Eretto nel
XVI secolo sui resti di una preesistente chiesa romanica risalente all'XI
secolo, in età barocca l'interno fu oggetto di profondi cambiamenti, con
l'aggiunta di nove altari, con lo sfarzo decorativo tipico dell'epoca. La
facciata rinascimentale, presenta tre portali ed è scompartita da quattro
lesene sorreggenti un semplice frontone. Durante la seconda guerra mondiale
subì il crollo del tetto e di alcuni muri esterni e il successivo restauro ne
riscoprì la fase più antiche. Conserva una splendida pala d'altare in
terracotta robbiana raffigurante "san Giuseppe", attribuita al
Verrocchio, una cornice marmorea della bottega del Civitali, una tela di
Michele di Ridolfo del Ghirlandaio raffigurante la "Madonna con
Santi". Il cosiddetto "Cristo Nero", scultura del XV secolo,
scampato all'incendio che colpì la sacrestia nel 1977, è oggi conservato nella
cappella di San Giuseppe (che un tempo ospitava la terracotta attribuita al
Verrocchio), al lato dell'abside.
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