La Basilica
di San Nicola, capolavoro dello stile romanico-pugliese, fu voluta dall’abate
Elia che, insieme al popolo barese, intese venerare le reliquie del Santo,
giunte a Bari il 7 maggio 1087. I lavori iniziarono lo stesso anno e due anni
dopo, nel 1089 era già pronta la cripta che fu consacrata da Papa Urbano II. In
quell’occasione il Papa, oltre a deporre le reliquie di San Nicola sotto
l’altare maggiore, consacrò arcivescovo di Bari l’abate benedettino Elia. La
scelta del luogo per la costruzione cadde nell’area della Corte del Catapano,
residenza dei governatori bizantini, segno del passaggio al periodo dei
Normanni molto sensibili nell’incentivare la costruzione di chiese che
cancellassero i riti d’Oriente. I lavori di costruzione furono seguiti
dall’abate Elia (+ 1105) e dal suo successore l’abate Eustazio (+1123). Fu
consacrata, per incarico di papa Celestino III, da Corrado, vescovo di
Hildesheim e cancelliere imperiale di Enrico VI, il 22 giugno 1197. L’abate
Elia, morto nel 1105 prima che fosse completata è sepolto nella stessa basilica
dove riposano anche alcuni marinai, autori della traslazione.
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