mercoledì 27 gennaio 2021


Venosa, in provincia di Potenza, regione Basilicata. CHIESA DI SAN ROCCO (XVI secolo) Strada Provinciale 18 Ofantina. Fu edificata nel 1503, quando la città fu colpita dalla pestilenza, in onore del santo che da quella terribile sciagura l’avrebbe poi liberata. Successivamente fu ricostruita dopo il terremoto del 14 agosto del 1851. Il patrono di Venosa è San Felice di Thibiuca (o Felice di Thibiuca, 247-303) anche se la devozione dei venosini ha suggerito come coprotettore San Rocco la cui festa si celebra il 16 agosto. Nel 1503 Venosa è colpita da una devastante epidemia di peste. La popolazione, disperata, invoca aiuto al Taumaturgo San Rocco da Montpellier per ottenere la liberazione dal contagio. Nello stesso anno il Vescovo Bernardino di Buon Giovanni da Recanati fa erigere, in prossimità del complesso della SS. Trinità, la chiesa dedicata al santo francese che aveva salvato la città dalla peste. San Rocco, nato a metà del XIV secolo e morto a Voghera a 30 anni la notte tra il 15 e il 16 agosto, viene rappresentato nei dipinti e nelle statue in compagnia di un cane. Il santo di Montpellier in un pellegrinaggio a Piacenza nel curare i malati di peste viene contagiato; il suo altruismo lo porta a vivere in una grotta, isolato, per non essere causa di infezioni. Si narra che fu salvato da un cane che, durante la malattia, quotidianamente portava al santo un pezzo di pane sottratto al suo padrone.

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