I resti
della città antica si trovano nella zona archeologica, in discreto stato di
conservazione, per lo scarso interesse di un reimpiego dei blocchi di pietra arenaria
di cui erano costituiti. I primi scavi si datano al 1838-1839 e furono ripresi
tra il 1960 e il 1964 dalla Soprintendenza archeologica di Siracusa e ancora
nel 1993, 1996 e 1998 dalla Soprintendenza di Messina, sezione dei beni
archeologici. Sono stati rinvenuti mosaici, sculture e ceramiche, conservati in
parte presso il museo locale e in parte presso il Museo archeologico regionale
di Palermo.
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