martedì 30 agosto 2016

Bari Basilica di San Nicola.

La basilica di San Nicola (Chiìse de Sanda Necòle in barese) nel cuore della città vecchia di Bari, è uno dei più fulgidi esempi di architettura del romanico pugliese. La Basilica di San Nicola è pontificia", vale a dire che il suo affidamento ad un determinato ordine religioso spetta direttamente alla Santa Sede. Questo nuovo status giuridico risale al 1929 (Concordato fra Stato e Chiesa), quando lo Stato italiano, incamerando tutte le proprietà della Basilica, rinunciava alla "palatinità" (gestione diretta del re sulla vita del clero) e immetteva la Santa Sede in questa giurisdizione. Nel 1951, ponendo fine all'istituzione del capitolo dei canonici che serviva nella chiesa dalla prima metà del XII secolo, la Basilica fu affidata allOrdine domenicano che ancora presta il suo servizio con un particolare impegno per gli aspetti ecumenici. La Santa Sede, al fine di una più incisiva attività in tal senso, ha anche posto fine alla plurisecolare netta esenzione del clero nicolaiano dall'Arcivescovo di Bari, nominando quest'ultimo "delegato pontificio". Dal momento dell'affidamento di San Nicola ai Domenicani la Santa Sede ha emesso tre documenti fondamentali: Costituzione Apostolica Sacris in aedibus (1951); Costituzione Apostolica Basilicae Nicolaitanae (1968); Costituzione Apostolica A seguito del IX Centenario (1989).

domenica 28 agosto 2016

Mazzarino, provincia di Caltanissetta, regione Sicilia.

Mazzarino (Mazzarinu in siciliano) è un comune italiano di 12.231 abitanti della provincia di Caltanissetta in Sicilia.

Messina. Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani.

Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, il primo nome di questa chiesa fu quello di S. Maria di Castellamare ed alcuni storici sostengono che la chiesa fu fondata nel XII secolo sulle rovine di un antico tempio di Nettuno. Un crollo avvenuto nel XIII secolo ne arretrò la facciata di 12 metri. In età aragonese fu cappella reale e sul finire del Quattrocento fu ceduta a cortigiani e ricchi mercanti catalani da Pietro d'Aragona, da qui il nome di Santissima Annunziata dei Catalani. La chiesa, visto il progressivo sollevamento della città dovuto ai terremoti ed alle ricostruzioni, si trova oggi ad oltre tre metri sotto il livello stradale. La pianta della chiesa è a basilica di tipo bizantino divisa in tre navate con un'alta cupola. L'esterno è incorniciato da due ordini di colonne con eleganti capitelli ed archi intarsiati a due colori. Sui lati della navata due camminamenti conducono sopra il transetto passando attraverso eleganti bifore. All'interno sono visibili le influenze arabo-bizantine. Si trova in via Cesare Battisti, di fronte a piazza Lepanto.

giovedì 25 agosto 2016

Assisi, regione Umbria. Campanile della Basilica di Assisi.

La basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia , venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati.
Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti "frati della comunità", il gruppo che andò in seguito a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l'altare sulla tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V, con la bolla Supernae dispositionis istituiva l'Arciconfraternita dei Cordigeri.

mercoledì 24 agosto 2016

Matera, quartiere Sassi.

I Sassi di Matera costituiscono il centro storico della città di Matera. Il Sasso "Caveoso" e il Sasso "Barisano", insieme al rione "Civita", formano un complesso nucleo urbano.

martedì 23 agosto 2016

Mazzarino provincia di Caltanissetta, regione Sicilia. Il castello.

Mazzarino (Mazzarinu in siciliano) è un comune italiano di 12.231 abitanti della provincia di Caltanissetta in Sicilia. Mazzarino è stato dichiarato centro d’arte ed al turista può offrire diversi spunti per una visita, come il castello, noto come “U CANNUNI”, con l’unica torre cilindrica, quasi “cannone”, che si erge verso il cielo. Di origini romano-bizantina, il castello subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti. È stato anche set del famosa serie televisiva “La Piovra”.

lunedì 22 agosto 2016

Matera, regione Basilicata. Chiesa del Carmine.

In Piazza Pascoli, sulla sinistra di Palazzo Lanfranchi, si trova la chiesa della Madonna del Carmine inglobata nel Seminario quando questo venne realizzato nel 1684. La sua costruzione risale ai primi anni del Seicento e si deve ai membri dell'ordine dei Carmelitani che risiedevano a Matera.
Ha un'unica navata. Il portale ligneo è di pregevole fattura; al di sopra vi è una nicchia che ospita una statua, attribuita a Stefano da Putignano, che raffigura la Madonna; ai lati vi sono altre due nicchie in cui sono allocate due sculture rappresentanti San Nicola a sinistra e San Filippo Neri a destra.
La chiesa non è più destinata al culto ma è stata 'convertita' in pregevole e raffinato contenitore in cui vengono allestite mostre ed eventi di carattere culturale.

sabato 20 agosto 2016

Messina, chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani.

Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, il primo nome di questa chiesa fu quello di S. Maria di Castellamare ed alcuni storici sostengono che la chiesa fu fondata nel XII secolo sulle rovine di un antico tempio di Nettuno. Un crollo avvenuto nel XIII secolo ne arretrò la facciata di 12 metri. In età aragonese fu cappella reale e sul finire del Quattrocento fu ceduta a cortigiani e ricchi mercanti catalani da Pietro d'Aragona, da qui il nome di Santissima Annunziata dei Catalani. La chiesa, visto il progressivo sollevamento della città dovuto ai terremoti ed alle ricostruzioni, si trova oggi ad oltre tre metri sotto il livello stradale. La pianta della chiesa è a basilica di tipo bizantino divisa in tre navate con un'alta cupola. L'esterno è incorniciato da due ordini di colonne con eleganti capitelli ed archi intarsiati a due colori. Sui lati della navata due camminamenti conducono sopra il transetto passando attraverso eleganti bifore. All'interno sono visibili le influenze arabo-bizantine. Si trova in via Cesare Battisti, di fronte a piazza Lepanto.

Sciacca, provincia di Agrigento, regione Sicilia. Il castello dei Luna. foto di Domenico Mazzaglia.


venerdì 19 agosto 2016

Grosseto, regione Toscana. Foto di Massimo Petrangeli.


Acireale, provincia di Catania, regione Sicilia - chiesa di San Benedetto - Foto di A. Trovato


Opere d'arte moderne. Foto Lumicisi Maurizio


Nicolosi, provincia di Catania, regione Sicilia. Piazza Vittorio Emanuele II°.


Catania, capoluogo dell'omonima provincia della regione Sicilia.

VIA CROCIFERI. Così come una perla si conserva intatta all’interno del cuore di una conchiglia, allo stesso modo via Crociferi, l’arteria più preziosa ed illustre della città di Catania, risplende del suo fascino immutato nel seno del centro storico del capoluogo etneo. Via Crociferi è infatti un inno al barocco siciliano, una tappa obbligata di un pellegrinaggio che conduce all’estasi estetica. Sulle sue basole in rigorosa pietra lavica dell’Etna, i più importanti esponenti del grande cinema italiano hanno trovato il set ideale sul quale ambientare le proprie scene cinematografiche, e le numerose leggende tramandate nel corso dei secoli hanno contribuito ad alimentare ancor più il mito di questo spettacolare itinerario cittadino. Via Crociferi è nota al mondo per l’enorme concentrazione di chiese collocate nel breve raggio di duecento metri e prende il nome per la presenza della chiesa di S. Camillo, edificata dai Padri Crociferi al termine della strada, in prossimità di Villa Cerami, sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania. La via venne realizzata all’indomani del distruttivo terremoto del 1693 sul vecchio tracciato di una Via Sacra greco-romana che contava all’epoca numerosi templi dedicati ad Ercole, Castore e Polluce ed Esculapio, e si snoda orizzontalmente sul ventre della collina di Monte vergine, importante sito archeologico etneo che conserva ancor oggi considerevoli tracce della Catania di età arcaica. Lo scopo originario della via era quello di collegare l’antica Porta del Re, originario accesso nord della città di Catania, oggi localizzata nelle vicinanze della Chiesa di S. Agata al Carcere, e il vecchio piano S. Filippo, l’odierna Piazza Mazzini. Uno degli accessi più suggestivi di via Crociferi non può che essere quello che fa transitare il visitatore dalla suggestiva piazza San Francesco d’Assisi, al centro della quale si erge maestosamente il monumento dedicato al Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, storica figura religiosa della città di Catania. Sul lato sinistro della piazza trova collocazione il prestigioso Museo Civico Belliniano, già casa natale del “Cigno” catanese Vincenzo Bellini. A destra, invece, si staglia in tutta la propria esuberante bellezza barocca la chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, uno degli edifici religiosi più cari al popolo catanese. Particolari suggestivi di questa chiesa sono la poderosa scalinata che conduce all’ingresso e i due campanili gemelli, entrambi impreziositi da una copertura a cupola, come posti a fedele guardia dell’intera piazza. La chiesa custodisce al suo interno l’organo dove si esercitava da giovane il talentuoso Vincenzo Bellini e diverse candelore rappresentanti le corporazioni delle arti e dei mestieri della città di Catania.
Sotto il meraviglioso Arco di San Benedetto, che battezza ufficialmente l’inizio di via Crociferi. L’arco mette in comunicazione la Badia grande di sinistra, curata da Francesco Battaglia e la Badia piccola di destra, opera dell’illustre Giovan Battista Vaccarini. Sono numerose, inoltre, le leggende che dipingono la storia ormai secolare di questo arco. Una delle più note ed affascinanti è sicuramente quella del cavallo senza testa, ambientata proprio in via Crociferi nella Catania del ’700 come pittoresca rivisitazione dell’eterno conflitto tra le diverse classi sociali.

giovedì 18 agosto 2016

Bari, Statua di San Nicola.

La basilica di San Nicola (Chiìse de Sanda Necòle in barese) nel cuore della città vecchia di Bari, è uno dei più fulgidi esempi di architettura del romanico pugliese. La Basilica di San Nicola è pontificia", vale a dire che il suo affidamento ad un determinato ordine religioso spetta direttamente alla Santa Sede. Questo nuovo status giuridico risale al 1929 (Concordato fra Stato e Chiesa), quando lo Stato italiano, incamerando tutte le proprietà della Basilica, rinunciava alla "palatinità" (gestione diretta del re sulla vita del clero) e immetteva la Santa Sede in questa giurisdizione. Nel 1951, ponendo fine all'istituzione del capitolo dei canonici che serviva nella chiesa dalla prima metà del XII secolo, la Basilica fu affidata allOrdine domenicano che ancora presta il suo servizio con un particolare impegno per gli aspetti ecumenici. La Santa Sede, al fine di una più incisiva attività in tal senso, ha anche posto fine alla plurisecolare netta esenzione del clero nicolaiano dall'Arcivescovo di Bari, nominando quest'ultimo "delegato pontificio". Dal momento dell'affidamento di San Nicola ai Domenicani la Santa Sede ha emesso tre documenti fondamentali: Costituzione Apostolica Sacris in aedibus (1951); Costituzione Apostolica Basilicae Nicolaitanae (1968); Costituzione Apostolica A seguito del IX Centenario (1989).

mercoledì 17 agosto 2016

Matera, quartiere Sassi.

I Sassi di Matera costituiscono il centro storico della città di Matera. Il Sasso "Caveoso" e il Sasso "Barisano", insieme al rione "Civita", formano un complesso nucleo urbano.

martedì 16 agosto 2016

Favara, regione Sicilia. Castello Chiramonte.

Il castello chiaramontano di Favara è un castello della seconda metà del Duecento costruito attorno al 1280 da Federico II della nobile famiglia dei Chiaramonte. È stato la residenza di caccia di Federico II di Svevia.

lunedì 15 agosto 2016

Catanzaro, regione Basilicata. Museo Marca.

Il Museo delle arti di Catanzaro (MARCA) è un'istituzione culturale di Catanzaro. Ospita collezioni di vario genere, facenti capo all'arte antica come all'arte contemporanea. Il nucleo principale del museo, fondato nel 2008, raccoglie oggetti d'arte otto-novecenteschi.

Messina. Fontana del Nettuno. (Opera di Giovan Angelo Montorsoli). Foto di Wikimedia Commons

La fontana del Nettuno è la seconda fontana realizzata a Messina da Giovanni Angelo Montorsoli (scultore toscano e stretto collaboratore di Michelangelo), dopo la nota fontana di Orione, commissionata dal Senato cittadino.
La prima opera fu talmente gradita da conferire un secondo incarico al Montorsoli, così la fontana del Nettuno fu completata nel 1557 e originariamente collocata di fronte alla Palazzata sulle banchine del porto, nei pressi del Municipio, con le spalle rivolte al mare, probabilmente per simboleggiare il dio Nettuno che offre la ricchezza del suo mare alla città. Secondo altra tradizione popolare, legata alla storia di lu Gialanti Pisci, per sbeffeggiare le popolazioni calabresi, a cui volgeva le spalle.

domenica 14 agosto 2016

Cattedrale di Caltanissetta - Duomo di Santa Maria la Nova.

La cattedrale di Caltanissetta, situata nel centro storico della città, venne costruita tra gli anni 1560-1620 e fu aperta al pubblico nel 1622. Venne intitolata così per distinguerla dalla Chiesa Madre, eretta nel Cinquecento ai piedi della fortezza di Pietrarossa, e che venne conseguentemente soprannominata “la Vetere”. All'interno vi si trova la Cattedra del Vescovo della Diocesi di Caltanissetta.

Verona, regione Veneto - Foto di Giuseppe Giusti.


sabato 13 agosto 2016

Matera, chiesa del Carmine.

In Piazza Pascoli, sulla sinistra di Palazzo Lanfranchi, si trova la chiesa della Madonna del Carmine inglobata nel Seminario quando questo venne realizzato nel 1684. La sua costruzione risale ai primi anni del Seicento e si deve ai membri dell'ordine dei Carmelitani che risiedevano a Matera.
Ha un'unica navata. Il portale ligneo è di pregevole fattura; al di sopra vi è una nicchia che ospita una statua, attribuita a Stefano da Putignano, che raffigura la Madonna; ai lati vi sono altre due nicchie in cui sono allocate due sculture rappresentanti San Nicola a sinistra e San Filippo Neri a destra.
La chiesa non è più destinata al culto ma è stata 'convertita' in pregevole e raffinato contenitore in cui vengono allestite mostre ed eventi di carattere culturale.

Piona, provincia di Lecco, regione Lommbardia. Foto di Massimo Bertucci.


Il complesso architettonico costituente il Priorato di Piona, generalmente conosciuto come Abbazia di Piona, si trova sulla sponda lecchese del lago di Como nel territorio del comune di Colico.
L'abbazia sorge sull'estremità della penisola detta Olgiasca che, protendendosi nel Lago di Como, forma una caratteristica insenatura.

Caserta, regione Campania. Il Palazzo reale. Foto di Giuseppe Giusti.


venerdì 12 agosto 2016

Fenis, regione Valle d'Aosta, Il Castello. Foto di Daniela Caniati Reale.


Norcia, provincia di Perugia, regione Umbria, Piazza principale. foto di Pian Richichi .


Messina, chiesa della santissima Annunziata dei Catalani

Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, il primo nome di questa chiesa fu quello di S. Maria di Castellamare ed alcuni storici sostengono che la chiesa fu fondata nel XII secolo sulle rovine di un antico tempio di Nettuno. Un crollo avvenuto nel XIII secolo ne arretrò la facciata di 12 metri. In età aragonese fu cappella reale e sul finire del Quattrocento fu ceduta a cortigiani e ricchi mercanti catalani da Pietro d'Aragona, da qui il nome di Santissima Annunziata dei Catalani. La chiesa, visto il progressivo sollevamento della città dovuto ai terremoti ed alle ricostruzioni, si trova oggi ad oltre tre metri sotto il livello stradale. La pianta della chiesa è a basilica di tipo bizantino divisa in tre navate con un'alta cupola. L'esterno è incorniciato da due ordini di colonne con eleganti capitelli ed archi intarsiati a due colori. Sui lati della navata due camminamenti conducono sopra il transetto passando attraverso eleganti bifore. All'interno sono visibili le influenze arabo-bizantine. Si trova in via Cesare Battisti, di fronte a piazza Lepanto.

Pisa, regione Toscana, Torre pendente. Foto di Giuseppe Giusti.

La cosiddetta torre pendente di Pisa (chiamata semplicemente torre pendente o torre di Pisa, a Pisa detta "la Torre") è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo di cui è il monumento più famoso per via della caratteristica pendenza, simbolo della città e uno dei simboli d'Italia.
Si tratta di un campanile a sé stante alto circa 56 metri fuori terra (58,36 metri considerando il piano di fondazione), costruito nell'arco di due secoli, tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. Con una massa di 14.453 tonnellate, vi predomina la linea curva, con giri di arcate cieche e sei piani di loggette. La sua pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione.
L'inclinazione dell'edificio misura 4,8° rispetto all'asse verticale. La torre è gestita dall'Opera della Primaziale Pisana, ente che gestisce tutti i monumenti della piazza del Duomo di Pisa. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.

Pavia. regione Lombardia. Duomo. Foto di Giuseppe Pezzoni.

Il Duomo di Pavia, dedicato a Santo Stefano Martire e Santa Maria Assunta è la più imponente chiesa di Pavia ed un importante edificio rinascimentale, sintesi di pianta centrale e longitudinale che anticipa le ricerche tipologiche intorno alla basilica di San Pietro a Roma. Possiede una grandiosa cupola ottagonale in muratura, tra le più grandi d'Italia per altezza ed ampiezza; considerando anche la lanterna, è la quinta più alta dopo la Mole Antonelliana di Torino, San Gaudenzio a Novara, Santa Maria del Fiore a Firenze e il Duomo di Milano, la sesta se si considera San Pietro in Vaticano.

Roma. I Mercati di Traiano

I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale. Dal 2007 ospitano il "Museo dei Fori Imperiali". Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne. Il complesso sorse contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata. Riprende la forma semicircolare dell'esedra del foro traianeo e si articola su ben sei livelli.
Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risalga in massima parte al regno di Traiano e forse è da attribuire al suo architetto, Apollodoro di Damasco, sebbene sia possibile che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, alla cui epoca potrebbe essere attribuito almeno l'inizio dei lavori di sbancamento.

giovedì 11 agosto 2016

Nicolosi, provincia di Catania, regione Sicilia. Chiesa madre.

  • Chiesa madre; intitolata allo Spirito Santo, in stile barocco, presenta una navata unica e pianta a doppia croce latina, e tipica facciata rettangolare dalle spigolature in pietra lavica. Costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del '700 dopo gli eventi catastrofici del 1669 ed i successivi del 1693 che avevano praticamente distrutto la precedente costruzione che sorgeva tangente all'antica via di comunicazione con Belpasso e Pedara, incuneandosi nella grande curva che la strada doveva allora formare, custodisce all'interno pregevoli opere d'arte, tra cui un magnifico crocifisso ligneo del XVI secolo ed un coro ligneo del XVII sec. sormontato dai bassorilievi in gesso, opere di V. Torre, raffiguranti l'Ultima Cena. Sicuramente la chiesa doveva avere un aspetto simile alle altre "chiese nere"[25] del territorio etneo, così definite per l'uso notevole della pietra lavica nelle decorazioni e nei cornicioni ma poi il prospetto cambiò alla fine dell'800 secondo il gusto della moda ottocentesca in arenaria bianca. Il campanile, invece, non ha subito modifiche rispetto al 1721 probabile data di costruzione. L'iscrizione scolpita L 121 potrebbe anche interpretarsi come anno o come altezza in palmi del campanile stesso rispetto alla lunghezza della chiesa. Si osserva che il campanile non costituisce parte integrante del prospetto ma si erge accanto in piena autonomia architettonica: presenta un doppio basamento in pietra lavica ed è attorniato a diverse altezze da tre cornicioni che segnano lo spazio rispettivamente dell'orologio, delle campane e della guglia. All'inizio della Quaresima, nella chiesa madre l'altare viene nascosto da una Tela che viene fatta cadere il giorno della S. Pasqua. La Tela databile al 1846 è stata cucita dalle “Pie Donne” di Nicolosi, è in lino ed ha una altezza di oltre venti metri nonché una larghezza di circa otto. È stata dipinta da Giuseppe De Stefani e rappresenta la Deposizione dalla Croce con colori dal turchese al blu oltremare.

mercoledì 10 agosto 2016

Messina, chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani.

Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, il primo nome di questa chiesa fu quello di S. Maria di Castellamare ed alcuni storici sostengono che la chiesa fu fondata nel XII secolo sulle rovine di un antico tempio di Nettuno. Un crollo avvenuto nel XIII secolo ne arretrò la facciata di 12 metri. In età aragonese fu cappella reale e sul finire del Quattrocento fu ceduta a cortigiani e ricchi mercanti catalani da Pietro d'Aragona, da qui il nome di Santissima Annunziata dei Catalani. La chiesa, visto il progressivo sollevamento della città dovuto ai terremoti ed alle ricostruzioni, si trova oggi ad oltre tre metri sotto il livello stradale. La pianta della chiesa è a basilica di tipo bizantino divisa in tre navate con un'alta cupola. L'esterno è incorniciato da due ordini di colonne con eleganti capitelli ed archi intarsiati a due colori. Sui lati della navata due camminamenti conducono sopra il transetto passando attraverso eleganti bifore. All'interno sono visibili le influenze arabo-bizantine. Si trova in via Cesare Battisti, di fronte a piazza Lepanto.

lunedì 8 agosto 2016

Bari, regione Puglia. Basilica di San Nicola.

La basilica di San Nicola (Chiìse de Sanda Necòle in barese) nel cuore della città vecchia di Bari, è uno dei più fulgidi esempi di architettura del romanico pugliese. La Basilica di San Nicola è pontificia", vale a dire che il suo affidamento ad un determinato ordine religioso spetta direttamente alla Santa Sede. Questo nuovo status giuridico risale al 1929 (Concordato fra Stato e Chiesa), quando lo Stato italiano, incamerando tutte le proprietà della Basilica, rinunciava alla "palatinità" (gestione diretta del re sulla vita del clero) e immetteva la Santa Sede in questa giurisdizione. Nel 1951, ponendo fine all'istituzione del capitolo dei canonici che serviva nella chiesa dalla prima metà del XII secolo, la Basilica fu affidata allOrdine domenicano che ancora presta il suo servizio con un particolare impegno per gli aspetti ecumenici. La Santa Sede, al fine di una più incisiva attività in tal senso, ha anche posto fine alla plurisecolare netta esenzione del clero nicolaiano dall'Arcivescovo di Bari, nominando quest'ultimo "delegato pontificio". Dal momento dell'affidamento di San Nicola ai Domenicani la Santa Sede ha emesso tre documenti fondamentali: Costituzione Apostolica Sacris in aedibus (1951); Costituzione Apostolica Basilicae Nicolaitanae (1968); Costituzione Apostolica A seguito del IX Centenario (1989).

domenica 7 agosto 2016

Messina. I giganti Mata e Grifone.

I Giganti, rappresentanti solitamente una donna bianca di nome Mata ed un guerriero nero di nome Grifone, sono due alti fantocci di cartapesta che vengono portati a spalla o trainati, danzando al ritmo di tamburi, per le vie di Messina, Palmi e di altre località della Sicilia e della Calabria, in occasione di festività cattoliche patronali o di altri eventi. I giganti sono identificati nei leggendari fondatori della città di Messina e da questo deriva la loro importanza nella tradizione folcloristica.

sabato 6 agosto 2016

Trecastagni, provincia di Catania, regione Sicilia. Chiesa sant'Antonio da Padova.

Il convento dei Padri Minori riformati, con annessa chiesa di Sant'Antonio di Padova, risale al 1660 e fu costruito con i fondi donati dall'allora principe e dai fedeli. Il convento e la chiesa sono stati recentemente oggetto di restauro; all'interno del convento è possibile ammirare il chiostro, con pilastri in pietra squadrata ed una grande cisterna.
Gli altari all'interno della chiesa sono in legno intagliato di pregevole fattura. Dalla chiesa è possibile accedere ad una stanzetta che era adibita all'imbalsamazione dei cadaveri. Alla destra della Chiesa si trova l'antico cimitero sotterraneo. Dopo l'unità d'Italia, il convento passò allo Stato e fu adibito ad i più svariati usi (tra cui municipio, prefettura, carcere e scuola elementare).

venerdì 5 agosto 2016

Roma. terme di Caracalla.

Le Terme di Caracalla o Antoniniane (in latinoThermae Antoninianae, dal nome completo dell'imperatore Caracalla, appartenente alla dinastia dei Severi) costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni. Furono fatte costruire dall'imperatore sul Piccolo Aventino tra il 212 ed il 216 d.C. (come dimostrano i bolli laterizi in un'area adiacente al tratto iniziale della via Appia, circa 400 m. al di fuori dell'antica Porta Capena e poco a Sud del venerato Bosco delle Camene.

Chioggia, provincia di Venezia, regione Veneto. Il campanile nel fiume. Foto di Roberto Nardo.


Napoli, regione Campania. Piazza del Plebiscito. Foto di Ewa Frąckowiak


San Pietro Patti, provincia di Messina, regione Sicilia. Madonna delle Catene

"Madonna della Catena" è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria secondo il cosiddetto culto di iperdulia. Il culto della Madonna della Catena, depurato dagli elementi miracolistici, trae origine dalla devozione alla Madonna come protettrice degli schiavi e dei prigionieri. Nasce dopo la prima metà del Cinquecento, quando le incursioni barbaresche ridussero in schiavitù molti cittadini dell'Italia Meridionale, e la Congregazione dei padri Mercedari si adoperò per il loro riscatto. La denominazione di Madonna della Catena si apparenta quindi a quella di Madonna della Mercede, Madonna del Soccorso, o degli Schiavi.

Paternò, provincia di Catania, regione Sicilia. - Cupola della chiesa di S. Barbara


giovedì 4 agosto 2016

Nicolosi, provincia di Catania, regione sicilia. Chiesa madre.

  • Chiesa madre; intitolata allo Spirito Santo, in stile barocco, presenta una navata unica e pianta a doppia croce latina, e tipica facciata rettangolare dalle spigolature in pietra lavica. Costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del '700 dopo gli eventi catastrofici del 1669 ed i successivi del 1693 che avevano praticamente distrutto la precedente costruzione che sorgeva tangente all'antica via di comunicazione con Belpasso e Pedara, incuneandosi nella grande curva che la strada doveva allora formare, custodisce all'interno pregevoli opere d'arte, tra cui un magnifico crocifisso ligneo del XVI secolo ed un coro ligneo del XVII sec. sormontato dai bassorilievi in gesso, opere di V. Torre, raffiguranti l'Ultima Cena. Sicuramente la chiesa doveva avere un aspetto simile alle altre "chiese nere" del territorio etneo, così definite per l'uso notevole della pietra lavica nelle decorazioni e nei cornicioni ma poi il prospetto cambiò alla fine dell'800 secondo il gusto della moda ottocentesca in arenaria bianca. Il campanile, invece, non ha subito modifiche rispetto al 1721 probabile data di costruzione. L'iscrizione scolpita L 121 potrebbe anche interpretarsi come anno o come altezza in palmi del campanile stesso rispetto alla lunghezza della chiesa. Si osserva che il campanile non costituisce parte integrante del prospetto ma si erge accanto in piena autonomia architettonica: presenta un doppio basamento in pietra lavica ed è attorniato a diverse altezze da tre cornicioni che segnano lo spazio rispettivamente dell'orologio, delle campane e della guglia. All'inizio della Quaresima, nella chiesa madre l'altare viene nascosto da una Tela che viene fatta cadere il giorno della S. Pasqua. La Tela databile al 1846 è stata cucita dalle “Pie Donne” di Nicolosi, è in lino ed ha una altezza di oltre venti metri nonché una larghezza di circa otto. È stata dipinta da Giuseppe De Stefani e rappresenta la Deposizione dalla Croce con colori dal turchese al blu oltremare.

mercoledì 3 agosto 2016

Caltagirone, provincia di Catania, regione Sicilia.

La Villa Vittorio Emanuele a Caltagirone, si trova alle spalle del Museo della Ceramica.
Vi si può accedere dal Teatrino, mediante due rampe di scale, da via Roma, dove si trova l'ingresso principale a fianco del Teatro Politeama, e dal viale principessa Maria José.
Il giardino, su modello dei parchi inglesi, è opera dell'architetto G. B. Filippo Basile. La realizzazione di una villa comunale sull'area della cosiddetta "silva di San Francesco", parzialmente occupata da una collinetta, iniziò nel 1846.
La progettazione dell'ingresso in stile liberty, caratterizzato da un'insolita cancellata - tra fasci di canne palustri dove s'indovinano piccoli pesci, uccelli acquatici e rettili - alternata a pilastri, è opera dell'architetto Saverio Fragapane.
All'interno, lungo i viali, si trovano vasi in terracotta realizzati dalla bottega Bongiovanni Vaccaro, maioliche di Giuseppe Di Bartolo e terrecotte ornamentali di Gioacchino AliGesualdo Vittorio Nicoletti e Enrico Vella.
Nel piazzale centrale è in grande evidenza il palco musicale in stile moresco con rivestimento in maiolica policroma realizzata dalla I.P.A.C.
Nella parte inferiore si può ammirare una delle vasche della Fontana della Flora dello scultore ed architetto fiorentino Camillo Camilliani del XVI secolo.