Aschenez e la via Possidonea. Esso è considerato, insieme ai Bronzi di Riace, uno dei principali simboli storici della città di Reggio. Dal 1956 ospita l'osservatorio dell’Istituto nazionale di geofisica.

mercoledì 29 aprile 2015

Torre del Greco.La basilica di Santa Croce è il principale luogo di culto cattolico di Torre del Greco, in provincia di Napoli.

Interno della Basilica di Santa Croce, ricostruita sulle rovine dell'antica chiesa che fu completamente distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 1794. Di stile neoclassico, la facciata presenta due ordini, quello inferiore è scandito da sei colonne con capitelli corinzi e due nicchie all'interno delle quali sono posizionate le statue di San Gennaro e Sant'Elena risalenti al 1858.
A sinistra è visibile il campanile barocco che rimase indenne dopo l'eruzione del 1794.
Di notevole interesse sono le lapidi (custodite nella basilica) che ricordano le visite dei Papi Pio IX (1849) e Giovanni Paolo II (1990). 

Gioia Tauro. Duomo di Sant'Ippolito Martire.

Gioia Tauro è un comune italiano di 19 783 abitanti della provincia di Reggio Calabria, in Calabria.
La Chiesa Parrocchiale attuale fu costruita dal 1928 al 1931 e aperta al culto il 27 maggio 1933 con la benedizione impartita, per delega, dal Rev.mo sig. Arciprete Pasquale De Lorenzo e consacrata il 10 giugno seguente da S. E. Rev.ma Mons. Paolo Albera, vescovo di Mileto. Precedentemente funzionava da Parrocchia la Chiesa demolita nel 1928 in seguito a terremoto. Questa fu edificata per disposizione di uno degli antenati della Casa Cardinale venuto da Napoli per visitare il feudo di Gioia, avendo riconosciuta la ristrettezza della vecchia Chiesetta non più adatta ai bisogni dei fedeli.

Canosa. la cattedrale dedicata ai SS. Giovanni e Paolo

La cattedrale di Canosa ha origini molto antiche, forse identificabili con una basilica di età sabiniana (VI sec. d.C.). L’edificio altomedievale dedicato ai SS. Giovanni e Paolo, tuttora leggibile dopo l’ampliamento ottocentesco, si presenta con pianta a croce latina, tre navate e cinque cupole.

Caratteristiche che, inequivocabilmente, rievocano basiliche costantinopolitane. L’edificio appare dunque in bilico tra due mondi: l’Occidente longobardo e l’Oriente bizantino. Il primo di agosto dell’anno 800 d.C. il vescovo Pietro Grimoaldo qui traslò, dall’antica basilica di S. Pietro, le reliquie del santo vescovo Sabino, al quale la chiesa fu definitivamente dedicata dai Normanni e dal papa Pasquale II nel 1102. Nel 1118 la chiesa ottenne l’importante titolo di Basilica Palatina dei Normanni.

martedì 28 aprile 2015

Matera. Statua di Giovanni Paolo II. Parco Giovanni Polo II


Statua sita nel parco Giovanni Paolo II - via Lucana angolo via Gramsci a Matera.

Taranto. Castel S. Angelo

Il Castello di Taranto, chiamato Castel S. Angelo, è ubicato vicino ad un' antica depressione naturale del banco di roccia sopra cui sorge il borgo antico della città e consiste fondamentalmente in una ricostruzione Aragonese di una precedente fortezza normanno-sveva-angioina costruita nello stesso punto ma avente caratteristiche molto diverse.
Il castello medievale infatti aveva numerose torri alte e sottili ed era costruito sopra una precedente fortificazione bizantina che aveva le fondamenta poggiate su strutture risalenti al periodo greco (IV-III secolo a.c.). Il miglioramento dell' artiglieria nel XV secolo, rese i castelli medievali obsoleti poiché le loro sottili mura non potevano più resistere contro i cannoni degli attaccanti né permettere il loro uso da parte dei difensori.

La conquista di Otranto da parte dei turchi nel 1480 dimostrò chiaramente che questo tipo di fortificazione era ormai inadeguato. Il re di Napoli, Ferdinando d' Aragona, decise pertanto di rinforzare le difese costiere del reame. In questo contesto, tra il 1487 e il 1492, il Castello di Taranto fu ricostruito seguendo forse lo specifico progetto del grande architetto senese Francesco di Giorgio. Il nuovo castello aveva una forma vagamente reminescente quella di uno scorpione con cinque torri rotonde ubicate agli spigoli della costruzione. Queste torri più basse e più larghe delle precedenti, ricevettero il nome di S. Cristoforo, San Lorenzo e Sant' Angelo per le tre di fronte l'attuale canale navigabile, mentre l e due di fronte il borgo antico furono chiamate Annunziata e Bandiera.

Battipaglia, Regione Campania . Il Municipio.

Battipaglia è un comune italiano di 50.812 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

lunedì 27 aprile 2015

Otranto.La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Annunziata.

La cattedrale di Otranto, che si erge sul luogo più alto della cittadina, fu concepita affinché potesse essere la chiesa più autorevole di tutta la Puglia. Fu edificata sui resti di una domus romana, di un villaggio messapico e di un tempio paleocristiano. La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Annunziata, fu elevata nel XII secolo sui precedenti insediamenti di epoca messapica, romana e paleocristiana. Consacrata il primo agosto del 1088 dal Legato Pontificio Roffredo, sotto il papato di Urbano II, è la Cattedrale più grande del Salento. La facciata con due spioventi ai lati e due finestre monofore mostra al centro un rosone rinascimentale fatto rifare dall'Arcivescovo Serafino da Squillace all'indomani della liberazione della Città dal dominio turco, durato 300 giorni dal 1480 al 1481, periodo in cui la Cattedrale fu trasformata in moschea. Di forma basilicale con pianta a croce latina (lunga m. 53 e larga m 25) è divisa in tre navate da 14 colonne marmoree con capitelli, abachi ed echini, su cui si elevano archi, possiede un vasto bema e tre absidi semicircolari. Nel 1482, l'abside di destra fu allargata per creare la Cappella dei Martiri di Otranto. Il tetto è a capriate coperto da un soffitto a cassettoni dorati voluto, insieme ad un trionfale arco barocco ed alla disposizione in sette teche di marmo dei resti dei Santi Martiri di Otranto, dall'Arcivescovo Francesco Maria De Aste. Il pavimento musivo, realizzato tra il 1163 e il 1165, sotto il regno di Guglielmo il Malo, commissionato dall'Arcivescovo Gionata reca la firma del presbitero Pantaleone. È l'unico pavimento musivo di epoca normanna rimasto integro in Italia e mostra un gigantesco arbor vitae che costituisce una vera e propria summa medievale tradotta in immagini. Al suo interno si possono osservare figure allegoriche come l'Ascensione al cielo di Alessandro Magno o Re Artù, temi dell'Antico Testamento come la Torre di Babele, il Diluvio Universale, Salomone e la Regina di Saba, un calendario medievale, l'Inferno ed il Paradiso. La Cripta (XI sec.) possiede tre absidi semicircolari e quarantotto campate intervallate da oltre settanta elementi tra colonne, semicolonne e pilastri che reggono il transetto della Cattedrale. La particolarità è nella diversità degli elementi di sostegno, provenienti da edifici antichi e altomedievali, dal vario repertorio figurativo. A destra dell'altare vi è l'affresco della Madonna nera Odegitria.

Melfi. Prov. di Potenza, regione Basilicata. cattedrale di Santa Maria Assunta




Interno della cattedrale cattedrale di Santa Maria Assunta
In Piazza Duomo si erge la grandiosa Cattedrale fiancheggiata dal campanile di stile normanno, costruito nel 1153 da Noslo de Remerio, su ordine di re Ruggero II. Dell'originaria cattedrale normanna, fatta innalzare dal Guiscardo nel 1076, non è rimasto quasi nulla, all’occhio del visitatore infatti, essa si presenta come un complesso architettonico di varie epoche che vanno dall'XI al XVIII secolo soprattutto a causa dei frequenti terremoti che hanno funenstato la città.
L'edificio si sviluppa su pianta a croce latina ed è diviso in tre navate.  Sull’ingresso si impone una triade di tele di scuola romana del ‘600 di autore ignoto, tra le quali primeggia per dimensioni e bellezza, la rappresentazione dell’ultima Cena, che trova posto sotto il finestrone centrale. L'intera navata centrale è sormontata da un pregiatissimo soffitto a cassettoni settecentesco, intagliato e dorato con al centro lo stemma del Vescovo Spinelli, le grandi arcate scandiscono gli spazi e nel fondo della Chiesa tra il presbiterio e l’abside, un’altra triade di grande valore: il pulpito, il trono e l’organo; tutti in stile tardo barocco del Settecento.

domenica 26 aprile 2015

Cattedrale di Sessa Aurunca. Regione Campania.

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è il duomo di Sessa Aurunca e cattedrale della diocesi omonima. Costruita nel 1103 è uno dei più significativi esempi di architettura romanica in Campania. Presenta un interessante connubio tra materiali di reimpiego provenienti da antichi edifici romani (Tempio di Mercurio e di Ercole, Teatro), caratteri dell’architettura romanica ed elementi del restauro barocco avvenuto intorno al 1758. La facciata, con frontone triangolare superiore e finestrone centrale, è preceduta da un portico del XIII secolo a tre arcate sorrette da pilastri e colonne. Sotto il porticato si aprono i tre portali di accesso alla chiesa decorati con architravi ed elementi marmorei di spoglio.

Ostuni. La cattedrale é dedicata a Santa Maria dell'Assunzione.

La concattedrale di Ostuni, posta alla sommità del colle più alto della città e dedicata a Santa Maria dell'Assunzione, fu iniziata nel 1435 e completata tra il 1470 e il 1495.
la cattedrale. Si trova a poche centinaia di metri dalla grande piazza della Libertà e si offre di lato ai visitatori che percorrono la via Cattedrale. Attraversato l'arco detto degli Incalzi, risalente, pare, al periodo 1228-29 e voluto da Federico II di Svevia, costituente il fornice mediante il quale si accedeva alla piazza del Baglio e al castello normanno, si arriva ad ammirare il lato meridionale del sacro edificio dalle linee tardo gotiche risalenti alla seconda metà del XV secolo. Il prospetto del tempio soffre per l'eccessiva vicinanza del vecchio seminario che occupa gran parte dell'area della piazza e mette parzialmente in ombra le splendide linee ed i ricami della facciata, per cui bisogna avvicinarsi al ponte di pietra per poterne ammirare la maestosità e la bellezza. Le linee architettoniche attuali rinviano agli anni 1469-1495 allorché si decise di ampliare la vecchia chiesa romanica, conferendole un nuovo assetto, probabilmente a causa dei danni del terremoto del 1456 di cui si conoscono gli effetti devastanti per la città di Brindisi.La ricostruzione avvenne sotto il presulato del vescovo Arpone, originario di Taranto e legato all'ultimo erede dei Del Balzo Orsini, Giannantonio, Principe di Taranto, prima che quest'ultimo, avversario di Ferdinando d'Aragona, morisse nel 1463.

Trecastagni. Grande attesa per la festa dei martiri Alfio, Cirino e Filadelfo del 10-05-2015

La festa di Sant'Alfio a Trecastagni, in provincia di Catania, la più caratteristica e la più bella tra quelle primaverili della provincia etnea, risale a tempi immemorabili, se si pensa che, dopo il martirio dei tre fratelli, avvenuto a Lentini nel 253, quasi subito fu innalzata un'icona votiva nel luogo del loro passaggio qui, dove oggi sorge il Santuario. Tuttavia, ebbe un impulso tutto particolare dopo che, nel 1516, furono ritrovate le reliquie dei Tre Santi nel monastero dei Padri Basiliani di S. Filippo di Fragalà (Me).

Cagliari- Foto di Love Italy

Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia.

sabato 25 aprile 2015

Melfi. Provincia di Potenza, regione Basilicata.

Le Costituzioni di Melfi (dette anche Liber Augustalis) costituiscono una, ma anche la più proficua, delle manifestazioni della cultura di Federico II di Svevia. Furono promulgate nel 1231 dall'imperatore svevo nella città di Melfi, e raccolte nel Liber Augustalis. Esse prevedono norme e leggi, che regolamentano il vivere comune.

Montegiorgio prov. di Fermo, Regione Marche.

Montegiorgio sorge su di un colle al centro della media valle del fiume Tenna. Una posizione dominante che spazia dal Monte Conero a nord, i Monti Sibillini ad ovest, il Gran Sasso a sud ed il Mare Adriatico ad est. Dista 20 km da Fermo, 30 km da Civitanova Marche, 35 km da Macerata e 80 km da Ascoli Piceno.

Monopoli. La Cattedrale di SS. Maria della Madia.

La Cattedrale di SS. Maria della Madia fu costruita nel 1741 seguendo i piani di Michele Colangiuli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta, due "Maestri Muratori Ingegneri".
Nel 1768 fu inoltrata al Capitolo Vaticano la pratica per ottenere il privilegio dell'incoronazione, riconosciuto alle Sacre Immagini che avevano le seguenti caratteristiche: l'antichità, il culto e i miracoli. Il 15 Gennaio 1769 il Capitolo Vaticano deliberò la concessione delle corone d'oro realizzate successivamente dall'orafo Bartolomeo Baroni ed applicate sull'icona con una cerimonia l'8 luglio 1770.
Le due corone, recano da un lato lo stemma del Capitolo di San Pietro e dall'altro lo stemma del Conte Alessandro Sforza di Borgonovo (una biscia con un fanciullo che esce dalla sua bocca) e al centro l'iscrizione dell'anno della donazione delle corone da parte del capitolo di San Pietro. Un'iscrizione marmorea, all'ingresso sinistro della Cattedrale, ricorda la cerimonia dell'avvenuta incoronazione. Oggi, le due corone sono esposte nel Museo Diocesano che si trova vicino alla Cattedrale.
La Basilica conserva tesori d'arte di ogni epoca.

Andria. Statua di San Riccardo. La chiesa di Santa Maria Assunta

Il 13 febbraio del 1503 i tredici cavalieri italiani capeggiati da Ettore Fieramosca, giurarono nella cappella di San Riccardo: "Vittoria o Morte", prima della famosa Disfida di Barletta.
La cattedrale subì sostanziali modifiche nel Seicento, nel Settecento ed ancora nell’Ottocento, quando furono costruite la facciata ed il porticato esterno.

venerdì 24 aprile 2015

Palermo. Duomo.

La Cattedrale di Palermo è un maestoso edificio che si impone per la scenografica presenza delle sue linee architettoniche e l’imponenza della splendida facciata incorniciata dai due campanili che racchiudono anche l’abside e che costituisce l’avanzo più importante della prima edificazione normanna nell’isola.

Treviso. Treviso Palazzo dei trecento o della Regione. Foto di Giuseppe Laudani di Nicolosi (CT)

Palazzo dei Trecento, detto anche Palazzo della Ragione, è una delle architetture più importanti del centro storico di Treviso, affacciata su Piazza dei Signori. Il Palazzo fu costruito attorno al 1185 come sala per assemblee dei diversi organi del Comune di Treviso (Domus Comunis) sostituendo l'antico edificio nei pressi del Duomo; il suo completamento risale al 1268, anno in cui fu portato a compimento anche un edificio attiguo adibito a carcere.

Castrovillari. Affresco molto pregiato di stile bizantino.


Longiano. Castello malatestiano

Posto in posizione dominante rispetto al sottostante paese, circondato da doppia cinta muraria ancora ben conservata, al nucleo storico si accede attraverso tre porte tutt'ora esistenti, porta Girone, porta Tagliata e porta del Ponte.  Dal castello e dalla corte interna si domina l'intera pianura fino all'Adriatico. Le origini del castello non sono note, certo è che nel 1059 sul luogo esisteva una antica roccaforte a scopo difensivo.
All' epoca l'intero territorio era oggetto di aspre contese fra i Cesenati e i Riminesi, e la stessa Longiano fedele ai Riminesi fu oggetto di invasioni e scorrerie, tanto che nel 1198 le strutture difensive furono completamente distrutte.

Etna. Vista da Catania.

Etna vulcano maestoso.

Andria. Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta è il duomo di Andria, e cattedrale della diocesi omonima. La cattedrale fu fatta costruire da Goffredo d'Altavilla, signore di Andria, tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo su una precedente chiesa, dedicata a san Pietro, precedente l’anno Mille e che oggi corrisponde alla cripta dell’edificio. Tale costruzione pre-normanna corrisponde all'attuale presbiterio ed aveva l'ingresso a mezzogiorno.

giovedì 23 aprile 2015

A pochi chilometri da Lecce, nei pressi di Vernole, sorge il villaggio di Acaya, anticamente chiamato Segine, abbracciato da possenti mura e da un ampio fossato. Foto ViaggiareinPuglia. Acaya è una frazione di 450 abitanti  del comune di Vernole in provincia di Lecce.
Il piccolo centro di Acaya rappresenta uno dei rari esempi di città fortificata, con schema viario a maglia ortogonale, esistenti nell'Italia Meridionale del XVI secolo. È situato a 5 km dal mare Adriatico e dalla Riserva naturale statale Le Cesine.

Matera. Chiostro del palazzo Lanfranchi.

L'opera venne progettata e fatta costruire, tra il 1668 e il 1672, da Frate Francesco da Copertino su richiesta dell'arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, con il fine di ospitare il Seminario diocesano.

Catanzaro. La chiesa di san Rocco.

La Chiesa di San Rocco sorge nei pressi di Piazza Michele Le Pera. Narra la leggenda che qui un moribondo, ammalato di peste, incontrò un forestiero che lo fece guarire con un unguento e gli chiese di far riprendere la costruzione di una chiesa, ricoperta diversi anni prima da una fornace di calce. La chiesa fu eretta nella seconda metà del Seicento ed è stata restaurata di recente.
L'interno, a navata unica, si presenta intervallato da tre cappelle per lato e da quattro paraste, due delle quali angolari, sormontate da altrettanti capitelli di ordine corinzio, realizzati finemente in stucco, in una variante rococò. Ognuna di queste paraste regge una trabeazione, che percorre tutta la navata e continua anche nella parte presbiterale. Gli archi delle cappelle, sono decorati da stucchi tardo barocchi realizzati alla fine del 1700. Il soffitto è a botte lunettata e la superficie è abbellita da stucchi, da decorazioni a “trompe d'oeil” e da affreschi, realizzati nel 1967 dal pittore G. Faita.
La statua rinascimentale di San Rocco, che la tradizione ha attribuito a lungo al Sansovino, è stata riconosciuta opera di Giandomenico D’Auria, artista attivissimo nella Napoli della seconda metà del Cinquecento. Essa poggia su un alto scannello su cui è scolpito un San Sebastiano, è compatrono della città. Tra le altre opere d’arte custodite dalla chiesa, spiccano: un piccolo dipinto raffigurante la Madonna del Rosario e San Domenico; le tele di Maria SS. Addolorata e della Madonna del Carmine dei secoli XVII-XVIII; il Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo, dipinto nel 1936 da Guido Parentela.        

mercoledì 22 aprile 2015

Longiano. castello malatestiano.

Si caratterizza per il borgo dall'aspetto tipicamentemedioevale, che circonda il castello malatestiano del1200, tenuto in ottime condizioni e recentemente restaurato rispettando le originarie metodologie costruttive. Il territorio comunale comprende anche un tratto della via Emilia di epoca romana.
Altro vanto architettonico della cittadina è il Teatro Petrella, costruito nel 1876 e restaurato tra il 1980 e il 1986.

Castellammare di Stabia. La Concattedrale di Maria Santissima Assunta

La Concattedrale di Maria Santissima Assunta di Castellammare di Stabia è il più importante edificio sacro in città. Il monumento che oggi possiamo ammirare, eretto a partire dal 1587, è inoltre il luogo nel quale si venera anche il patrono di Castellammare di Stabia: San Catello. L struttura fu di fatto consacrata soltanto nel 1893. La Cattedrale di Castellammare di Stabia fu più volte edificata e poi spostata, a seconda delle esigenze politiche e religiose. Le vicende relative alla costruzione del Duomo sono alterne: a causa della scarsità di fondi la sua realizzazione fu interrotta, e riprese solo con l’istituzione di una tassa sui beni di prima necessità acquistati dai cittadini. Quando ormai si stava concludendo l’opera, nel XIX secolo, il vescovo decise di modificare nuovamente la struttura: il monumento assunse la forma a croce latina, furono ricavati transetto e presbiterio. Nella stessa occasione fu aggiunta anche la cappella dedicata a San Catello; durante gli scavi per la costruzione furono rinvenuti i resti di una necropoli paleocristiana. La facciata della Cattedrale è ricoperta di marmi; sul parapetto della facciata è presente un orologio con due campane. La volta della struttura è decorata con dipinti rappresentanti la vita di San Catello.
                 

martedì 21 aprile 2015

Troia. Puglia Concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo

La cattedrale di S. Maria è il fulcro della città di Troia, fondata nel 1019 dal catapano bizantino sul luogo occupato da una città romana nell'ambito del progetto di rafforzamento contro i Longobardi di Benevento. Elevata a sede vescovile nel 1030, al posto dell'attuale chiesa esisteva un precedente edificio di cui si ignorano le caratteristiche. La nuova cattedrale venne fondata tra il 1093 ed il 1106ed intorno al 1120 doveva essere completata in forme diverse dalle attuali. Alla fine del secolo risale la decorazione della parte absidale mentre la facciata ed il piedicroce ebbero l'aspetto attuale in epoca angioina. Al XVIII secolo risalgono i bracci del transetto, quello sinistro ricostruito dopo il terremoto che causò il crollo di quello medievale, quello destro costruito ex-novo. Come sempre i restauri moderni hanno cancellato molte sovrapposizioni nell'intenzione di restituire, spesso in maniera fantasiosa, le forme originali.

Paternò. Festa di Santa Barbara.

La festa di Santa Barbara, patrona di Paternò, ha inizio il 3 novembre, culmina nei giorni 3-4-5 dicembre e si conclude con l'ottava l'11 dicembre. La Santa viene invocata durante i temporali e gli incendi poiché nel 1780, durante un’eruzione lavica, le reliquie furono portate dai fedeli nei pressi di Ragalna , dove l’eruzione si arrestò miracolosamente.
Il culto della gloriosa Vergine e Martire Santa Barbara fu introdotto a Paternò, ridente cittadina alle falde dell’Etna, dai cavalieri Teutonici intorno al XIII sec. Il 22 luglio del 1576, quando il paese era sotto la signoria di Luisa Moncada e Luna, vedova di Cesare Moncada principe di Paternò, anche a Paternò, come nel resto dell’Isola, scoppiò la peste che in pochi giorni recò morte e distruzione. Il flagello ebbe origine nell’antico quartiere di S. Barbara (oggi dell’Idria), donna Luisa fece costruire due lazzaretti, uno nel convento di S. Antonio nella periferia sud e uno nel convento dell’Annunziata nel lato nord, per permettere la cura dei malati. Ad una suora benedettina, che si trovava in uno dei lazzaretti, comparve in sogno Santa Barbara ed ella la supplicò di salvare il paese dalla peste; la sua supplica fu accolta e la città liberata dall’epidemia. Salvata dalla peste, la popolazione chiese ai Moncada di proclamare la Santa compadrona della cittadina insieme a S. Vincenzo, i cittadini da quel momento acclamarono S. Barbara Patrona principale di Paternò. Da qui il desiderio e la volontà dei paternesi di costruire un nuovo grande tempio alla S. Patrona e di celebrare con solennità i festeggiamenti in suo onore, per manifestare il loro affetto e la loro gratitudine. 


Manfredonia. La cattedrale é dedicata a san Lorenzo Maiorano.

La cattedrale di Manfredonia è dedicata a san Lorenzo Maiorano patrono della città. In essa vi sono conservate la reliquia del santo e l'icona della Madonna di Siponto. Il duomo fu iniziato il 7 febbraio 1270 e terminato nel 1274. Il duomo è stato distrutto dai Turchi nel 1620 risorse nel 1700 dalle rovine dell'antico tempio angioino per merito degli ordinari diocesani monsignor Bartolomeo della Cueva, cardinale Vincenzo Maria Orsini e monsignor Andrea Cesarano. Bartolomeo della Cueva vi modificò l'ingresso facendolo aprire dalla parte opposta, fissò gli stalli per i canonici e l'altare maggiore dov'era prima il frontespizio.
Anticamente l'ingresso principale era situato dal lato del campanile fatto costruire dal cardinale Orsini nel 1677. La campana del vecchio campanile posta dall'arcivescovo Marullo nel 1646 e fusa dal celebre Onofrio Giordano napoletano fu messa al nuovo campanile. Nel duomo si trovano affreschi del 1940-1941, di Natale Penati da Milano, Giulio III e Benedetto XIII, apparizione di san Lorenzo con Totila, i santi Sipontini Giustino, Barbato e i martiri di Forconio.

lunedì 20 aprile 2015

Castellabate. Regione Campania

La chiesa di San Marco Evangelista, costruita nel 1915, è collocata in piazza "Giuseppe Comunale". La facciata reca la scritta Divo Marco Dicatum e il leone con il Vangelo (simbolo di San Marco Evangelista) al centro, il bassorilievo di Sant'Antonio da Padova a sinistra e quello di Santa Teresa a destra. Su ogni capitello delle colonne vi è raffigurato un angelo. Svetta sulla chiesa un campanile a tre piani con base quadrata di stile romanico con orologio;

Treviso. Fontana delle tette. Foto di Giuseppe Laudani.

La fontana delle Tette (fontana dełe tete in veneto) è una antica fontana scolpita di Treviso, che sotto la dominazione della Repubblica di Venezia spillava vino bianco e rosso in occasione di particolari festeggiamenti.
La copia della scultura originale è collocata nel cortile di palazzo Zignoli a Treviso, accessibile dalla galleria che collega il Calmaggiore alla piazzetta della Torre e alla calle del Podestà. Il manufatto autentico, seriamente danneggiato, è stato spostato in una teca sotto il portico del palazzo dei Trecento.

Foggia. Chiesa della Santa Maria di Foggia

La chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo o chiesa della Santa Maria di Foggia più comunemente chiamata cattedrale di Foggia è stata costruita nel 1170 in forme romanico-pugliesi, con influenze pisane soprattutto al primo ordine di archi ciechi decorati con losanghe, è stata danneggiata e successivamente restaurata in stile prettamente barocco dopo il terremoto del 1731. La cattedrale di Foggia è strettamente collegata al ritrovamento dell'Iconavetere, una tavola che rappresenta una rarissima Vergine Kiriotissa, la cui storia si fonda con quella della nascita della città. Secondo la tradizione l'immagine, avvolta da sette veli (da cui deriva il nome della Madonna dei Sette Veli), è stata ritrovata nel 1062 (altre fonti riportano il 1073) da un pastore, in un pantano, l'attuale piazza del Lago a Foggia.

domenica 19 aprile 2015

Benevento. La cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio.

La cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio è il principale luogo di culto di Benevento, sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
Sorta nel 780, fu ampliata nel XII secolo: a quell'epoca risale la facciata in stile romanico pisano, a tre portali, sormontate da un ordine di arcate e da una loggia. Il massiccio campanile del Duomo in stile gotico è invece del 1280. Nel XVIII secolo il Duomo fu ulteriormente arricchito. Fu quasi completamente distrutto durante i bombardamenti alleati del 1943: ne rimasero soltanto il campanile, la facciata e la Cripta con i suoi affreschi, nonché la porta di bronzo del XII secolo, la Janua Major, composta da 72 formelle con bassorilievi, recentemente restaurata. Il Duomo attuale, ricostruito nel dopoguerra, ha 5 navate. Sono in corso lavori di ripristino dell'aspetto antecedente la distruzione del 1943.

Rossano calabro. La cattedrale di Maria Santissima Achiropita

La cattedrale di Maria Santissima Achiropita è famosissima per l'antica immagine della Madonna non dipinta secondo la tradizione da una mano umana, di datazione probabile tra il 580 la prima metà dell’ottavo secolo. Nel 1879 nella sacrestia venne ritrovato da Adolf von Harnack il Codice Porpureo, l’evangeliario in lingua greca del 550. È composto di 188 fogli di pergamena su cui sono scritti e decorati i Vangeli di Matteo e di Marco, oltre ad una lettera di Eusebio a Carpiano sulla concordanza dei testi sacri. In origine conteneva tutti e quattro i vangeli canonici, come si evince dalla prima miniatura che contiene i simboli dei quattro evangelisti e soprattutto dalla presenza delle concordanze eusebiane, e pertanto doveva contare almeno 400 fogli.

sabato 18 aprile 2015

Nicolosi. Etna Meridiana.


Comune di Nicolosi. Sull'Etna nei pressi del Rifugio Sapienza e della stazione della funivia, si trova una meridiana.

Venafro. La chiesa di Santa Maria Assunta è il duomo di Venafro, e concattedrale della diocesi di Isernia-Venafro.

L'edificio rappresenta il massimo tempio della città ed è anche una tra le chiese più grandi della regione ed è situato ai piedi del parco Oraziano. Risalente alla fine del V secolo, la chiesa fu costruita sotto il vescovo Costantino sul luogo di un precedente tempio pagano ed utilizzando materiali prelevati da altri monumenti di epoche precedenti (elementi romani e decorazioni cristiane, come il bassorilievo del vescovo Pietro di Ravenna: un rilievo che, per il suo aspetto inconsueto, viene chiamato dagli abitanti “Marzo Settecappotti”). L’antico edificio subì spoliazioni e rovine e cadde totalmente in rovina.

venerdì 17 aprile 2015

Isernia. Cattedrale di San Pietro.

È la chiesa più importante della città, cattedrale della diocesi di Isernia-Venafro è dedicata a San Pietro Apostolo e si trova in piazza Andrea d'Isernia. L'edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. di cui è rimasto integro l'intero podio da cui è possibile ricostruirne la forma.

Casalnuovo di Napoli. Parrocchia di San Giacomo Maggiore

Parrocchia di San Giacomo Maggiore.La chiesa più importante del paese, posta lungo il corso, è dedicata al Santo Patrono di Casalnuovo: San Giacomo. Ampliata e ristrutturata recentemente, mostra una facciata molto semplice nei decori. A destra e sinistra del portale di ingresso sono poste in maniera simmetrica due lesene (simil colonne) poggianti su due basamenti. Lateralmente si innalza il campanile che sembra poggiare su un basamento e che si sviluppa gradualmente in altezza secondo diversi ordini.

Casalnuovo di Napoli. Villa Comunale

Villa Comunale.
La bella villa comunale di Casalnuovo. Ritrovo per i giovani del paese che si radunano sulle sue panchine in pietra. Piena di verde e molto spaziosa, la villa è meta gettonata anche da mamme e bambini per brevi passeggiate e corse spensierate. Sullo sfondo è visibile il palazzo del municipio.

Sorrento.

Il Duomo di Sorrento o anche Cattedrale è in stile romanico, risale al XV secolo. Dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rinascimentale.

La Chiesa ospita tra l'altro, tele di artisti della scuola napoletana del '700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del '900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell'intarsio, si possono ammirare all'interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell'entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.

Treviso.

Treviso è un comune italiano di 83 375 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto.

giovedì 16 aprile 2015

Reggio Emilia. la cattedrale é dedicata a Santa Maria Assunta

La cattedrale di Reggio nell'Emilia,
dedicata a Santa Maria Assunta, è un edificio religioso sito in piazza Prampolini nel centro storico della città emiliana. Essa è cattedrale della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. La cattedrale è di impianto romanico, oggetto di numerose ricostruzioni e modifiche nel corso dei secoli.

mercoledì 15 aprile 2015

Nicolosi.S. Maria del Carmelo, statua sita nella chiesa del Carmelo – Nicolosi (CT)

Data della Festa:
16 Luglio
Se si fa una visita alla comunità nicolosita della Madonna del Carmelo, si può constatare con quanta cura, dedizione e devozione i fedeli stessero allestendo i preparativi per la festa. Bandiere azzurre e nastri colorati facevano da cornice alla mensa allestita sulla scalinata della chiesa del Carmine, preparata per la Celebrazione Eucaristica esterna pomeridiana, in cui il venerato simulacro viene posto sul sacrato.
Già la partecipazione alla S. Messa del mattino, che gremisce la chiesa, dà motivo di credere che nel paese ci fosse una fortissima devozione nei confronti della Madonna del Carmelo.
Dopo la S. Messa della sera, inizia la processione per le vie principali del paese, ed al rientro in chiesa si eseguono i fuochi d’artificio.
La statua della Madonna del Carmine, posta all’interno della chiesa omonima su una portantina a spalla, già riccamente rivestita di ex-voto in gioielli e ori donati dai devoti, viene infine riportata all’interno della chiesa.

Venosa. cattedrale di Sant'Andrea.

La CONCATTEDRALE DI SANT'ANDREA APOSTOLO è un monumento di epoca rinascimentale che si trova a Venosa, in Basilicata.

ESTERNO: L'altezza della concattedrale è pari a 42 metri. La parte sovrastante è composta da due prismi ottagonali, che fanno da base alla cuspide piramidale alta 10 metri. La parte sottostante presenta tre parallelepipedi sovrapposti, di cui il primo è caratterizzato da una base quadrangolare con un lato di 8,20 metri e con un'altezza di 23,30 metri.