Fu Pirro del Balzo a finanziare la sua costruzione
nel 1460 - 70, scegliendo come sito quello occupato dalla prima
Cattedrale venosina. Furono allora innalzate parte delle torri cilindriche
che segnano gli angoli della pianta quadrangolare e la murazione,
mentre al tempo del vicereame spagnolo (1553) risalgono l'escavo
del fossato, l'erezione dei bastioni e la loggia interna su pilastrini,
e al XVII-XVIII secolo tutta l'ala nord-ovest.Dall'androne si accede
al camminamento, una galleria seminterrata munita di feritoie e
garitte. L'interno di questa è utilizzato in parte per il
Museo archeologico nazionale , che contiene una scelta di materiali
volti a connotare lo sviluppo storico della città e del territorio
su essa gravitante dalla fase preromana al tardo impero e ai normanni;
interessanti sono le ceramiche, la collezione numismatica, i mosaici
pavimentali, le pitture parietali e le tipologie sepolcrali, cui
si accompagnano, ormai in epoca paleocristiana, una croce-reliquiario
dell'VIII-IX secolo.
Dal cortile interno del Castello si sale al loggiato aperto al tempo
della trasformazione del fortilizio in residenza; di qui si passa
nella Biblioteca comunale e nei due saloni di rappresentanza, con
volte dipinte da soggetti allegorici nel XVIII secolo.
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