Amalfi, provincia di Salerno, regione Campania. Duomo
dedicato all'apostolo Sant'Andrea. Nato dalla fusione di due basiliche preesistenti. La sua costruzione
impiegò quasi mille anni e fu ultimato soltanto nel 1900, per cui lo stile
varia dal romanico al barocco, ma rimane forte l’influsso arabo-siciliano. Il
duomo di Amalfi, principale luogo di culto cattolico dell’omonima città, è una
struttura risalente al IX secolo con caratteristiche architettoniche che vanno
dal Romanico al Barocco fino al Rococò. Prevalentemente di stile architettonico
romanico arabo-normanno, è stata più volte rimaneggiata, aggiungendo stile
romanico, bizantino, gotico e elementi barocchi. La cattedrale comprende
l'annessa Basilica del Crocefisso anch'essa risalente al secolo IX. Inoltre vi
si possono trovare la Cripta di Sant'Andrea e il famoso Chiostro del Paradiso.
Il duomo che fu costruito accanto alla Basilica più vecchia che a sua volta fu
edificata sulle rovine di un tempio, quando la Repubblica Marinara cominciò ad
affermarsi come potenza commerciale. Il Duomo fu completamente ristrutturato
nel 1203, nelle forme arabo-normanne introdotte dai conquistatori. Rimaneggiato
attorno al 1570, fu ricostruito inoltre dopo che 24 dicembre 1861 sotto
l'azione di un forte vento, un tratto del coronamento della facciata, in
cattivo stato di conservazione, cadde sfondando una o due volte del sottostante
atrio. Il parere favorevole al restauro stilistico della Giunta delle Belle
Arti fece sì che, per un danno leggero, le stratificazioni sulla facciata
(dell'epoca rinascimentale, barocco, etc.) fossero cancellate, facendo
ricostruire il duomo secondo lo stile dell'architetto Lorenzo Casalbore, che
demolì l'insigne portico, i capitelli, le cornici, lo stesso intonaco e le basi
e le paraste del Settecento. L'interno del Duomo, con il soffitto a cassettoni,
è contraddistinto da una navata centrale, caratterizzata dal grande Crocefisso
Ligneo del XIII sec.; in alto invece, sull’altare, vi è la tela del Martirio di
S. Andrea; due maestose colonne di granito egiziano sostengono l’arco
trionfale, più avanti due Colonnine Tortili e i due Pulpiti. Nella navata
sinistra vi è la Croce di Madreperla, portata dalla Terra Santa da Mons.
Marini, di fianco il Battistero in porfido rosso egiziano e, scendendo lungo la
navata, nelle cappelline laterali alcune Tele di Silvestro Mirra e dei suoi
Allievi. Nella navata destra troviamo il Busto Reliquario di S. Andrea del sec.
XVI e, sulla porta c’è una grande tela raffigurante S. Andrea e S. Matteo.
All'interno della Cripta è custodito il corpo di S. Andrea, il primo discepolo
di Gesù e Santo protettore di Amalfi. Dopo il martirio di Sant'Andrea, secondo
la tradizione, le sue reliquie furono spostate da Patrasso a Costantinopoli.
Leggende locali dicono che le reliquie furono vendute dai romani. Qui rimasero
sino al 1208 quando, nel corso della quarta crociata, le reliquie furono
portate ad Amalfi, dal cardinale Pietro Capuano, nativo di Amalfi. La Cripta si
presenta oggi nella forma barocca datata nel 1600 con scene della Passione di
Gesù, incastonate fra ricche ed eleganti decorazioni di stucco. L’altare
centrale, in marmo pregiato, è opera di Domenico Fontana. La grande statua
bronzea è opera di Michelangelo Naccherino. Accanto ci sono le statue marmoree
che rappresentano San Lorenzo e Santo Stefano. Le sacre reliquie sono racchiuse
in un urna d’argento, posta sotto l’altare centrale, opera di Domenico Fontana.
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