Genova,
capoluogo di regione della Liguria. Chiostro di sant’Andrea. Il chiostro faceva parte di un
complesso monastico le cui prime notizie risalgono al 1009 quando era affidato
all’ordine maschile di S. Benedetto. Circa cento anni dopo il convento era
abitato dalle monache benedettine subentrate ai confratelli maschi. Verso la
metà del XII secolo fu edificato il chiostro. Durante il periodo napoleonico il
monastero fu espropriato e trasformato in carcere. Nel 1904, iniziando i lavori
per la ristrutturazione urbanistica che comprende le odierne piazza Dante e via
XX Settembre, tutto il complesso venne demolito. Grazie alle pressioni
dell’architetto D’Andrade fu salvato il chiostro che rimase, però, per quasi
vent’anni abbandonato nella chiesa di S. Agostino. Finalmente nel 1922 fu
restaurato e collocato nel giardino sottostante la Porta Soprana. La struttura
ha forma rettangolare e si compone di undici coppie di colonnine sui lati
lunghi e di cinque coppie sui lati corti. Le colonnine sorreggono archi con
forma leggermente ogivale e presentano capitelli arricchiti da varie figure : a
tema sacro, rappresentazioni di vita agricola, foglie, aquile con ali spiegate,
cervo con due cani, ecc.. Il chiostro di S. Andrea sistemato nel cuore della
città offre al visitatore un momento di pace e serenità : merita quindi una
visita e una sosta per apprezzarlo meglio.
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