La Chiesa di Santa Maria della Croce sorge su un'antica edicola posta sul crocivio fuori dalle antiche mura di Triggiano, nei pressi dell'odierna piazza. L'immagine conservata nell'edicola raffigura una Madonna con Bambino, la cui iconografia rimanda alla tradizione bizantina. La Madonna della Croce è stata elevata a patronale avvocata del Comune per via di una leggenda che narra la storia di un forestiero leccese malato, diretto verso Napoli per un consulto medico. Ma giunto all'altezza di Triggiano perse l'orientamento a causa di una burrascosa tempesta, fu salvato dalla luce proveniente dall'edicola della Vergine del Crocivio. Il viandante così passò la notte all'ombra dell'edicola , pregando. La mattina dopo, al risveglio si ritrovò guarito dal suo male. Non appena la notizia fu giunta al paese si gridò al miracolo, e per particolare devozione, oltre a dichiarare la Madonna della Croce Patrona e Protettrice del Comune di Triggiano, fu costruita una chiesa laddove c'era l'edicola.
Nel XVII sec. tanto erano cresciuti il culto e la venerazione che fu necessario l'ampliamento della Chiesa.
La costruzione è in stile barocco, ad impianto longitudinale con un' unica navata, presenta cinque altari di cui quello maggiore è completamente in marmo. Nel 1909, D. Vito Giannelli fece restaurare la chiesa. Nel 1923, poi, fu innalzato il campanile a quattro archi, coperto da una cupoletta e contenente due grosse campane.
La costruzione è in stile barocco, ad impianto longitudinale con un' unica navata, presenta cinque altari di cui quello maggiore è completamente in marmo. Nel 1909, D. Vito Giannelli fece restaurare la chiesa. Nel 1923, poi, fu innalzato il campanile a quattro archi, coperto da una cupoletta e contenente due grosse campane.
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