L'abbazia di Vezzolano è posta ai piedi della collina su cui sorge il paese di Albugnano nel territorio della provincia di Asti. La sua costruzione risale ad epoca remota, resti di architetture testimoniano che in epoca paleocristiana esisteva nel luogo una chiesa. I primi canonici di Vezzolano erano dei monaci e l'abbazia era già fiorente ai tempi di Liutprando che nel 740 affidò agli stessi il governo della chiesa di Sant'Evasio di Casale. La tradizione vuole che Carlo Magno recandosi a Roma nel 799 vi soggiornasse. L'autorità dell'abate si estese verso il 1100 su diciotto chiese, nel 1238 Federico II investì l'abate della signoria sul vicino castello imperiale di Albugnano in seguito Papi ed imperatori dotarono il convento di vasti territori. L'abbazia dipendeva direttamente da Roma e non era posta sotto la sovranità di alcun vescovo. L'ultimo abate di Vezzolano fu monsignor Rossi che concluse il suo governo nel 1796.L'attuale chiesa romanica fu eretta sulle rovine di un preesistente edificio tra il 1110 e il 1189, presenta una facciata a tre campate, di cui quella centrale più alta è riccamente decorata, la facciata è realizzata nella parte inferiore in mattoni combinati con pietra mentre la parte superiore si presenta a fasce alternate di mattoni e pietra. L'architrave del portale, sostenuto da esili ed eleganti colonne, regge una lunetta raffigurante la Madonna in trono tra due figure verso la quale vola una colomba. Sopre al portale sei esili colonne formano una galleria cieca, tali gallerie cieche si ripetono nei due sovrastanti ordini architettonici della facciata e costituiscono un esempio unico di tale architettura in Piemonte. Al centro della galleria centrale si apre una bifora con il Redentore tra due arcangeli, al di sopra due angeli dividono la loggetta in tre spazi decorati con patere in ceramica che simboleggiano l'ospitalità abbaziale, anche il terzo loggiato cieco della facciata è adornato da due figure di angeli che si reggono su ruote. Il portale minore della campata di sinistra mostra l'effige di Sant'Ambrogio che fu grande amico dei monaci di Vezzolano.
domenica 31 maggio 2015
Albugnano L'abbazia di Vezzolano, Regione Piemonte provincia di Asti.
Triggiano. Chiesa della Madonna della Pace. Regione Puglia
La Chiesa di Santa Maria della Croce sorge su un'antica edicola posta sul crocivio fuori dalle antiche mura di Triggiano, nei pressi dell'odierna piazza. L'immagine conservata nell'edicola raffigura una Madonna con Bambino, la cui iconografia rimanda alla tradizione bizantina. La Madonna della Croce è stata elevata a patronale avvocata del Comune per via di una leggenda che narra la storia di un forestiero leccese malato, diretto verso Napoli per un consulto medico. Ma giunto all'altezza di Triggiano perse l'orientamento a causa di una burrascosa tempesta, fu salvato dalla luce proveniente dall'edicola della Vergine del Crocivio. Il viandante così passò la notte all'ombra dell'edicola , pregando. La mattina dopo, al risveglio si ritrovò guarito dal suo male. Non appena la notizia fu giunta al paese si gridò al miracolo, e per particolare devozione, oltre a dichiarare la Madonna della Croce Patrona e Protettrice del Comune di Triggiano, fu costruita una chiesa laddove c'era l'edicola.
Nel XVII sec. tanto erano cresciuti il culto e la venerazione che fu necessario l'ampliamento della Chiesa.
La costruzione è in stile barocco, ad impianto longitudinale con un' unica navata, presenta cinque altari di cui quello maggiore è completamente in marmo. Nel 1909, D. Vito Giannelli fece restaurare la chiesa. Nel 1923, poi, fu innalzato il campanile a quattro archi, coperto da una cupoletta e contenente due grosse campane.
La costruzione è in stile barocco, ad impianto longitudinale con un' unica navata, presenta cinque altari di cui quello maggiore è completamente in marmo. Nel 1909, D. Vito Giannelli fece restaurare la chiesa. Nel 1923, poi, fu innalzato il campanile a quattro archi, coperto da una cupoletta e contenente due grosse campane.
Massa. Prov. di Massa e carrara regione Toscana. Chiesa della Madonna della Misericordia
La chiesa
della Madonna della Misericordia (più propriamente chiesa di Nostra Signora
della Misericordia) è un edificio sacro che si trova in viale Eugenio Chiesa di
fronte a piazza Garibaldi a Massa. L'edificio venne eretto nel 1628-1629 da
Gian Francesco Bergamini su commissione di Carlo I Cybo-Malaspina,
immediatamente al di fuori della vecchia cinta muraria cittadina, in una zona
che si sarebbe provveduto a risanare.
sabato 30 maggio 2015
Catania. La fontana dei delfini. Progetto di G. B. Vaccarini. Regione Sicilia.
FONTANA DEI
DELFINI. Posta al centro della piazza Bellini nei primi anni
degli anni cinquanta, è di più antica fattura (inizi del XVIII secolo) in quanto in precedenza si trovava nel chiostro interno della Chiesa della Badia di Sant'Agata sul fianco sinistro della Cattedrale di
Sant'Agata. L'opera
venne disegnata dall'architetto Giovanni
Battista Vaccarini autore del
progetto della chiesa in questione. Si tratta di una fontana in pietra bianca
posta su tre gradini. Al centro della vasca, a forma circolare, sono quattro delfini dei quali solo due risalgono all'antico monumento
mentre gli altri due sono delle copie realizzate dallo scultore Salvatore
Giordano che si occupò anche di apportare le necessarie riparazioni ai due
originali.
Lucca. palazzo Mansi. Regione Toscana.
La città di Lucca ad esempio offre la possibilità di
visitare due musei nazionali di straordinaria
importanza per le opere che
conserva: il museo pinacoteca “Palazzo Mansi” e il museo “Villa
Guinigi”. La stessa città conserva
anche l’unica torre visitabile italiana, con giardini pensili
sulla sua sommità: “Torre
Guinigi”.
Massa. Chiesa di San Rocco
La chiesa di
San Rocco è un edificio sacro che si trova a Massa, in località La Rocca, in
quanto alle pendici del Castello Malaspina. Costruito probabilmente nel XV,
durante l'edificazione delle prime Mura di Massa, al suo interno vi sono
conservate una piccola statua in marmo del 1488, collocata in facciata, e
all'altare un Crocifisso ligneo autorevolmente attribuito a Michelangelo,
probabilmente arrivato a Massa con l'eredità di Felice Palma.
venerdì 29 maggio 2015
Altamura. Comune di Altamura (Provincia di Bari, Regione Puglia).
Caratteristica stradina del centro storico che conduce alla splenidida Cattedrale, visibile sullo sfondo. Incorniciate da case antiche e piccoli negozietti, le stradine del paese sembrano rievocare le storie e le antiche tradizioni della città, infatti il centro storico di Altamura è diviso in "claustri", ossia "luoghi o strade chiuse" che garantivano in passato alla popolazione una maggiore sicurezza da banditi e da briganti.
Lucca. La basilica di San Frediano. Regione Toscana.
Interno della chiesa di San Frediano. Fin dal VI secolo esisteva in questo luogo un edificio religioso dedicato ai tre santi leviti Vincenzo, Stefano e Lorenzo. La costruzione di questa prima chiesa si fa risalire allo stesso San Frediano, vescovo di Lucca tra il 560 e il 588. Gli scavi effettuati sotto l'attuale basilica hanno confermato la presenza dell'antico edificio. Alla fine dell'VIII secolo questa chiesa fu dotata di una cripta che accolse il corpo di San Frediano.
Amalfi, regione Campania, provincia di Salerno - foto I love Italy
Amalfi è un
comune italiano di 5.173 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Dal
1997, la Costiera amalfitana, che prende nome da Amalfi, è stata dichiarata
dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Antica repubblica marinara, dà il nome all'omonimo tratto
della penisola su cui sorge, la costiera amalfitana.
Torino - cattedrale di san Giovanni Battista -
Cattedrale di San Giovanni Battista (Duomo)
La cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista, patrono di Torino, è l’unico esempio di architettura rinascimentale della città. Venne innalzata tra il 1491 ed il 1498 per volontà del cardinale Domenico della Rovere, su progetto dell’architetto toscano Meo del Caprina, su tre chiese preesistenti. Quella maggiore, in posizione nord, sarebbe stata fondata dal vescovo Massimo I e dedicata a San Salvatore, la seconda, intitolata a San Giovanni Battista, conteneva il fonte battesimale, la terza era consacrata a “Santa Maria de Dompno”. I tre edifici basilicali erano poi completati dalle case dei canonici e da un vasto cimitero. A partire dal 1490 le basiliche vennero demolite per fare posto ad un nuovo duomo.
Duomo di Torino
Mascalucia. Santuario di Mompilieri o Madonna della sciara. Regione Sicilia.
Le teste del gruppo marmoreo dell'Annunciazione del Gaggini. Sua gloria artistica e spirituale era il gruppo dell'Annunciazione, e il simulacro della Madonna delle Grazie, opere marmoree di raffinata fattura, forse di Antonello Gaggini o della sua scuola, che suscitavano un profondo coinvolgimento emotivo e spirituale sulle innumerevoli folle di pellegrini che vi accorrevano da ogni parte.
Melfi, prov. di Potenza regione Basilicata.
Il castello
di Melfi sorge sopra una collina di origine vulcanica e sovrasta sia il centro
storico che tutta la nuova zona abitata. Esso presenta ancora la cinta muraria
che stringeva, in una difesa compatta e invalicabile, tutto il borgo cittadino
dell'epoca. Il sistema difensivo del castello era costituito da un fossato, da
uno spalto e da una cinta con torri. Gli ingressi alla costruzione, che si
possono ancora scorgere, sono quattro, tre dei quali costruiti in epoca
angioina. Il primo ingresso è rivolto verso le campagne e cioè verso nord. Il
secondo, che oggi è murato, è diretto verso sud e permetteva l'accesso al paese
e nel fossato del castello stesso. Il terzo accesso era praticamente un accesso
di servizio per le guardie cittadine che vigilavano gli spalti correnti sulle
mura, anch'esso ora murato, aveva la sua apertura dalla torre della chiesa e
dava accesso diretto allo spalto. Il quarto, quello sicuramente più
riconoscibile, che poi è quello che ai giorni nostri dà l'accesso al castello
di Melfi, era una volta legato ad un ponte levatoio oggi in opera muraria,
venne aperto successivamente all'epoca angioina.
giovedì 28 maggio 2015
Altamura. Cattedrale. Comune di Altamura (Provincia di Bari, Regione Puglia).
Realizzata per volere di Federico II nel XIII secolo, fu ricostruita nel periodo angioino ed anche in seguito a causa dei numerosi danni subiti, è infatti un esempio di fusione di diversi stili. La sua bellissima facciata mostra un protiro gotico poggiante su due leoni tempestato da ammirevoli sculture rappresentanti la vita di Gesù che circondano il portale di accesso risalente al XIV-XV secolo. Non può passare inosservato il trecentesco rosone a quindici raggi racchiusi in una triplice cornice ed i maestosi campanili con cuspidi barocche. Chiunque si rechi in visita alla Cattedrale non può che restare entusiasmato dalla sua bellezza, eleganza, equilibrio e la coesistenza di stili.
Lanciano. Regione Abruzzo, Prov. di Chieti.Facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore.
La chiesa di Santa Maria Maggiore è ritenuta uno dei monumenti più importanti d'Abruzzo. Costruita nel 1227 secondo i dettami dell'architettura borgognona-cistercense, nel 1540 fu ampiamente rimaneggiata secondo il gusto barocco (con l'aggiunta di due navate e di stucchi e decorazioni). Nel 1968 un restauro la riportò alla struttura originaria. Sono artisticamente notevoli la facciata, il portale principale (aggiunto nel 1317) ed il piccolo portale laterale. L'interno è stato riportato alla semplicità delle linee del gotico borgognone, con tre navate divise da colonne agili e sormontate da volte a crociera.
Lucca. Palazzo Ducale. Regione Toscana.
Il palazzo, di ampie dimensioni, domina il lato ovest di piazza Napoleone e deve il suo aspetto odierno innanzitutto alla ristrutturazione di Bartolomeo Ammannati del 1578, nella parte sinistra fino al portone centrale, compresa la loggia con le serliane; l'ala destra venne aggiunta solo nel 1728 da Francesco Pini, allievo di Filippo Juvara, che si riallaccio all'architettura precedente sottolineando ancora di più il carattere monumentale dell'edificio. Nella prima metà dell'Ottocento, al tempo del Ducato di Lucca, venne ulteriormente arricchito da Lorenzo Nottolini
Alberobello, regione Puglia. Basilica dei santi Cosma e Damiano.
Chiesa di grande impatto, colpisce per la ricchezza, lo slancio e il
candore. I suoi campanili non possono sfuggire al colpo d'occhio
rispetto alla skyline della cittadina di Alberobello. L'interno è più
sobrio. Il portale bronzeo merita di soffermarsi ad ammirarlo.
mercoledì 27 maggio 2015
Tindari frazione di Patti. Prov. di Messina Regione Sicilia.
I resti
della città antica si trovano nella zona archeologica, in discreto stato di
conservazione, per lo scarso interesse di un reimpiego dei blocchi di pietra arenaria
di cui erano costituiti. I primi scavi si datano al 1838-1839 e furono ripresi
tra il 1960 e il 1964 dalla Soprintendenza archeologica di Siracusa e ancora
nel 1993, 1996 e 1998 dalla Soprintendenza di Messina, sezione dei beni
archeologici. Sono stati rinvenuti mosaici, sculture e ceramiche, conservati in
parte presso il museo locale e in parte presso il Museo archeologico regionale
di Palermo.
Sciacca regione Sicilia.
martedì 26 maggio 2015
Altamura (Provincia di Bari, Regione Puglia). Palazzo Melodia.
Situato in pieno centro della città antica, di fronte alla Cattedrale, il palazzo Melodia è annoverato tra gli edifici di maggior pregio in città. Presenta numerose e classicheggianti colonne in marmo breccioso locale. Il palazzo è strutturato su tre livelli divisi da un cornicione ed è decorato nella sezione centrale dall'alternanza di timpani triangolari e tondi ed alla sommità da archetti pensili.
Montegiorgio. E' un comune italiano di 7 103 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.
Montegiorgio PALAZZO PASSARI

L'edificio prende il nome dalla
famiglia proprietaria, la cui presenza a Montegiorgio è documentata fin
dal secolo
XVII.
Sorge al centro della piazza in posizione preminente, e dal lato nord è
completato da una serie di edifici minori, collegati tra loro anche
attraverso ponti chiusi e sospesi in muratura, che erano usati dal
personale di servizio e come magazzini. Su uno di questi edifici c'è una
lastra fittile con la data 1493. Il palazzo principale, nella sua forma
attuale, può farsi risalire ai primi del secolo XVIII ed è strutturato
sul modello di palazzi italiani del Rinascimento.
L'edificio prende il nome dalla
famiglia proprietaria, la cui presenza a Montegiorgio è documentata fin
dal secolo
XVII.
Sorge al centro della piazza in posizione preminente, e dal lato nord è
completato da una serie di edifici minori, collegati tra loro anche
attraverso ponti chiusi e sospesi in muratura, che erano usati dal
personale di servizio e come magazzini. Su uno di questi edifici c'è una
lastra fittile con la data 1493. Il palazzo principale, nella sua forma
attuale, può farsi risalire ai primi del secolo XVIII ed è strutturato
sul modello di palazzi italiani del Rinascimento.
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Triggiano. Prov. di bari regione Puglia.
La Chiesa di Santa Maria della Croce sorge su un'antica edicola
posta sul crocivio fuori dalle antiche mura di Triggiano, nei pressi
dell'odierna piazza. L'immagine conservata nell'edicola raffigura una
Madonna con Bambino, la cui iconografia rimanda alla tradizione
bizantina. La Madonna della Croce è stata elevata a patronale avvocata
del Comune per via di una leggenda che narra la storia di un forestiero
leccese malato, diretto verso Napoli per un consulto medico. Ma giunto
all'altezza di Triggiano perse l'orientamento a causa di una burrascosa
tempesta, fu salvato dalla luce proveniente dall'edicola della Vergine
del Crocivio. Il viandante così passò la notte all'ombra dell'edicola ,
pregando. La mattina dopo, al risveglio si ritrovò guarito dal suo male.
Non appena la notizia fu giunta al paese si gridò al miracolo, e per
particolare devozione, oltre a dichiarare la Madonna della Croce Patrona
e Protettrice del Comune di Triggiano, fu costruita una chiesa laddove
c'era l'edicola.
Nel XVII sec. tanto erano cresciuti il culto e la venerazione che fu necessario l'ampliamento della Chiesa.
lunedì 25 maggio 2015
Trezzano sul naviglio. Regione lombardia.
TREZZANO SUL NAVIGLIO (Tresàn o Tresàn sül Navilij
in dialetto milanese) è un comune di 19.096 abitanti, situato a
sud-ovest di Milano, in provincia di Milano, lungo le sponde del
naviglio Grande.
Punto strategico per le importanti tangenziali, Trezzano è fornita di molti centri commerciali che si dislocano soprattutto lungo la zona Lorenteggio e in parte nella Vecchia Vigevanese. Trezzano Indipendenza concentra negozi di vario genere, banche, comune, posta, croce verde, scuole e un'antichissima chiesa costruita intorno al 1200. E' suddivisa in vari quartieri tra cui alcuni immersi nel verde, altri ove sono ubicate molte ville prestigiose di varia tipologia.
Punto strategico per le importanti tangenziali, Trezzano è fornita di molti centri commerciali che si dislocano soprattutto lungo la zona Lorenteggio e in parte nella Vecchia Vigevanese. Trezzano Indipendenza concentra negozi di vario genere, banche, comune, posta, croce verde, scuole e un'antichissima chiesa costruita intorno al 1200. E' suddivisa in vari quartieri tra cui alcuni immersi nel verde, altri ove sono ubicate molte ville prestigiose di varia tipologia.
Lucca - Palazzo Guinici. Regione Toscana.
Il palazzo è un'elegante costruzione in cotto. La Torre costituisce una delle poche testimonianze del gran numero di torri e campanili che, nel Trecento, svettavano all'interno del circuito murario medievale di Lucca, a testimoniare, con la loro altezza, l'importanza della casata. La particolarità della Torre è dovuta alla presenza di un piccolo giardino pensile, sistemato sulla sua sommità, voluto dai Guinigi come simbolo di rinascita. Il giardino è diviso in tre aiuole dove sono piantati cinque lecci secolari. Dal giardino pensile della torre, passata, insieme al palazzo, al Comune di Lucca per volere dell'ultimo discendente della famiglia, si ammira uno splendido panorama della città e delle montagne circostanti.
domenica 24 maggio 2015
Nicolosi. Prov. di Catania regione Sicilia. Pianta della Piazza Vittorio Emanuele.
L’area in oggetto svolge un importante ruolo nella vita sociale, culturale, economica ed, in generale, logistica del comune di Nicolosi; si tratta, infatti, del principale polo urbano del paese etneo: percorrendo la lunga via di accesso al paese (via Etnea), verso la direzione del vulcano si apre, sul fronte destro, alla medesima quota della Chiesa Madre,la piazza Vittorio Emanuele.
Lanciano . Regione Abruzzo Prov. di Chieti. Chiesa della Madonna del Ponte.
Le origini della chiesa della Madonna del Ponte di Lanciano affondano
nella leggenda o nella fantasia degli scrittori e sono legate ad una
statua in terracotta risalente ai primi secoli del Cristianesimo.
Nascosta per secoli all'interno di uno dei pilastri del ponte di
Diocleziano, la statua sarebbe tornata alla luce grazie ad un terremoto
nel 1088 e su di essa sarebbe stata eretta dai fedeli una cappella,
primo nucleo della chiesa attuale.
L'Antinori, storico abruzzese, in un carteggio di cinque lettere inviate
al canonico lancianese Silvestri Cinerini tra il 1762 e il 1775,
interviene a smentire questa versione cercando di ricostruire le reali
vicende sulla base di documenti storici. Inizialmente l'immagine della
Madonna era semplicemente dipinta e solo nel 1442 venne scolpita la
statua in creta ad opera dei figulinai lancianesi, come testimonia
l'iscrizione a lato dell'immagine.
Su di essa venne costruita una piccola cappella intitolata alla Madonna
delle Grazie che, nel corso del Cinquecento, fu trasformata in chiesa
dedicata alla Madonna del Ponte perché costruita sul preesistente ponte
romano. L'edificio fu ampliato e rimaneggiato nei secoli successivi
sabato 23 maggio 2015
Castelvetrano . Regione Sicilia
Mascalucia. Madonna della sciara o Santuario di Mompilieri.Regione Sicilia.
Il papa Francesco venera la Madonna della Sciara. Per diffondere ulteriormente il messaggio di Speranza e di vittoria sul male inscritto nella storia del ritrovamento della statua di Maria a Mompileri e dei tanti segni prodigiosi che sono seguiti, è stata predisposta una copia che viene portata in visita alle comunità ecclesiali.
venerdì 22 maggio 2015
Lucca. La basilica di San Frediano.Regione Toscana.
Altamura, regione Puglia, prov. di Bari.
Roma. Papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano.
La basilica di San Pietro in Vaticano (nome esatto completo papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano) è una basilica cattolica della Città del Vaticano, simbolo dello Stato del Vaticano, cui fa da coronamento la monumentale piazza San Pietro. È la più grande delle quattro basiliche papali di Roma, spesso descritta come la più grande chiesa del mondo e centro del cattolicesimo. Non è tuttavia la chiesa cattedrale della diocesi romana poiché tale titolo spetta alla basilica di San Giovanni in Laterano che è anche la prima per dignità essendo Madre e Capo di tutte le Chiese dell'Urbe e del Mondo.
Palermo. Porta nuova.
E' la Porta più monumentale della città: eretta a fianco del Palazzo Reale, prospetta con la fastosa mole (alta circa 43 mt.) da un lato sul corso Vittorio Emanuele, dall'altro sul corso Calatafimi. Venne edificata dal Senato di Palermo negli anni 1569-70 nel sito di una preesistente Porta dell'Aquila, allo scopo di dare uno scenografico termine alla strada più importante della città. L'architetto Giorgio di Faccio ed aiuti si occuparono del primo ordine e dell'apparato decorativo sia interno che esterno. Negli anni 1583/84 per iniziativa dell'allora Vicerè Marcantonio Colonna, vennero eseguiti gli ordini superiori su progetto dell'ingegniere regio Giovanni Antonio Salamone a cui succedette Giovan Battista Collipietra. per continuare l'apparato decorativo. Quasi completamente distrutto da una esplosione nel 1667 venne ricostruito nei due anni successivi sotto la direzione di Gaspare Guercio, architetto del Senato che fu anche l'autore di tutte le sculture, compresi la coppia di mori del pilone settentrionale. Nel 1825 il fornice e buona parte degli interni sono stati decorati in stile neoclassico. La decorazione della cuspide si deve ad Onofrio Cosentino che nelle quattro facce di questa piramide ha realizzato un'aurea aquila senatoria. I mori che decorano il primo ordine che guarda la strada per Monreale celebrano il trionfo africano di Carlo V. Più misurato è il prospetto interno, concepito in guisa di arco trionfale, sul quale emerge l'imponente varco del fornice a tutto sesto. affiancato da due coppie di sobrie lesene che dagli alti e anonimi plinti si allungano fino alla rigogliosa cornice di trabeazione. Nel terzo ordine, su ciascuno dei due fronti, prospetta un leggiadro loggiato di rinascimentale disegno.
Rivotorto. Regione Umbria
La chiesa di Santa Maria di Rivotorto, nota come il "Santuario di Rivotorto", sorge presso l'omonimo abitato pochi chilometri a sud del paese di Santa Maria degli Angeli. L'edificio, oggi affidato alle cure dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, nasce con lo scopo di preservare le strutture del Sacro Tugurio, ovvero il luogo dove San Francesco riunì i suoi seguaci prima di ottenere dall'Ordine dei monaci Benedettini il possesso della Porziuncola. La costruzione attuale di stile neo gotico, eretta a seguito del terremoto del 1854 d.C., che distrusse la chiesa del XVI secolo, si compone di tre navate alle quali si accede da altrettanti portali.
giovedì 21 maggio 2015
Altamura (Provincia di Bari, Regione Puglia). Altamura. Foto di Viaggiare in Puglia.
Etimologia (origine del nome): Chiamato in passato Alta
Augusta. Il nome attuale si riferisce alle alte mura che circondavano il centro
nel XIII secolo. E' il comune, dopo il capoluogo, con più abitanti nella
Provincia di Bari (circa settantamila). Situato fra la Murgia pugliese e la
Murgia materana, a sud della Murgia di Sant'Elia, alla destra della gravina di
Picciano. Il territorio comunale confina con quello di Matera. Fa parte del
Parco dell'Alta Murgia.
Denominazione
Abitanti: altamurani
Slogan della Città: Città
del Pane
Santo Patrono: Sant'Irene
Festa Patronale: 5
maggio
Etimologia (origine del nome): Chiamato in passato Alta
Augusta. Il nome attuale si riferisce alle alte mura che circondavano il centro
nel XIII secolo.
Floridia provincia di Siracusa in Sicilia.
Floridia (Ciuriddia in siciliano) è un comune italiano di
23.182 abitanti della provincia di Siracusa in Sicilia. È il sesto comune più
popoloso della provincia dopo Siracusa, Augusta, Avola, Lentini e Noto.
Il nome Floridia potrebbe derivare da 'Florae dies' che si traduce come "giorno di Flora"
in riferimento a Santa Flora verso cui gli originari abitanti provavano
una forte venerazione. Secondo altri il nome si riferisce all'aggettivo
latino 'florida', fiorita, ma quest'ultima ipotesi non e' condivisa da
molti in quanto l'aggettivo non si accorda foneticamente.
Diecimo. Frazione del comune di Borgo a Mozzano, regione Toscana. Pieve di Santa Maria
La pieve di
Santa Maria a Diecimo è un edificio sacro che si trova in località Diecimo a
Borgo a Mozzano. Presenta l'impianto a tre navate con grande abside
semicircolare. Il prospetto, semplice e regolare, affida la decorazione al
paramento murario a grossi blocchi di calcare e alle figurazioni
dell'architrave del portale di accesso. A fianco sorge la torre campanaria,
ispirata a prototipi lombardo-lucchesi con merlatura inserita nell'Ottocento.
La chiesa possiede alcuni resti dell'arredo scultoreo della prima metà del XIII
secolo: un bassorilievo raffigurante il profeta Isaia, due leoni stilofori con
preda e un capitello con aquile. Da segnalare la presenza di un fonte
battesimale esagonale duecentesco, di un sarcofago romano e di una lastra
erratica raffigurante un cavaliere con grande scudo, localmente denominato Re
Pipino.
mercoledì 20 maggio 2015
Cefalù. Duomo normanno
La cattedrale
di Cefalù domina il piccolo centro marinaro che è a sua volta
sovrastato da un'alta rupe. Si tratta di uno dei più interessanti
monumenti medievali dell'isola che doveva, nelle intenzioni di Ruggero
II, che lo fondò nel 1131, testimoniare della potenza della casa degli
Altavilla che aveva riconquistato la Sicilia e che ne aveva assunto la
corona. La compresenza di elementi architettonici latini, greci ed arabi
doveva doveva testimoniare dell'unione delle varie culture all'interno
del Regno appena fondato.
Gli
studi indicano che il progetto definitivo, che pur venne in seguito
ridimensionato, era definito alla morte di Ruggero (1154), che la
copertura della chiesa doveva essere stata completata alla fin del XIII
secolo anche se la consacrazione avvenne solo nel 1267.
Treviso. Canal. Foto di Giueppe Laudani.
Nel
territorio di Treviso nascono numerosi fiumi di risorgiva dei quali il più
importante è il Botteniga. Quest'ultimo, dopo aver ricevuto le acque di Pegorile
e Piavesella, oltrepassa le mura
all'altezza del Ponte de Pria e si divide poi nei diversi rami,
detti cagnani (Cagnan Grande, Buranelli, Roggia), che tanto caratterizzano il centro
storico. Un altro, più modesto corso d'acqua risorgiva, nasce all'interno della
cinta muraria, il Cantarane (0,447 km, in gran parte interrato). Corso
d'acqua principale è comunque il Sile, che dopo aver lambito le mura
meridionali, riceve le acque dei cagnani del Botteniga. Altri
fiumi rilevanti, tutti affluenti del Sile, sono lo Storga, il Limbraga (da sinistra) e
il Dosson (da destra).
martedì 19 maggio 2015
Treviso. Foto di Love Italy
Porta Santi
Quaranta è una delle tre porte delle mura cinquecentesche di Treviso. L'architettura,
considerata una "sorella minore" della coeva porta San Tommaso, si
trova alla fine del cosiddetto Borgo Cavour e garantiva quindi gli accessi da
ovest (Castelfranco, Padova, Feltre). Trae il nome dalla vicina chiesa dedicata
ai Quaranta martiri di Sebaste, l'attuale Sant'Agnese.
lunedì 18 maggio 2015
Matera. Stralcio del dipinto Lucania 61 di Carlo Levi.
Il dipinto, commissionato dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia, rappresenta la Basilicata alla mostra "Italia '61" inaugurata a Torino il 6 maggio 1961.
Mario Soldati, direttore delle esposizioni organizzate nel Padiglione delle Regioni, individua in Carlo Levi l'artista più adatto a rappresentare la Lucania, terra in cui trascorse diciotto mesi di confino.
Prima di cominciare a dipingere, Carlo Levi torna in Basilicata con l'amico documentarista Mario Carbone, che fissa in immagini fotografiche i ricordi e l'atmosfera vissuti dall'artista torinese nel periodo di confino. Immagini qui esposte, in stretta correlazione al dipinto leviano.
Carlo Levi dedica l'opera, divisa in tre scene, a Rocco Scotellaro, per sancire il suo legame di "fratellanza" con l'intellettuale lucano, e lo dipinge al centro della tela, fanciullo, oracolo della sua stessa vita, con lo sguardo fiero e sorridente, consapevole delle speranze che la comunità riporrà in lui.
Montegiorgio Prov. di Fermo regione Marche.
Anticamente Montegiorgio era compreso nella centuriazione della Falerio Picenus. La struttura attuale è di origine medievale e frutto della presenza dei monaci benedettini farfensi che, dopo l’abbandono dell’abbazia madre, si spostarono in massa verso il Piceno. La fase di maggiore espansione si verificò verso la metà del Duecento e coincise con l’arrivo di due importanti ordini monastici, i francescani e gli agostiniani e di una colonia di ebrei, che ebbe il merito di avviare un’attività che sarebbe diventata prevalente nei secoli successivi e lo è tuttora: la lavorazione del cuoio e dei pellami. Fu uno dei comuni che tentò di utilizzare al meglio la sua autonomia lottando con la potente Fermo, delle quali seguì le sorti nelle vicende dello Stato Pontificio. Il centro storico è circondato da una possente cinta muraria con quattro porte che assicuravano l’accesso al castello
domenica 17 maggio 2015
Catania. Piazza Europa.
Piazza Europa continua a essere ancora oggi, nonostante le molteplici critiche, la piazza più amata e da cui è possibile ammirare un panorama unico. Tornata alla luce, la piazza ospita sotto il suo stesso livello il cosiddetto “Borghetto”, una vera e propria piazza nella piazza, allestita ispirandosi alla tutela dell’ambiente e alla salute dell’uomo che dista poco dalle vie principali dedite allo shopping cittadino.
Trecastagni, prov. di Catania, regione Sicilia. Oggi ottava della festa dei santi martiri Filadelfo Alfio e Cirino.
Il termine
ottava nella liturgia della Chiesa cattolica viene usato con due significati
diversi. In un primo senso con ottava si intendono gli otto giorni che seguono
una festa molto importante, compreso il giorno della festa stesso. Parlando di
ottava di Natale si intendono gli otto giorni che la seguono fino al 1º gennaio
compreso. Parlando di ottava di Pasqua si intendono gli otto giorni che la
seguono fino alla domenica seguente. In un secondo significato con ottava si
intende l'ottavo giorno dopo la festa. Così per ottava di Natale si intende il
giorno 1º gennaio e per ottava di Pasqua si intende la prima domenica che segue
la Pasqua.
sabato 16 maggio 2015
Catania. Chiesa di san Placido, sita nell'omonima piazza.
CHIESA DI SAN PLACIDO. La chiesa di San Placido si trova a Catania nell'omonima piazza e nelle immediate vicinanze di palazzo Biscari e della cattedrale di Sant'Agata. La struttura originaria di questo edificio, risalente al 1409 e costruita sulle rovine di un antico tempio pagano, fu completamente distrutta dal terremoto del 1693. La struttura è considerata un capolavoro dell’ultimo barocco siciliano. La facciata è opera dell’architetto Stefano Ittar, realizzata nel 1769, a due ordini di lesene composite su un andamento a triplice concavità. A differenza di altri edifici Settecenteschi della città, presenta la facciata in pietra bianca di Taormina. Caratteristica è anche l’inferriata di ferro battuto ai cui lati sono poste le statue dei Santi Benedetto e Placido. All’interno la chiesa presenta un’unica navata e le pareti sono arricchite con marmi, stucchi e dipinti. Nel secondo altare destro è collocata una tela dell’immacolata ad opera di Michele Rapisarda.
Campobasso.
La cattedrale metropolitana della Santissima Trinità è il principale luogo di culto cattolico di Campobasso, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
La cattedrale del capoluogo di provincia sorge sulle rovine dell'antica Chiesa della S.ma Trinità, costruita nel 1504 per volontà del feudatario Andrea de Capua come sede della confraternita dei Trinitari. Tale congregazione esisteva già nel 1490, con sede fuori le mura della città in quella che allora era la chiesa di San Pietro. Al termine della costruzione dell'edificio i componenti della confraternita dei trinitari e le loro famiglie si trasferirono nella zona circostante. La torre campanaria e la facciata furono costruite alla metà del XIX secolo. A causa della distruzione dovuta al terremoto del 1805, l'edificio fu riprogettato dall'arch. Musenga, autore anche di quello della chiesa di San Michele Arcangelo di Baranello; la ricostruzione avvenne tra il 1815 al 1829; il pronao esastilo fu costruito invece dal 1855 al 1859 con colonne di ordine ionico, come quelle interne. Nel 1860 la chiesa venne chiusa al culto ed utilizzata come caserma; nel 1915 inoltre l'edificio venne adibito a caserma. Solo nel 1927 con il trasferimento della diocesi da Bojano a Campobasso la chiesa riconquistò lo splendore che ancora la caratterizza e venne denominata cattedrale.
La facciata in pietra è in stile neoclassico, con pronao formato da quattro colonne centrali e due pilastri laterali con capitelli ionici, che sorreggono un frontone triangolare. A sinistra della facciata sorge la torre campanaria. L'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate, senza transetto; nelle navate laterali si aprono due cappelle: a destra quella del S.mo Sacramento, in cui è stato trasferito il coro restaurato recentemente, decorata con l'affresco dell'Ultima Cena dipinto nel 1933 da Amedeo Trivisonno; altri affreschi del pittore, conservati nella chiesa, sono la Moltiplicazione dei pani e dei pesci e la Consegna delle chiavi ed altri dipinti ad esso riconducibili si possono ammirare nella cappella del S.mo Rosario. La cappella di sinistra è dedicata a San Giuseppe e al Sacro Cuore.
venerdì 15 maggio 2015
Genga. Abbazia di San Vittore delle Chiuse - Regione Marche prov. di Ancona .foto Marche tourism
La chiesa di San Vittore alle Chiuse o "delle Chiuse" è un edificio romanico che si trova a San Vittore Terme nel comune di Genga (provincia di Ancona), in posizione isolata alla confluenza del fiume Sentino nell'Esino e presso la gola e le grotte di Frasassi. L'abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse venne edificata dai longobardi verso la fine del X secolo in terra d'origine di San Benedetto, a cui è dedicata. La chiesa è stata costruita nella Gola di Frasassi, all'interno di un "anfiteatro" di montagne dalle quali risulta completamente circondata; si dice che lo stesso nome "delle Chiuse" (Rave di Clusis) gli sia stato attribuito proprio per questo motivo, perchè risultava "chiusa" trai monti, come se la proteggessero nascondendola. Resta un luogo di profonda pace e spiritualità e mai come in questo caso è stata scelta un'area in cui la costruzione risulta in totale armonia con la natura circostante, trasmettendo, a chi la osserva, un perfetto rapporto architettura/natura. La sacralità qui è percepibile in ogni sua forma ed è impossibile non ritrovare un senso di pace assoluta percorrendo la strada che porta all'entrata.
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