martedì 30 giugno 2015

Borgo a Mozzano. Ponte del diavolo.

Borgo a Mozzano è un comune italiano di 7.396 abitanti della Media Valle del Serchio, in provincia di Lucca ad un'altitudine di 97 metri sul livello del mare, attraversato dal fiume Serchio e posto poco dopo la confluenza con il torrente Lima. Il Ponte della Maddalena, comunemente detto "Ponte del Diavolo", è un'opera risalente al XIV secolo. Un'opera architettonica imponente, che attraversa il fiume Serchio con tre arcate asimmetriche. Il ponte fu fatto costruire dalla contessa Matilde di Canossa e fatto restaurare da Castruccio Castracani. Nei primi anni del Novecento, sulla parte destra del ponte, fu eretto un nuovo arco per consentire la costruzione della ferrovia. Il ponte è detto "del Diavolo" per un'antica leggenda popolare. Il costruttore, non riuscendo ad innalzare l'arco maggiore portando così a compimento l'opera, implorò l'aiuto del Diavolo. Questi, concesse la sua collaborazione, in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. Grazie al Diavolo così il ponte fu costruito in una sola notte. Furbescamente il costruttore però mandò un cane a correre su per il ponte. Il diavolo ormai ingannato scomparve nelle acque del fiume Serchio accontentandosi dell'anima di una bestia.

Lacco Ameno, provincia di Napoli provincia della Campania.

Borgo di Lacco Ameno - Lacco Ameno è il comune più piccolo dell' isola d' Ischia, dove nell' VIII sec a.C. Approdarono dei navigatori greci che si insediarono sul Monte Vico fondando la città di Pithecusae, l' agglomerato più antico dell' isola e la prima colonia della Magna Grecia. Numerosi reperti archeologici sono custoditi sia nel Museo di Santa Restituta dove abbiamo la presenza di ritrovamenti greci, romani e bizantini, tra questi, urne cinerarie, cippi funerari e onorifici, arredi funerari, monete e frammenti architettonici, che nel Museo di Villa Arbusto ovvero il museo civico archeologico di Pithecusae che contiene al suo interno oltre tremila reperti. In quest' ultimo è possibile ammirare la famosissima Coppa di Nestore, importantissima per la storia perché decorata con la più antica iscrizione in lingua greca dell' area mediterranea.

Monte S. Angelo- castello- Regione Puglia

Le prime testimonianze della struttura di castello di Sant'Angelo, a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia, risalgono ai tempi del vescovo Orso I, vescovo di Benevento e di Siponto che avrebbe fatto edificare, negli anni 837-838, il castellum de Monte Gargano, con successive modificazioni e rifacimenti.

lunedì 29 giugno 2015

Alberobello - chiesa Ss. Cosma e Damiano. Regione Puglia.

Alberobello - chiesa Ss. Cosma e Damiano con in primo piano i trulli.

Trecastani prov. di Catania regione Sicilia. Largo Abate Ferrara


Roma. Basilica di San Pietro.


Il cantiere per l'attuale basilica fu riaperto dal Papa Giulio II che probabilmente intendeva proseguire i lavori intrapresi da Niccolò V. Tuttavia nel 1505, forse dietro consiglio di Michelangelo, al probabile fine di dare un grandioso contorno al mastodontico mausoleo che aveva concepito per la propria sepoltura, e comunque all'interno di un clima culturale pienamente rinascimentale che aveva coinvolto la Chiesa, Giulio II decise la costruzione di una nuova colossale basilica. Il pontefice consultò i maggiori artisti del tempo, tra cui fra Giovanni Giocondo che inviò da Venezia un progetto a cinque cupole ispirato alla basilica di San Marco. I lavori furono affidati a Donato Bramante, da qualche anno giunto a Roma da Milano, che superò il confronto con l'architetto di fiducia del pontefice, Giuliano da Sangallo, affermandosi come il più importante architetto dell'epoca, tanto che a lui fu commissionato anche il disegno del vicino Cortile del Belvedere.

domenica 28 giugno 2015

Monte Sant'Angelo campanile. Regione Puglia.

Monte Sant' Angelo (Foggia) -  Il Santuario di San Michele Arcangelo, risalente al 500 d.C., è una basilica di particolare interesse in quanto da poco è nella lista del patrimonio dell' Unesco, ma è soprattutto un luogo unico al Mondo sia per la sua storia che per la fortissima spiritualità che aleggia al suo interno. Il Santuario è anche un luogo dove sono nascosti molti misteri e dei segreti non ancora svelati, in quanto coperti da antichi giuramenti risalenti a moltissimi secoli fa. Anticamente l’ ingresso della grotta celeste dove è custodita l’ impronta dell’ Arcangelo Michele, era collocato sotto l’ attuale pavimento dove oggi, attraverso un percorso ascensionale, si può rivivere il Santuario dell’ epoca longobarda e bizantina verso le cui pareti ancora tutt’ ora sono evidenti grafiti e simboli del popolo longobardo, il quale, tra il VII e l’ VIII sec. elesse l’ Arcangelo Michele a patrono nazionale del popolo longobardo, motivo per cui il Santuario da giugno del 2011 fa parte dell’ UNESCO, patrimonio mondiale dell’ umanità in quanto centro di potere e di culto longobardo. All’ interno del percorso ascensionale vi sono esposti e custoditi numerosi reperti storici risalenti dall’età longobarda fino a quella bizantina, con un vero e proprio museo di inestimabile valore, visitabile su appuntamento. Successivamente, nel 1274, venne chiuso il vecchio ingesso e costruita la Basilica superiore da Carlo D’ Angiò che inaugurò l’ attuale ingresso della Basilica superiore. Sotto la statua di San Michele Arcangelo posta sull’ altare della grotta, è custodito l'altare originario in pietra, dove è impressa un’ impronta di piede di un fanciullo attribuita all’ Arcangelo Michele, segno della sua personale consacrazione e custodia del luogo come è attestato nella fonte storica del "Liber de apparitione sancti Michaelis in Monte Gargano".

Torino - Via Cernaia a Torino


Torino - Via Cernaia a Torino

sabato 27 giugno 2015

Torino. Piazza Castello. Monumento a Emanuele Filiberto Duca d'Aosta.

Opera di Eugenio Baroni, allievo di Scanzi all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, fu attratto sia dalla scultura di Rodin sia dal simbolismo di Leonardo Bistolfi, per giungere ben presto ad un singolare e personale espressionismo non scevro di elementi nordici. Molte sue opere furono realizzate per il cimitero monumentale di Staglieno, a Genova, città nella quale visse a lungo e nella quale morì. Tra il 1933 ed il 1937 si svolse a Torino la lunga e travagliata vicenda del Monumento ad Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, il cui concorso si concluse a favore di Baroni dopo un testa-a-testa con Arturo Martini. Previsto dapprima in Piazza Vittorio Veneto, venne infine realizzato in Piazza Castello sul retro di Palazzo Madama.

Nicolosi. Prov. di Catania, regione Sicilia. Piazza Vitt. Emanuele.

La piazza principale del comune di Nicolosi.

Roma. La papamobile.

Papamobile è la denominazione corrente con la quale vengono indicati gli speciali autoveicoli appositamente realizzati per la mobilità del papa. Tutte le vetture utilizzate dal papa hanno attualmente la targa SCV 1 (Stato Città del Vaticano - veicolo numero 1).Spesso la denominazione papamobile viene utilizzata in riferimento a tutte le vetture papali, ma, ad essere più corretti, essa si riferisce solo alle vetture bianche utilizzate dal papa durante occasioni ufficiali; risultano pertanto escluse da questa dicitura le vetture donate ai pontefici, ma di cui non si servono concretamente, e le berline di rappresentanza. In questa voce sono trattate tutte queste tipologie di veicolo, ma vengono utilizzate diciture distinte.

Ischia, prov. di napoli regione Campania.

Borgo di S. Angelo, piccolo e ridente borgo abitato un tempo da pescatori diventato oggi tra i più importanti luoghi di attrazione dell'isola.

venerdì 26 giugno 2015

Baia e Latina. provincia di Caserta, regione Campania.


 Baia e Latina è un comune italiano di 2.338 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Molti non sono a conoscenza  che I due borghi di Baia e Latina formano un unico comune anche se per secoli sono stati separati. Il nome di Baia deriverebbe da vaiarulo (baiardo) che anticamente si pronunziava "vaìa". Latina deriva invece da Tina, parola alla quale nel corso del tempo è stato aggiunto l'articolo ('a Tina) formando così la parola Latina.

Lucca. Chiesa di Santa Maria Forisportam. Regione Toscana.



La chiesa di Santa Maria Forisportam o chiesa di Santa Maria Bianca è una chiesa di Lucca che si trova in piazza Santa Maria Forisportam. A tre navate con transetto e abside, venne conclusa entro il XII secolo. Il primo ordine è articolato in loggiati ciechi retti da semicolonne in facciata e nell'abside, da lesene nei fianchi e nei transetti, di evidente imitazione pisana. Una loggetta architravata completa l'abside. In facciata si aprono tre portali sui cui architravi compaiono motivi decorativi di gusto classico. Il secondo ordine della facciata, articolato in una doppia serie di loggette, è probabilmente opera di una maestranza di cultura guidettesca. L'interno mostra ancora i colonnati medievali con capitelli, ma consistenti furono le modifiche cui fu sottoposto nel corso dei secoli, soprattutto nel Cinquecento, quando vi furono collocate nuove opere, fra le quali due del Guercino, una Santa Lucia e un'Assunta.

Casalnuovo di napoli, regione Campania.

Barga, provincia di Lucca, regione Toscana. Pieve di Santa Maria a Loppia

La pieve di Santa Maria a Loppia è un edificio sacro che si trova a Loppia, frazione del comune di Barga. Nota fin dall'anno 845, è un edificio a tre navate con transetto molto sporgente e abside semicircolare in parte non originale, ascrivibile al XII secolo. La facciata è ritmata nella parte bassa da una serie di arcate cieche che vengono riproposte anche nella testata absidale. Sul lato sinistro dell'edificio sorge il campanile quattrocentesco, a tre piani sovrapposti di bifore. Oltre all'altare dorato e scolpito risalente al XVII secolo, la chiesa conserva alcune tele di epoca seicentesca.

Albugnano , provincia di Asti, regione Piemonte - Abbazia di Santa Maria di Vezzolano

La leggenda afferma che l’Abbazia fu fondata da Carlo Magno; molto più probabilmente, l’Imperatore, che si trovava a caccia in questa zona, ordinò di edificare una chiesa in seguito ad una grazia ricevuta. Dal punto di vista storico è invece certo che già in epoca longobarda fosse presente una Abbazia: distrutta dai Saraceni, venne riedificata nell’anno 1000. L’Abbazia è stata abitata fino all’inizio del ‘800 quando venne abbandonata in seguito agli editti napoleonici. Oggi si presenta completamente restaurata e colpisce per la sua imponenza. L’Abbazia è composta da una Chiesa, il suo campanile ed un chiostro.

giovedì 25 giugno 2015

Barga, prov. di Lucca regione Toscana.Chiesa della Santissima Annunziata

La chiesa della Santissima Annunziata è un edificio sacro che si trova a Barga. Fu edificata nel 1595 dalle famiglie principali del luogo per custodirvi due statue lignee raffiguranti l'Annunciata e l'Angelo Annunciante, di un maestro toscano dei primi decenni del Trecento. All'esterno due coppie di paraste sorreggono l'architrave con timpano triangolare; nella lunetta sopra il portale è dipinta una Annunciazione.

Roma. Roma- san Pietro- primo piano.

La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5,7 m, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca san Pietro). Ai lati della medesima sono collocati due orologi realizzati nel 1785 da Giuseppe Valadier.

Lucca. La chiesa dei Santi Giovanni e Reparata. Regione Toscana.

La chiesa dei Santi Giovanni e Reparata è una chiesa di Lucca che si trova in piazza San Giovanni. Prima sede dei vescovi della diocesi, quando la dignità di cattedrale agli inizi dell'VIII secolo venne trasferita in San Martino le rimase il diritto al fonte battesimale, e ciò rese sempre strettissimo il rapporto tra i due edifici sacri. Agli inizi dell'Ottocento la chiesa venne indemaniata dal governo napoleonico, privato degli arredi e destinato ad accogliere gli archivi dell'antica Repubblica. Nel 1828 fu riaperta al culto, ma in una situazione assai mutata. L'impianto attuale risale per buona parte alla ricostruzione della seconda metà del XII secolo, ma le sue origini sono assai più antiche.

mercoledì 24 giugno 2015

Pienza. Il pozzo dei cani. Regione Toscana

Al margine destro per chi guarda il Duomo si trova il cosiddetto Pozzo dei Cani, con due colonne con capitello lavorato e fregi. La Cattedrale , dedicata all'Assunta, fu consacrata il 29 Agosto 1462. Era tale l'attaccamento di Pio II al progetto originario, che aveva emanato una bolla di scomunica contro chiunque avesse osato cambiarne l'aspetto. Bolla che dovette essere revocata nel 1583 da Papa Gregorio XIII , perchè necessitava di lavori di restauro. Quando non c'era l'acquedotto la gente usava i pozzi per abbeverarsi.  Sicuramente il più noto è quello del Pozzo dei Cani sito in piazza Pio II sull'angolo tra Corso Rossellino e Palazzo Piccolomini, praticamente davanti al Caffeé la Posta.  

Torino - cattedrale di san Giovanni Battista

L'attuale Duomo, primo esempio di architettura rinascimentale a Torino, fu edificato per volere del vescovo Domenico Della Rovere sull'area di tre chiese medioevali dedicate al Salvatore, a San Giovanni Battista e a Santa Maria. Il progetto, affidato all'architetto toscano Meo del Caprina, venne realizzato tra il 1491 e il 1498. Nel secolo XVII l'edificio fu ristrutturato con l'aggiunta della cappella della Sacra Sindone di Guarino Guarini che collega la cattedrale al Palazzo Reale. Il campanile di Sant'Andrea, ultimato nel 1469, venne sopraelevato nel 1720 su progetto di Filippo Juvarra. La facciata, su cui si aprono tre eleganti portali, con il suo rivestimento in marmo bianco costituiva un'anomalia rispetto ai coevi edifici in mattone. L'interno, ad impianto basilicale, è a croce latina a tre navate con elementi gotici. Le cappelle laterali ospitano altari devozionali; al secondo altare della navata destra polittico della Compagnia dei Calzolai di Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. Le scale laterali al fondo del presbiterio conducono alla cappella della Sacra Sindone; costruito tra il 1668 e il 1694 su progetto di Guarino Guarini, questo capolavoro di architettura barocca è attualmente in restauro dopo l'incendio dell'11 aprile 1997.

Albugnano, provincia di Asti, regione Toscana. Abbazia di Santa Maria di Vezzolano

La leggenda afferma che l’Abbazia fu fondata da Carlo Magno; molto più probabilmente, l’Imperatore, che si trovava a caccia in questa zona, ordinò di edificare una chiesa in seguito ad una grazia ricevuta. Dal punto di vista storico è invece certo che già in epoca longobarda fosse presente una Abbazia: distrutta dai Saraceni, venne riedificata nell’anno 1000. 

Castelnuovo di Garfagnana, prov. di Lucca regione Toscana. La rocca dell'Ariosto.

La Rocca Ariostesca, simbolo della città che domina la centrale piazza Umberto I, deve il suo nome all'aver ospitato dal 1522 al 1525, in qualità di governatore della provincia estense di Garfagnana, il poeta Ludovico Ariosto, cui succederà nel secolo successivo Fulvio Testi (1640-1642).

martedì 23 giugno 2015

Pienza, Provincia di siena, regione Toscana.

Chiesa di San.Francesco nel centrostorico

Albugnano. Abbazzia di Vezzolano

A ovest di Albugnano, la bellissima chiesa abbaziale è uno dei principali monumenti dell'arte tardoromanica del Piemonte. Fondata nel XII-XIII secolo, fu sede prepositurale dei canonici agostiniani, se pure le strutture attuali appartengano alla tradizione cistercense, con forti influssi d’Oltralpe. La facciata è romanica, aperta da due portali; nell'interno, archi acuti e volte a costoloni delle due navate (la terza di destra è inglobata nel chiostro attiguo) sono precocemente gotici. Tipica struttura propria della tradizione francese lo jubé, una galleria trasversale nella navata maggiore, una sorta di tramezzo che divide la navata centrale, impreziosita da un bellissimo bassorilievo coi patriarchi ed episodi della vita di Maria (1189). Degni di nota: in un tabernacolo dell'altare maggiore, un quattrocentesco trittico policromo in terracotta a rilievo; sugli stipiti della finestra centrale dell'abside, Arcangelo Gabriele e Vergine Annunziata, pregevoli rilievi romanico-lombardi in pietra verde. Nel chiostro pregevoli affreschi del sec. XIII-XIV, fra i quali la Leggenda di Carlo Magno con l'episodio che secondo la tradizione portò alla fondazione dell'Abbazia. Attigua la Sala capitolare.

lunedì 22 giugno 2015

Torino - Basilica di Superga.


Orvieto.

La Torre di Maurizio, restituita alla fruizione il 29 ottobre 2011 come punto d'informazione sul Duomo e sul MODO (Sistema museale dell'Opera del Duomo di Orvieto), è a ragione luogo simbolo di Orvieto e vanto degli orvietani. Il suo meccanismo a orologeria infatti, formato da un congegno segnatempo e da un automa che, ad esso connesso da un perno, si volta sul fianco e batte il tempo a ogni ora, presenta il più antico automa battitore documentato ancora oggi esistente e funzionante. La sua storia è strettamente legata a quella del Duomo, e se nell'immaginario cittadino e non solo "il Maurizio" è stato assimilato al barbuto omino che percuote il maglio, la definizione non ha in realtà nulla a che fare con il simpatico battitore. Si tratta infatti di un'alterazione in chiave popolare della parola latina "muricium", che definiva una costruzione in muratura e, per estensione, un cantiere. E proprio a servizio del cantiere della cattedrale fu costruito questo "ariologium de muricio", per volontà dell'Opera del Duomo tra il 1347 e il 1348. Significativo che vi si provvedesse, con grande attivismo e spirito di rivalsa, proprio negli anni della peste nera che stava sconvolgendo l'Europa, quasi a voler sottolineare, anche in condizioni difficili, l'umano bisogno di futuro e di progettualità. La finalità era duplice: da un lato la meraviglia dell'ornamento, dall'altro l'utilità, perché l'orologio doveva scandire regolarmente i turni quotidiani di lavoro dei molti operai della cattedrale. Una funzione che oggi appare scontata, ma che costituiva invece una vera e propria rivoluzione nella concezione medievale del tempo, fino ad allora approssimativa. In un cantiere, invece, dovendo pagare gli operai su una base omogenea di riferimento, le ore dovevano essere uguali per tutti e, in aggiunta, insieme alle presenze andavano registrati anche gli eventuali ritardi: compito, quest'ultimo, che veniva svolto, insieme alla liquidazione settimanale degli stipendi, dal Camerario dell'Opera del Duomo.

domenica 21 giugno 2015

Roma. San Pietro.

La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461.

Torino - Torino - Ferdinando di Savoia, duca di Genova -

Ferdinando di Savoia, duca di Genova. - Figlio (Firenze 1822 - Torino 1855) di Carlo Alberto; comandante d'artiglieria (1846), diresse l'assedio di Peschiera e combatté a Pastrengo, Santa Lucia, Sommacampagna. Rifiutò la corona di Sicilia, offertagli (1848) da quel parlamento. Nel 1849 si distinse alla Bicocca. Fu padre di Tommaso e di Margherita, futura regina d'Italia.

Torino . Pietro Micca sul fronte del Mastio della Cittadella.


Castelnuovo di Garfagnana, prov. di lucca, regione Toscana.

Castelnuovo di Garfagnana è un comune italiano di 6.026 abitanti della provincia di Lucca; è il capoluogo della Garfagnana. Sorge alla confluenza del fiume Serchio con il torrente della "Turrite Secca".

sabato 20 giugno 2015

Nicolosi. Prov. di Catania, Regione Sicilia. Largo dei Vespri.

Il clima salubre e temperato anche d’estate e i rigogliosi pini ne rendono incantevole il soggiorno. Nicolosi ospita in tutto l’arco dell’anno manifestazioni ed eventi che attirano folle di visitatori. Piacevole luogo di villeggiatura, la cittadina ha legato il suo nome al turismo e alle escursioni sull’Etna.
Oggi è una cittadina che, per la volontà e l’intraprendenza dei suoi amministratori e dei suoi abitanti, rappresenta un volano del turismo nella zona etnea.

Lucca. Chiesa di sant'Alessandro maggiore. Regione Toscana.

La chiesa di Sant'Alessandro Maggiore è una chiesa di Lucca che si trova nella piazza omonima. Considerata il prototipo dell'architettura romanica lucchese, fu ricostruita alla metà dell'XI secolo. Di impianto basilicale a tre navate, è caratterizzata da estremo rigore costruttivo, evidente soprattutto nel disegno della facciata, calibrata nelle proporzioni, nel raffinato paramento a filari alternati, alti e bassi, di calcare bianco, nelle decorazioni di impronta classica del portale di facciata e di quello laterale. In facciata, sul cornicione che segna la sopraelevazione della navata centrale, le basi di quattro colonnini suggeriscono l'ipotesi di un originario loggiato. Dalla decorazione dell'abside, i cui caratteri denotano un più vivace senso decorativo e tracce di cromia, sembra che i lavori si siano conclusi nella prima metà del XII secolo.

Catania, regione Sicilia - Via Sant'Euplio- cavalcavia della villa Bellini con una fontana laterale


Ischia, prov. di napoli regione Campania.

Il Castello Aragonese è una fortificazione che sorge su un'isola tidale di roccia trachitica posto sul versante orientale dell'isola d'Ischia, collegato per mezzo di un ponte in muratura lungo 220 m all'antico Borgo di Celsa, oggi conosciuto come Ischia Ponte. L'isolotto su cui è stato edificato il castello deriva da un'eruzione sinattica avvenuta oltre 300.000 anni fa. Raggiunge un'altezza di 113 metri sul livello del mare e ricopre una superficie di circa 56 000 m². Geologicamente è una bolla di magma che si è andata consolidando nel corso di fenomeni eruttivi e viene definita "cupola di ristagno".

venerdì 19 giugno 2015

Miseno. Frazione del comune di Bacoli prov. di Napoli, regione Campania.

Capo Miseno attualmente ospita un faro (raggiungibile attraverso un tunnel), situato in una zona militare interdetta al pubblico. Ai piedi del capo, si trova la spiaggia di Miliscola, frequentatissima località balneare durante il periodo estivo. Sul promontorio si trovano un'antica torre anti-saraceni, chiamata "Torre Bassa", ed in cima sono ancora presenti ruderi di casematte e fortificazioni risalenti alla Seconda guerra mondiale.

Pompei, provincia di Napoli regione Campania.


Porta Marina, nonostante la sua imponenza, simile ad un bastione, era una delle meno frequentate e conduceva al mare: si presenta con due fornici ad arco a tutto sesto ed una volta a botte in opera cementizia; oggi è la porta che dà l'accesso al sito archeologico.

Castelnuovo di Garfagnana, prov. di Lucca regione Toscana. Duomo dei Santi Pietro e Paolo

Eretto nel XVI secolo sui resti di una preesistente chiesa romanica risalente all'XI secolo, in età barocca l'interno fu oggetto di profondi cambiamenti, con l'aggiunta di nove altari, con lo sfarzo decorativo tipico dell'epoca. La facciata rinascimentale, presenta tre portali ed è scompartita da quattro lesene sorreggenti un semplice frontone. Durante la seconda guerra mondiale subì il crollo del tetto e di alcuni muri esterni e il successivo restauro ne riscoprì la fase più antiche. Conserva una splendida pala d'altare in terracotta robbiana raffigurante "san Giuseppe", attribuita al Verrocchio, una cornice marmorea della bottega del Civitali, una tela di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio raffigurante la "Madonna con Santi". Il cosiddetto "Cristo Nero", scultura del XV secolo, scampato all'incendio che colpì la sacrestia nel 1977, è oggi conservato nella cappella di San Giuseppe (che un tempo ospitava la terracotta attribuita al Verrocchio), al lato dell'abside.

Barga, provincia di Lucca regione Toscana.La chiesa di San Cristoforo.

Delizioso borgo assai importante in epoca medievale per l’industria della seta, entrata già da alcuni anni a far parte dei borghi più belli d’Italia, nella lista delle località “bandiera arancione” del Touring Club Italiano. La cittadina si trova nella media valle del Serchio e può essere visitata a piedi a partire da Porta Reale, uno dei tre accessi al nucleo antico. Percorrendo in salita la Via del Pretorio, tra vecchi palazzi e qualche scorcio panoramico che si apre all’improvviso, si giunge in prossimità del Duomo, posto nella parte sommitale del colle da cui si gode di una vista spettacolare sulla valle del Serchio e i profili aguzzi delle Apuane

Roma. Fontana in primo piano di Domenico Fontana, sullo sfondo il colonnato del Bernini e i palazzi pontifici.

La celeberrima piazza, notevole esempio di architettura ed urbanistica barocca, è dedicata all'omonimo santo ed è quotidiano punto d'incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Lo spazio della piazza è formato da due parti: la prima a forma di trapezio rovescio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata con specifiche motivazioni prospettiche e la seconda, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato. Nella situazione attuale, davanti alla piazza vera e propria troviamo un altro spazio che funge da vestibolo (Piazza Rusticucci, oggi piazza Pio XII) e su cui sbocca in asse, la novecentesca Via della Conciliazione.

giovedì 18 giugno 2015

Arezzo. Chiesa di Santa Maria della Pieve. Regione Toscana.

La pieve di Santa Maria Assunta o Santa Maria della Pieve o più semplicemente la pieve è un luogo di culto cattolico di Arezzo, situato in corso Italia. La chiesa di Santa Maria della Pieve è situata nel centro storico di Arezzo, tra corso Italia, sul quale prospetta la facciata, e piazza Grande, su cui prospetta l'abside. La facciata, ricostruita nel XIII secolo, da tre logge sorrette da colonnine; le due logge inferiori sono ad arco, la terza, quella più in alto, è ad architrave. Il coronamento della facciata è privo di timpano.

Lucca. Le Mura di Lucca. Regione Toscana.

Le Mura di Lucca rappresentano un simbolo della città riconosciuto a livello mondiale sia per la bellezza artistico-monumentale che per il valore storico. La costruzione delle Mura di Lucca risale al periodo rinascimentale che intercorre dalla prima metà del Cinquecento alla metà del Seicento e si è conservata integra fino ad oggi. Da un punto di vista architettonico, le Mura si compongono di dodici cortine a terrapieno, che congiungono tra loro undici baluardi, con paramento in laterizio, di dodici metri d'altezza e trenta di larghezza alla base. Sviluppandosi per più di quattro chilometri vanno a costituire un grande e suggestivo parco urbano. La presenza di secolari alberature (platani, ippocastani, bagolari, querce rosse ecc..) opera da sfondo naturale permettendo un approccio privilegiato alla città e al territorio.

Torino. Statua di Alessandro La Marmora.

Alessandro Ferrero della Marmora (o Alessandro della Marmora o Alessandro La Marmora) (Torino, 27 marzo 1799 – Balaklava, 7 giugno 1855) è stato un generale italiano. Grande figura del Risorgimento italiano, fu l'ispiratore della creazione del Corpo dei Bersaglieri. Era originario di una nobile famiglia, quella dei Ferrero della Marmora. Morì a causa del colera il 7 giugno 1855 in Crimea, dove era sbarcato a Balaklava, odierno quartiere di Sebastopoli alla testa dei suoi uomini, all'età di 56 anni. Le sue spoglie, rimaste a lungo in Crimea, riposano dal 1911 nella cripta La Marmora che si trova nella Basilica di San Sebastiano a Biella.

mercoledì 17 giugno 2015

Acireale, provincia di catania - regione Sicilia.

La basilica collegiata di San Sebastiano si trova ad Acireale. La basilica è il monumento più importante di Acireale, dichiarato monumento nazionale. Nel dicembre del 1990 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.

Trecastagni, prov. di Catania, regione Sicilia - chiesa madre dedicata a s. Nicola


martedì 16 giugno 2015

San Quirico d'Orcia. Regione Toscana.

La collegiata dei Santi Quirico e Giulitta (nota anche più semplicemente come collegiata di San Quirico) è un luogo di culto cattolico che si trova a San Quirico d'Orcia. La chiesa è a pianta a croce latina con unica navata e cappelle absidali. Dei tre portali, il più significativo è il portale maggiore, di stile lombardo, costituito da un protiro leggermente risaltato ad arco (architettura) a tutto sesto, decorato e sorretto da due coppie di colonnette per lato, in pietra arenaria, annodate al centro e poggianti su leoni stilofori. Sulla cima delle colonnette si imposta l'arco a tutto sesto.

Torino - La Mole Antonelliana.

La Mole Antonelliana è un monumento di Torino, situato a nord-est del centro storico, simbolo della città e uno dei simboli d'Italia. Prende il nome dall'architetto che la concepì, Alessandro Antonelli. Raggiunge un'altezza di 167,5 metri, ed è l'edificio più alto del profilo centrale urbano della città.