venerdì 1 maggio 2015

Venosa. Regione Basilicata. Castello.

Fu Pirro del Balzo a finanziare la sua costruzione nel 1460 - 70, scegliendo come sito quello occupato dalla prima Cattedrale venosina. Furono allora innalzate parte delle torri cilindriche che segnano gli angoli della pianta quadrangolare e la murazione, mentre al tempo del vicereame spagnolo (1553) risalgono l'escavo del fossato, l'erezione dei bastioni e la loggia interna su pilastrini, e al XVII-XVIII secolo tutta l'ala nord-ovest.Dall'androne si accede al camminamento, una galleria seminterrata munita di feritoie e garitte. L'interno di questa è utilizzato in parte per il Museo archeologico nazionale , che contiene una scelta di materiali volti a connotare lo sviluppo storico della città e del territorio su essa gravitante dalla fase preromana al tardo impero e ai normanni; interessanti sono le ceramiche, la collezione numismatica, i mosaici pavimentali, le pitture parietali e le tipologie sepolcrali, cui si accompagnano, ormai in epoca paleocristiana, una croce-reliquiario dell'VIII-IX secolo.
Dal cortile interno del Castello si sale al loggiato aperto al tempo della trasformazione del fortilizio in residenza; di qui si passa nella Biblioteca comunale e nei due saloni di rappresentanza, con volte dipinte da soggetti allegorici nel XVIII secolo.

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