venerdì 31 luglio 2015

Castelnuovo dell'Abate, provincia di Siena, regione Toscana. Abbazia di Sant'Antimo

L'abbazia di Sant'Antimo sorge nella solitaria Valle Starcia, che si trova pochi Km a sud di Montalcino (SI). La chiesa abbaziale è uno dei monumenti in stile romanico più importanti della Toscana. L'edificio è ispirato ai modelli benedettini francesi e lombardi e si staglia grandioso in una campagna integra di rara bellezza. Anche se non ci sono prove certe, la leggenda vuole che a fondare l'abbazia fu l'imperatore Carlo Magno, nel 781, di ritorno da Roma. Con sicurezza si sa che Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno in un documento dell'epoca fa atto di donazione all'abbazia di beni e privilegi per cui il luogo di culto esisteva sicuramente in epoca carolingia.

Il nome dell'abbazia viene fatto risalire a Sant'Antimo di Arezzo, che fu martirizzato in queste campagne nel 352. Qui venne edificato un piccolo oratorio, nei pressi di una villa romana, la cui esistenza è provata da numerosi reperti in marmo e pietra riusati per costruire il monastero come il bassorilievo con la cornucopia sul lato nord del campanile o alcune colonne nella cripta.

Procida,

Procida (Proceta in napoletano è un comune italiano di 10.614 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. Il territorio comunale comprende interamente le isole di Procida e Vivara.

giovedì 30 luglio 2015

Torino. Mole Antonelliana.

La Mole Antonelliana è un monumento di Torino, situato a nord-est del centro storico, simbolo della città e uno dei simboli d'Italia. Prende il nome dall'architetto che la concepì, Alessandro Antonelli.

Comune di Forio, provincia di Napoli, regione Campania.

La spiaggia di San Francesco

Una delle spiagge più belle dell'isola


È adiacente alla spiaggia della Chiaia ed è situata nella splendida baia che va da Punta Zaro alla Chiesa del Soccorso. La lingua di terra sullo sfondo è il centro storico del comune di Forio, in gran parte rimasto intatto nelle sue costruzioni.

mercoledì 29 luglio 2015

Sorrento. Provincia di Napoli, regione Campania.

Il santuario della Madonna del Carmine è una chiesa monumentale di Sorrento, situata nel centro storico: edificata nel II secolo è stata ricostruita nel XVI secolo.

La facciata è divisa in tre scomparti da due trabeazioni: quello inferiore presenta un ampio arco centrale, nel quale, durante lavori di restauro sono state rinvenute tracce di colonne di epoca romana, affiancato da due piccoli che consento l'accesso al nartece; lo scomparto centrale è caratterizzato da un finestrone con balaustra contornato da due finestre più piccole, mentre quello superiore termina con una croce ed è decorato con stucchi, così come il gli altri due scomparti, nei quali però si aggiunge una coppia di lesene.

martedì 28 luglio 2015

Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, regione Campania.

La chiesa principale è la concattedrale di Maria Santissima Assunta, i cui lavori di costruzione risalgono al 1587, mentre la solenne consacrazione è avvenuta solamente nel 1893, anche se già utilizzata dal 1643: basilica a forma di croce latina, è divisa in tre navate, una centrale e due laterali sulle quali si aprono cinque cappelle, tra cui quella dedicata al patrono stabiese San Catello; fu proprio durante la costruzione di questa cappella, nel 1875, che vennero ritrovati reperti archeologici e strutture riconducibili a necropoli, strade, case e botteghe risalenti all'epoca romana. Tra le opere principali conservate al suo interno la Deposizione e la Natività dello Spagnoletto, un sarcofago paleocristiano, utilizzato come altare nella cappella di San Catello, una statua di San Michele arcangelo, di epoca medioevale e precedentemente ospitata nel santuario di San Michele al Faito, oltre a dipinti di Domenico Morelli, Francesco De Nicola, Angelo Mozzillo, Giacinto Diano, Giuseppe Bonito, Nunzio Rossi e Vincenzo Paliotti.

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.

L'impluvium della Casa del Fauno.
La Casa del Fauno risale al II secolo a.C. anche se fu notevolmente ampliata nel secolo successivo: ha una superficie di circa tremila metri quadrati ed è così denominata per il ritrovamento di una statua in bronzo raffigurante un fauno, al centro dell'impluvium. Sicuramente una delle maggiori dimore di Pompei, ha due giardini con peristilio e due atri ed era decorata con affreschi in primo stile e pavimentata con mosaici, tra cui quello dell'esedra, raffigurante la battaglia tra Dario e Alessandro, oggi al museo archeologico nazionale di Napoli.

domenica 26 luglio 2015

Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, regione Campania.

La data precisa della costruzione della Reggia di Quisisana è ancora tutt'oggi avvolta nel mistero: sicuramente nel 1268 già esisteva sulla collina di Quisisana la casa di re Carlo I d'Angiò, ma poiché gli Angioini avevano conquistato il Regno di Napoli solo due anni prima è ipotizzabile che possa risalire agli Svevi. In posizione dominante sulla città, la reggia è formata da tre corpi di fabbrica: il primo, su due livelli, è quello che permette l'accesso alla struttura tramite un ampio portale. Il primo piano era il piano nobile che si affacciava direttamente all'interno del parco. Il secondo corpo è ubicato perpendicolarmente rispetto all'ingresso, sul ciglio della collina, anch'esso su due livelli con l'aggiunta del sottotetto. Infine la terza parte scende lungo il pendio della collina ed è caratterizzato dalla presenza di un portico. All'interno della reggia è presente un giardino all'italiana.

Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, regione Campania.

Il santuario della Madonna della Libera è una chiesa di Castellammare di Stabia, ubicata nella frazione della Madonna della Libera, in una zona chiamata Camarelle, sul monte San Cataldo: appartiene alla parrocchia della chiesa di San Matteo. Nel santuario si venera un dipinto bizantino raffigurante la Madonna con i santi Cataldo e Giovanni Evangelista.

Pompei, provincia di napoli regione Campania.


 Mosaico proveniente dalla Villa di Cicerone
Sono relativamente poche le ville d'otium ritrovate a Pompei: queste particolari costruzioni residenziali, a cui sempre veniva aggiunta una parte dedicata alle attività agricole, come celle vinarie, torchi e presse, erano costruite solitamente in luoghi isolati e panoramici, lontano dal centro abitato: Pompei infatti aveva un sobborgo, chiamato Pagus Augustus Felix Suburbanus ed oggi riconducibile ai territori di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno, in cui sorgevano numerose ville di questo tipo, mentre ville propriamente d'otium si ergevano nella zona di Oplontis e sulla collina di Varano, a Stabiae. Tuttavia sono presenti nei pressi del centro cittadino, appena fuori o addossate alle antiche mura della città, abitazioni di questo genere

sabato 25 luglio 2015

Sorrento, provincia di Napoli, regione Campania.

La Chiesa di San Francesco, nel comune di Sorrento, sorge accanto alla Villa Comunale Salve D’Esposito, dalla quale si gode uno stupendo belvedere sul Golfo di Napoli e sulla costiera. Sono annessi alla Chiesa il chiostro e il monastero. La Chiesa fu eretta nel XIV secolo dai frati francescani e ampiamente modificata poi in stile barocco nel XVII secolo. La facciata, in marmo bianco, è stata eretta nel 1926 in occasione dell’anniversario della morte di San Francesco; all’interno, sull’altare maggiore, è collocata l’opera San Francesco che riceve le stimmate, del XVIII secolo. Inoltre vi sono custodite le opere raffiguranti Sant'Antonio da Padova e San Giacomo. Il chiostro, trecentesco ma rappresentante di vari stili perché modificato più volte, è bellissimo, con archi a tutto sesto su due lati e doppi archi intrecciati sugli altri due. Il complesso si trova nel luogo dove nel VI–VII secolo era stato fondato dall’abate Sant’Antonino un oratorio dedicato a San Martino Vescovo di Tours.

Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, regione Campania.

La basilica santuario di Santa Maria di Pozzano è una basilica minore ed un santuario di Castellammare di Stabia, situata nella frazione di Pozzano, nella zona collinare della città ed appartenente all'arcidiocesi di Sorrento - Castellammare di Stabia, retta dalla parrocchia della chiesa dello Spirito Santo. Al suo interno viene venerato il quadro della Madonna di Pozzano, compatrona, insieme a San Catello, della città stabiese.

venerdì 24 luglio 2015

Lacco Ameno, provincia di Napoli, regione Campania.

La diffusione del culto di S. Restituta in Italia, è storicamente legata alla persecuzione vandalica del 429 in Nord Africa, ordinata dal re Genserico e descritta nelle pagine di Vittore di Vita. Nei vari luoghi dove trovarono rifugio gli esuli cartaginesi, ebbe origine la devozione alla martire africana. Tra i luoghi legati al culto della Santa, ricordiamo Napoli, Lacco Ameno nell’isola d’Ischia, Palermo, Cagliari, Oristano, Calenzana in Corsica e Oricola, in provincia dell’Aquila. A Napoli è intitolata alla Santa una basilica, originariamente eretta dall’imperatore Costantino, ma la festa di S. Restituta si celebra con maggiore solennità nell’isola d’Ischia, di cui è compatrona, in particolare a Lacco Ameno, di cui è patrona, dove il suo nome viene ricordato il 17 di maggio con undici giorni di festeggiamenti, dall’ 8 al 18, culminanti con la processione del giorno 17. Una tradizione ultra millenaria narra ancora che la barca, guidata dall’Angelo, approdò all’isola Aenaria, oggi detta Ischia, situata di fronte al golfo di Napoli, toccando terra nella località detta “ad ripas”, oggi San Montano. Viveva in quel luogo una matrona cristiana di nome Lucina: avvertita in sogno dall’Angelo, si recò sulla spiaggia, dove trovò l’imbarcazione arenata e in essa il corpo intatto e splendente di Restituta. Radunata la popolazione, venne data solenne sepoltura alla Martire nel luogo detto Eraclius, alle falde dell’attuale Monte Vico in Lacco Ameno, dove sono conservati i ruderi di una basilica paleocristiana, e dove sorge oggi un Santuario dedicato alla Santa.

Pienza, provincia di Siena, regione Toscana - Palazzo Comunale.

Quasi sicuramente il Palazzo fu costruito sopra un preesistente edificio con alto porticato in tre archi e cinque colonne ioniche. La facciata è realizzata in travertino. Belle sono le quattro finestre bifore che si affaccio (tre su quattro) su Piazza PIO II. Interessanti sono gli stemmi  papali che abbelliscono la facciata.
La torre del Palazzo Comunale vista dal Corso Rossellino.

Pozzuoli, provincia di Napoli, regione Campania.

Il lago di Lucrino deve il nome al termine Lucrum e cioè lucrare: infatti il senatore Sergio Orata nella Roma antica lo aveva trasformato in un allevamento ittico, essendo lo stesso lago in comunicazione tramite un canale con il mare.

Lago di Molveno, provincia di Trento.

Molveno accoglie ospiti che amano il contatto con la natura, ma anche culturalmente interessati. Infatti, oltre le stupende meraviglie di boschi, monti, laghi e prati delle Dolomiti di Brenta, il paese nasconde tesori antichi come la segheria ad acqua (ancora funzionante) e la chiesa di San Vigilio del XIII secolo.

giovedì 23 luglio 2015

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.

Nella foto la ricostruzione.

La Casa dei Vettii è una domus di epoca romana, sepolta durante l'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovata a seguito degli scavi archeologici dell'antica Pompei: rappresenta uno dei massimi esempi d'arte romana del I secolo ed è così chiamata dal nome dei proprietari, Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva.

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.

La Casa di Pansa apparteneva ad un ricco commerciante campano, Alleius Nigidius Maius, anche se negli ultimi anni fu data in affitto: costruita probabilmente tra il 120 ed il 140 a.C., nel giardino furono ritrovati capitelli in ordine ionico. L'ingresso, l'atrio e il tablino sono posti in asse; la particolarità della casa è la pavimentazione in pietre colorate che adornano il marciapiede antistante ed il vestibolo.

mercoledì 22 luglio 2015

Bari - Basilica S. Nicola di Myra. Foto di san Nicola.

San Nicola, proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca dell’Editto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini.

Torino - Piazza Castello

Piazza Castello è la piazza principale di Torino, cuore del centro storico della città: vi sono situati importanti palazzi cittadini, quali Palazzo Reale e Palazzo Madama. In piazza Castello confluiscono quattro dei principali assi viari del centro: via Garibaldi (pedonale), via Po, via Roma e via Pietro Micca.

Pompei, provincia di napoli regione Campania. Via dell'abbondanza.

Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti[.I ritrovamenti a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell'epoca; la maggior parte dei reperti recuperati (oltre a semplici suppellettili di uso quotidiano anche affreschi, mosaici e statue), è oggi conservata al museo archeologico nazionale di Napoli ed in piccola quantità nell'Antiquarium di Pompei, attualmente chiuso: proprio la notevole quantità di reperti è stata utile per far comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l'arte della vita di oltre due millenni fa.

martedì 21 luglio 2015

Sorrento, provincia di Napoli regione Campania.

La Chiesa di San Francesco, nel comune di Sorrento, sorge accanto alla Villa Comunale Salve D’Esposito, dalla quale si gode uno stupendo belvedere sul Golfo di Napoli e sulla costiera. Sono annessi alla Chiesa il chiostro e il monastero. La Chiesa fu eretta nel XIV secolo dai frati francescani e ampiamente modificata poi in stile barocco nel XVII secolo. La facciata, in marmo bianco, è stata eretta nel 1926 in occasione dell’anniversario della morte di San Francesco; all’interno, sull’altare maggiore, è collocata l’opera San Francesco che riceve le stimmate, del XVIII secolo. Inoltre vi sono custodite le opere raffiguranti Sant'Antonio da Padova e San Giacomo. Il chiostro, trecentesco ma rappresentante di vari stili perché modificato più volte, è bellissimo, con archi a tutto sesto su due lati e doppi archi intrecciati sugli altri due. Il complesso si trova nel luogo dove nel VI–VII secolo era stato fondato dall’abate Sant’Antonino un oratorio dedicato a San Martino Vescovo di Tours.

Siracusa regione Sicilia.


Piazza Duomo di S. Lucia.

lunedì 20 luglio 2015

Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, regione Campania.

Palazzo farnese sede del Municipio.
Nel 1566 Ottavio Farnese, signore di Castellammare, in seguito alle proteste dei cittadini, decise di donare alla città un luogo adeguato per la sede della Corte del Governatore: la scelta cadde su un caseggiato ad un piano situato tra il Duomo e via Coppola, nell'attuale Piazza Giovanni XXIII. Nel 1820 vi venne trasferita la sede dell'Amministrazione comunale e nel 1871, su progetto dell'architetto Luigi d'Amora, il palazzo fu ingrandito e abbellito. Il secondo piano venne costruito soltanto agli inizi del Novecento, con l'aggiunta di una piccola torre laterale. L'amministrazione comunale vi restò fino al 1964, quando fu deciso il passaggio nell'ex sede della Banca d'Italia e Palazzo Farnese venne abbandonato. Dopo alcuni anni la struttura tornò ad essere a disposizione del comune e, finiti i lavori di ristrutturazione, venne nuovamente adibito a Municipio: palazzo Farnese svolge ancora oggi tale funzione. Da alcuni anni si è creato al suo interno anche un piccolo Museo Civico.

Fiumedinisi provincia di Messina regione Sicilia.

Piazza matrice.

domenica 19 luglio 2015

Fiumedinisi, prov. di Messina regione Sicilia. Il Santuario Maria SS. Annunziata,


Il Santuario Maria SS. Annunziata, Chiesa Madre di Fiumedinisi, è sicuramente la costruzione di carattere religioso più importante, ricca e rappresentativa della storia del paese e risale al XII sec. Da un manoscritto del 1594, si evince che in passato era amministrata da due sacerdoti, due diaconi, due suddiaconi e tre ecclesiastici di ordine minore, e sovrintendeva a molte altre chiesette sparse nel territorio. Intorno alla metà del XV sec., la Chiesa viene notevolmente ampliata e, nei secoli seguenti, rifinita e arricchita di opere d’arte di grande spessore artistico. Le autorità spagnole del tempo dedicarono il nuovo grande tempio alla Beata Vergine della Purificazione, ovvero La Candelora, che veniva festeggiata il 2 febbraio. Nel 1635, sul fianco sinistro dell’imponente Chiesa, fu edificato il Campanile. Il monumento fu gravemente danneggiato dall’assedio messinese nell’ottobre del 1676 e in seguito, la notte del 25 marzo 1908 a causa di un incendio divampatosi accidentalmente che distrusse molte opere d’arte.  Dopo il definitivo restauro, la Chiesa fu dedicata a Maria SS. Annunziata e, il 25 marzo 1976, elevata a Santuario Diocesano.

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.

Una casa adibita anche a taberna.
Le case erano strutturate principalmente in tre tipologie, a seconda del ceto sociale e delle ricchezze del proprietario: le domus appartenevano ai ricchi ed erano abitazioni molto grandi che si disponevano solitamente intorno ad un atrio; avevano inoltre una zona dove si svolgeva la vita domestica, come cucine e stanze da letto ed una zona di rappresentanza, come il tablino, triclinio ed un peristilio con al centro il giardino, spesso ornato con fontane e non di rado un quartiere termale. Case più piccole invece erano di proprietà del ceto medio ed erano composte per lo più da un cortile centrale scoperto intorno al quale si aprivano i cubicoli ed un piccolo giardino adibito ad orto. Infine le cosiddette pergule, piccole case che appartenevano ai commercianti, formate da un vano che affacciava sulla strada ed utilizzato come bottega e, sul retro, piccole stanze, sfruttate sia come magazzini che come abitazioni.

sabato 18 luglio 2015

Fiumedinisi, prov. di Messina regione Sicilia - Il Santuario Maria SS. Annunziata,

Il Santuario Maria SS. Annunziata, Chiesa Madre di Fiumedinisi, è sicuramente la Chiesa Santissima Annunziata costruzione di carattere religioso più importante, ricca e rappresentativa della storia del paese e risale al XII sec. Da un manoscritto del 1594, si evince che in passato era amministrata da due sacerdoti, due diaconi, due suddiaconi e tre ecclesiastici di ordine minore, e sovrintendeva a molte altre chiesette sparse nel territorio. Intorno alla metà del XV sec., la Chiesa viene notevolmente ampliata e, nei secoli seguenti, rifinita e arricchita di opere d’arte di grande spessore artistico. Le autorità spagnole del tempo dedicarono il nuovo grande tempio alla Beata Vergine della Purificazione, ovvero La Candelora, che veniva festeggiata il 2 febbraio. Nel 1635, sul fianco sinistro dell’imponente Chiesa, fu edificato il Campanile. Il monumento fu gravemente danneggiato dall’assedio messinese nell’ottobre del 1676 e in seguito, la notte del 25 marzo 1908 a causa di un incendio divampatosi accidentalmente che distrusse molte opere d’arte. Dopo il definitivo restauro, la Chiesa fu dedicata a Maria SS. Annunziata e, il 25 marzo 1976, elevata a Santuario Diocesano.

Torino - Monumento ai partigiani Viale I maggio


venerdì 17 luglio 2015

Pompei, provincia di napoli, regione Campania.

La storia del santuario è legata a quella del beato Bartolo Longo, suo fondatore, e della contessa Marianna de Fusco (moglie del conte Albenzio de Fusco), con la quale condivise una vita al servizio dei più bisognosi. Il santuario è stato eretto con le offerte spontanee dei fedeli di ogni parte del mondo. La sua costruzione ebbe inizio l’8 maggio 1876, con la raccolta dell’offerta di "un soldo al mese". Primo a seguirne i lavori fu Antonio Cua, docente dell’Università di Napoli, che diresse gratuitamente la costruzione della parte rustica. Giovanni Rispoli in seguito si occupò della decorazione e della monumentale facciata inaugurata nel 1901. Il santuario fu eretto in basilica pontificia maggiore da papa Leone XIII il 4 maggio 1901. A croce latina, inizialmente aveva una sola navata, con abside, cupola, quattro cappelle laterali e due cappelle nella crociera. Ai due lati del santuario vi erano altre due cappelle con ingressi distinti, ma intercomunicanti con la navata centrale: a sinistra, la cappella di Santa Caterina da Siena, ove fu esposto inizialmente il quadro della Madonna durante la costruzione del santuario; a destra, la cappella del SS. Salvatore, così chiamata perché fu sede dell'omonima parrocchia fino al 1898, quando fu costruita la nuova parrocchia a poche decine di metri di distanza. Nel 1925 fu ultimata la costruzione del campanile alto ben 88 metri.

bari. Basilica di s. Nicola.

La Basilica di San Nicola, capolavoro dello stile romanico-pugliese, fu voluta dall’abate Elia che, insieme al popolo barese, intese venerare le reliquie del Santo, giunte a Bari il 7 maggio 1087. I lavori iniziarono lo stesso anno e due anni dopo, nel 1089 era già pronta la cripta che fu consacrata da Papa Urbano II. In quell’occasione il Papa, oltre a deporre le reliquie di San Nicola sotto l’altare maggiore, consacrò arcivescovo di Bari l’abate benedettino Elia. La scelta del luogo per la costruzione cadde nell’area della Corte del Catapano, residenza dei governatori bizantini, segno del passaggio al periodo dei Normanni molto sensibili nell’incentivare la costruzione di chiese che cancellassero i riti d’Oriente. I lavori di costruzione furono seguiti dall’abate Elia (+ 1105) e dal suo successore l’abate Eustazio (+1123). Fu consacrata, per incarico di papa Celestino III, da Corrado, vescovo di Hildesheim e cancelliere imperiale di Enrico VI, il 22 giugno 1197. L’abate Elia, morto nel 1105 prima che fosse completata è sepolto nella stessa basilica dove riposano anche alcuni marinai, autori della traslazione.

Pozzuoli, prov. di Napoli, regione Campania.

Il lago d'Averno, di origine vulcanica (dal greco "senza uccelli" perché il gas sulfureo che emanava uccideva gli uccelli che lo sorvolavano), era molto famoso nell'antichità perché lo si credeva la porta degl'inferi (Ade).

Pozzuoli, prov. di Napoli regione Campania. Busto di Antonino Pio.

Nell'ottobre 2008 è stato aperto al pubblico lo Stadio di Antonino Pio, il sito dove sono stati riportati alla luce i resti dello Stadio realizzato sotto Antonino Pio, in onore di suo padre adottivo Adriano, edificandolo nel luogo ove fu sepolto in primo luogo. Era una costruzione di forma ellittica, che fu demolita in parte dalla costruzione della nuova Via Domiziana. Lo Stadio è inoltre l'unico che possiamo trovare in Italia, perché lo stadio di Roma è diventato la Piazza Navona. Antonino Pio, inoltre, istituì gare ginniche quinquennali, dove gli atleti accedevano con un trionfo e dopo iniziavano ad esibirsi. La cavea era divisa in: Ima, quella d'onore, Media, quella non molto importante, e Summa, di poco conto.

Casalnuovo di Napoli, regione Campania.

centro storico.

Fiumedinisi prov. di Messina, regione Sicilia. Chiesa di S. Pietro.

Il Comune di Fiumedinisi si trova in provincia di Messina, nella Valle del torrente Fiumedinisi sulla sponda destra della fiumara omonima, ad un'altezza di 190 metri s.l.m. e distante meno di 6 Km dalla costa jonica messinese. Il territorio si estende sviluppandosi in altitudine da 53 a 1279 metri. Per scoprire le meraviglie della natura dei Peloritani, nulla di meglio che esplorare la Riserva di Fiumedinisi e Monte Scuderi che contiene in sé una summa di tutte le valenze paesaggistiche ed antropiche, che hanno determinato la storia di questa parte del territorio messinese. L’area protetta si estende in una parte del versante. Il territorio di Fiumedinisi è ricco di piccole sorgenti naturali tra cui le sorgenti della "Santissima", dal quale parte un acquedotto che fornisce Messina, e la sorgente "Vacco" dalla quale parte invece un acquedotto che rifornisce il Comune. In passato una delle attività principali del paese era la produzione e la tessitura della seta, oggi completamente scomparsa.

Lago di Molveno, provincia di Trento.

Il lago di Molveno, con la sua rilevante superficie (3,3 kmq - lungo 4,4 km e largo 1,5 km) ed una profondità massima di 124 metri, è il secondo lago interno del Trentino di origine naturale e uno di quelli dalle acque più azzurre.
Formatosi circa 3.000 anni fa da una grandiosa frana scivolata dalle pendici del Monte Dion, ha messo in luce durante i lavori di svaso nei primi anni ´50 un´antica foresta preesistente al lago ed altri reperti che sono conservati oggi al Museo delle Scienze di Trento.
Il lago di Molveno appare come una perla in mezzo alle Dolomiti di Brenta e la Paganella; quasi un secolo fa lo scrittore Antonio Fogazzaro, che amava soggiornare a Molveno, aveva infatti definito il lago come "preziosa perla in più prezioso scrigno", per descrivere questo limpido specchio d´acqua nel quale si riflettono le cime delle Dolomiti di Brenta. 

giovedì 16 luglio 2015

Lucca. Porta S. Donato.

Porta San Donato è una porta delle mura di Lucca che guarda verso ovest. È stata costituita tra il 1629 e il 1639 e fa parte della cerchia muraria rinascimentale. In origine era dotata di ponte levatoio. La porta è ornata dalla statue marmoree di San Donato e San Paolino. Porta San Donato è la porta sostitutiva dell'antica Porta San Donato risalente al 1590, ancora oggi presente all'interno delle Mura di Lucca in piazzale Verdi.

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.

Il Macellum era il mercato della città: costruito nel II secolo a.C., con decorazioni in quarto stile, si accede attraverso un portico, decorato con statue ed all'interno è un cortile porticato sotto il quale si aprivano le botteghe; al centro erano poste le basi per sostenere la copertura: oltre alla vendita di pesce e carne, si organizzavano anche banchetti in onore dell'imperatore. I Granai del Foro era invece il mercato della frutta e della verdura e probabilmente al momento dell'eruzione non era ancora completato o non in uso: la struttura è un semplice porticato, nei pressi di una latrina ed è oggi utilizzato come deposito dei reperti rinvenuti nel corso degli scavi, oltre ad ospitare diversi calchi.

Torino - La Galleria dell’Industria Subalpina.

Progettato nel 1873 dall’architetto Pietro Carrera, l’ambiente propone il modello ottocentesco dell’area commerciale riservata allo svago borghese, piuttosto apprezzato in città, benché affermatosi in una versione più contenuta rispetto alla galleria Vittorio Emanuele II di Milano. La Galleria dell’Industria Subalpina, come venne denominata all’epoca, fu progettata nel 1873 dall’architetto Pietro Carrera (1835-1887), il quale plasmò l’ambiente secondo la tipologia tipicamente ottocentesca dell’area commerciale riservata allo svago borghese,  in voga grazie ai noti esempi delle più importanti capitali europee. In una versione più contenuta rispetto alla celebre galleria Vittorio Emanuele II di Milano, tale modello era destinato in città a riscuotere particolare successo, come attesta la realizzazione delle gallerie Nazionale, Umberto I e Natta, quest’ultima scomparsa nell’ambito del rifacimento di via Roma eseguito nel corso degli anni Trenta, lasciando posto all’odierna Galleria San Federico. Omaggio alla modernità a cui inneggiava la congiuntura coeva, l’ampia sala, articolata in due piani, esalta l’uso di ferro e vetro specialmente nella nervatura della volta, asservendo gli elementi strutturali alle esigenze delle funzioni decorative, come mostra soprattutto il secondo livello. In seguito ai danni provocati dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la galleria è stata in parte ricostruita, mentre in tempi più recenti l’area centrale è stata interdetta dalla creazione di aiuole, provvedimento che riecheggia il giardino inserito inizialmente su disegno di Carrera. Pur avendo mantenuto un rilievo commerciale con la presenza di ristoranti e negozi piuttosto rinomati, appare oggi uno spazio poco frequentato, ben lungi dal costituire uno dei luoghi più apprezzati del passeggio torinese.

mercoledì 15 luglio 2015

Paola, Paola prov. di Cosenza regione Calabria - Santuario di San francesco di Paola

Il Santuario di San Francesco sorge nella parte alta e collinare della cittadina, in una valle costeggiata dal torrente Isca e ricca di vegetazione. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui San Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del Santo (le restanti si trovano a Tours in Francia

Torino - Emanuele Filiberto. Il monumento equestre a Emanuele Filiberto in piazza San Carlo a Torino, opera dello scultore Carlo Marochetti


Emanuele Filiberto di Savoia detto Testa 'd Fer ("Testa di ferro" in piemontese) (nato a Chambéry, 8 luglio 1528 – Torino, 30 agosto 1580) fu conte di Asti (dal 1538), duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1553 al 1580. Fu anche re titolare di Cipro e Gerusalemme. Era il figlio secondogenito maschio di Carlo II di Savoia (1486 – 1553) e di Beatrice del Portogallo (1504 – 1538). Emanuele Filiberto era stato destinato alla carriera ecclesiastica quale figlio cadetto ma, alla morte del fratello Ludovico (1536), in previsione della successione venne indirizzato allo studio delle lettere e delle armi. Il ducato che ereditò alla morte del padre nel 1553 era il campo di battaglia delle lotte tra francesi e spagnoli e proprio in quell'anno venne occupato dalle truppe di Enrico II re di Francia.

martedì 14 luglio 2015

Cosenza. Regione Calabria. La cattedrale di Santa Maria Assunta

La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Cosenza, sede vescovile dell'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Santuario della Vergine del Pilerio, si trova nel cuore del centro storico della città, su Piazza Duomo, adiacente a corso Telesio. Costruita intorno alla metà dell'XI secolo, essa vanta, grazie alla sua storia quasi millenaria, più stili architettonici.

Torino - Piazza Vittorio Veneto

Piazza Vittorio Veneto (detta semplicemente piazza Vittorio dai torinesi) è una delle piazze più importanti di Torino, posta nel centro storico della città. Si trova al termine di Via Po, a ridosso del fiume Po, chiudendosi sul ponte Vittorio Emanuele I che la collega alla piazza della Chiesa della Gran Madre di Dio e con il quartiere di Borgo Po. Si estende su un'area di circa 39.960 m² (360 metri di lunghezza e 111 metri di larghezza massimi). La piazza è notoriamente luogo di ritrovo e aggregazione giovanile. Moltissimi i locali che vi si affacciano direttamente, molto frequentati la sera sia in settimana, ma soprattutto durante i fine settimana.

lunedì 13 luglio 2015

Lacco Ameno, provincia di Napoli, regione Campania.

Il nome Lacco secondo la maggior parte degli studiosi deriva dal greco lakkos che significa pietra. Il 18 novembre 1862 il Consiglio comunale, presieduto dal Sindaco Carmine Mennella, chiedeva al re Vittorio Emanuele II l'aggiunta dell'aggettivo "Ameno" al nome Lacco, concessione accordata con Decreto Ministeriale del 4 gennaio 1863.

Matera, regione Basilicata. Chiesa delle anime purganti

Questa chiesa, sita sul Piano, fu costruita tra il 1725 e il 1747, su disegno dell' ingegnere G. Fantone di Andria, con il contributo dei cittadini e della confraternita del Purgatorio, che, finalmente, aveva la sua sede definitiva, dopo essere stata alloggiata presso la Chiesa del Purgatorio Vecchio nel Sasso Caveoso e, poi, in altre chiese. La facciata, di ispirazione barocca, è stata realizzata da Vitoantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci ed è a forma convessa, ma, si nota subito dalle figure che l'adornano, che il tema è quello della morte e della redenzione dei peccati. Difatti, la parte inferiore, separata dalla superiore da un marcapiano, presenta un portale che contiene una porta centrale d'ingresso in legno, divisa in 36 riquadri: sono scolpiti teschi di prelati, regnanti morti e, sotto, comuni cittadini, a seconda dell'obolo offerto per la costruzione della chiesa. La parte superiore è racchiusa da due acroteri con angeli e cesti di frutta e da paraste, con figure di penitenti avvolti dalle fiamme. Culmina sulla facciata la stata della Madonna con il Bambino, racchiusa in una nicchia coronata da festoni. Sul portale principale, nel timpano, sono evidenti le decorazioni simboliche e al centro, dopo la cornice con la data di edificazione della chiesa (1747), l'iscrizione "MISEREMINI MEI... MISEREMINI MEI... SALTEM VOS AMICI MEI". Ai lati dell'ingresso principale vi sono due porte su cui sono poste due statue in nicchie: in quella di destra San Michele Arcangelo e in quella di sinistra l'Angelo Custode.

Torino- Via Vinzaglio.

La stazione di Vinzaglio è una stazione della linea 1 della metropolitana di Torino. È una stazione sotterranea, posta all'intersezione tra Corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio e corso Duca degli Abruzzi. La stazione venne attivata il 5 ottobre 2007, come parte del prolungamento da XVIII Dicembre a Porta Nuova FS.

domenica 12 luglio 2015

Comune di Forio, provincia di Napoli, regione Campania.

Forio, il centro più notevole della parte occidentale dell'Isola fin dalla preistoria e dal tempo dei Romani, che sfruttarono le acque termominerali del luogo, specialmente quelle di Citara, la cui spiaggia fu dedicata al culto di Venere Citarea e dì Apollo risanatore. Esposta più degli altri punti dell’ isola alle invasioni, innalzò, più per difesa che per sola vedetta, sedici torri costiere (escluse quelle di Panza), delle quali la più eminente è il "Torrione" nel cuore stesso della cittadina. E' l'unico comune che conserva intatto il suo centro storico con i vicoli, le chiese, le torri di avvistamento e i monumenti inalterati nella loro struttura. Negli anni '50 fu centro internazionale per celebri uomini dello spettacolo (Luchino Visconti, Pierpaolo Pasolini, sir William Walton, Eduardo De Filippo, Liz Taylor e Richard Burton), della cultura (Elsa Morante, Alberto Moravia, Renato Guttuso, Auden, Pablo Neruda ), della politica (Pietro Nenni) e del jet-set (Jackelin Kennedy, Aristotele Onassis) e tanti altri. Principali monumenti: la chiesa del Soccorso (riportata sul francobollo delle Poste Italiane) dedicata a Santa Maria della Neve, il Torrione, chiesa di San Francesco da Paola, la chiesa dell'Arciconfraternita di Santa Maria delle Grazie detta Visitapoveri, Basilica Pontificia S. Maria di Loreto, Chiesa di S. Vito, chiesa parrocchiale di S. Leonardo Abate, S. Maria al Monte.

Siracusa, regione Sicilia.

Isola di Ortigia costituisce la parte più antica della città di Siracusa. Il suo nome deriva dal greco antico “ortyx” che significa quaglia. È il cuore della città, la prima ad essere abitata nell’antichità, grazie alla sua posizione geografica e per la presenza di acque e sorgenti. Come l’intera Sicilia anche Ortigia è testimonianza dei secoli passati e delle popolazioni che si sono succedute. Il suo territorio narra di una storia antica che vide l’arrivo dei greci succeduti dai romani, dagli svevi, dagli aragonesi e dagli arabi.

Ercolano, provincia di Napoli, regione Campania.

Gli scavi archeologici di Ercolano si trovano nel comune di Ercolano in Provincia di Napoli. L'antica città di Herculaneum, già gravemente danneggiata dal terremoto del 62, venne distrutta dall'eruzione del Vesuvio (79), che la coprì con un'ingentissima massa di fango, cenere ed altri materiali eruttivi trascinati dall'acqua piovana che, penetrando in ogni apertura, si solidificò in uno strato compatto e duro di 15-20 metri. Queste particolari circostanze che hanno portato al seppellimento di Ercolano, se da un lato ne hanno reso e ne rendono tuttora assai arduo lo scavo, dall'altro hanno permesso la conservazione di materiali altamente deperibili, come i papiri e gli stessi alimenti, sigillati nel fango secco. Questa sigillatura ha anche protetto materiali come il legno strutturale, che invece in presenza di ristagno d'acqua è più deperibile.

Abbazia di San Lorenzo a Caltibuono. Comune di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, regione Toscana.

L'abbazia di San Lorenzo a Coltibuono, più comunemente nota come badia a Coltibuono è un'ex-abbazia trasformata in villa, che si trova nel comune di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. L'abbazia, situata nel piviere di san Pietro in Avenano, venne fondata nel 1049 dalla famiglia Firidolfi e un paio di anni più tardi sarebbe stata donata a san Giovanni Gualberto. In questo luogo era esistente una chiesa documentata fin dalla metà del X secolo. Quello che è certo è che nel 1115 era già in possesso dei monaci Vallombrosani come testimoniano una bolla di papa Pasquale II diretta ad Adimaro abate di Vallombrosa e un atto di Corrado di Scheiern marchese di Toscana datato 1122. Nei secoli seguenti, grazie a numerose e cospicue donazioni, il cenobio divenne uno dei più ricchi della regione e nel momento di massima ricchezza arrivò a controllare anche la Badia Ardenga, l'abbazia di Spineta e il monastero di San Jacopo a Siena. Dal 1239 passò sotto la protezione della repubblica di Firenze. Per le sue grandi rendite fu data in commenda, insieme alla badia a Passignano, al cardinale Giovanni de' Medici, il futuro papa Leone X.