lunedì 31 ottobre 2016

Napoli, regione Campania - Foto di Patrizia Grieco Castello dell'Ovo

Il castel dell'Ovo (castrum Ovi, in latino), è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope.
A causa di diversi eventi che hanno in parte distrutto l'originario aspetto normanno e grazie ai successivi lavori di ricostruzione avvenuti durante il periodo angioino ed aragonese, la linea architettonica del castello mutò drasticamente fino a giungere allo stato in cui si presenta oggi.

domenica 30 ottobre 2016

Catania capoluogo di provincia della regione Sicilia.

Catania capoluogo di provincia della regione Sicilia. PALAZZO BISCARI ALLA COLLEGIATA (Via Etnea, 29). L’edificio, forse tra i primi dopo la ricostruzione della città, è un gioiello architettonico realizzato dal Vaccarini e Alonzo Di Benedetto, nel 1699 classico esempio del barocco catanese. Il palazzo ha tre prospetti principali: quello su via Etnea, quello su via Biscari e quello su piazza Nicolella; una piccola porzione infine a ridosso della chiesa Collegiata.

sabato 29 ottobre 2016

Acicatena, provincia di Catania, regione Sicilia. CHIESA DI SANTA LUCIA (Via Vittorio Emanuele, 205 ).

Acicatena, provincia di Catania, regione Sicilia. CHIESA DI SANTA LUCIA (Via Vittorio Emanuele, 205 ). La chiesa di Santa Lucia, di edificazione cinquecentesca ma riedificata in epoca successiva, ha una semplice facciata di colore chiaro su cui si ammirano il portale e il finestrone in pietra lavica, il dislivello con la strada è colmato da una armonica scalinata in pietra lavica. All'interno della chiesa si trova uno splendido tetto ligneo a cassettoni decorato con motivi floreali. Gli affreschi intorno al Crocifisso della cappella della chiesa, il dipinto rappresentate l'Ultima Cena, le tele con l'Immacolata tra i Santi Anna e Gioacchino e la Trinità con San Michele Arcangelo sono opera di Pietro Paolo. Il figlio maggiore del Vasta, Alessandro (Roma, 1726-  Acireale, 1793), ha dipinto alcune storie bibliche ed evangeliche come nella scena con Mosè che mostra agli Israeliti le Tavole della Legge. Tutti gli altari laterali sono abbelliti da stupende colonne tortili decorate con motivi floreali e putti. Alessandro Vasta (Roma, 1726 – Acireale, 1793) è stato un pittore italiano. Fu figlio ed allievo di Paolo, con cui collaborò a diverse opere. Lavorò anche con Vito e Alessandro D'Anna.Le sue opere si possono ammirare ad Acireale presso la Pinacoteca Zelantea ed alcune chiese. Fra queste, l'Oratorio di San Filippo Neri dove si trova una sua tela che fu molto venerata in passato, raffigurante la Madonna della Purità. Altre opere, sempre nella cittadina acese, si possono ammirare presso le chiese di San Sebastiano, Sant'Antonio di Padova, San Camillo, Maria Odigitria e San Domenico. Ad Aci Sant'Antonio realizzò un ciclo di affreschi nel coro del Duomo.

venerdì 28 ottobre 2016

Messina capoluogo dell’omonima provincia della regione Sicilia.

Messina capoluogo dell’omonima provincia della regione Sicilia. La statua a don Giovanni d'Austria situata a Messina, è stata costruita nel 1572 a ricordo della vittoria da lui riportata sull'armata turca 7 ottobre 1571. In Piazza Catalani o piazza Lepanto, alla fine della via Cesare Battisti, si erge il monumento a don Giovanni D'Austria, opera di Andrea Calamech, scultore ed architetto carrarese, del 1573. Commissionata dal Senato messinese nel 1572, in occasione della vittoria nella battaglia di Lepanto contro la flotta turchesca il 7 ottobre 1571, la statua in bronzo presenta finissime decorazioni e raffigura don Giovanni D'Austria, eroe della battaglia navale e figlio naturale di Carlo V, che calpesta la testa del turco Alì Bassà in segno di vittoria. Originariamente collocata in piazza del Palazzo Reale, fu danneggiata da una cannonata degli spagnoli durante la rivolta del 1674-78. Restaurata, è stata ancora danneggiata dal terremoto del 1783 e spostata nella piazza antistante la Chiesa dei Teatini nel Corso Cavour. Dopo la ristrutturazione urbanistica della città successiva al 1908, tale piazza fu abolita e la statua sistemata nell'attuale sede.

Alghero, provincia di Sassari, regione Sardegna. Chiostro di san Francesco. Foto di Gerolamo Mannoni.


Amalfi, provincia di Salerno, regione Campania - cattedrale - foto di I love Italy.


Caltanissetta, regione Sicilia. Chiesa di S. Giuseppe. (restauri e lavori in oro zecchino) Foto di Mauro Fornasero.


Bassano del Grappa VI (Veneto). Foto di Maria Teresa


Ascoli Piceno, regione Marche.Tempio di San Francesco. Foto di Eliana Lombardi


giovedì 27 ottobre 2016

Orvieto, provincia di Terni, regione Umbria.

La torre di Maurizio

La torre cosiddetta "del Maurizio" si trova in posizione angolare, provenendo da Via del Duomo, all'ingresso della piazza su cui si apre la Cattedrale.
Luogo simbolo di Orvieto, sebbene distanziata dal Duomo è strettamente legata alla sua storia. Fu infatti destinata ad accogliere un "ariologium de muricio" ovvero l'orologio posto a servizio del cantiere (da "muricio" cioè muro, per estensione edificio in costruzione). Questo complesso meccanismo includeva anche l'automa di bronzo che fu collocato sulla sommità della torre e al quale nel tempo fu attribuito il nome di "Maurizio", derivato dall'alterazione in chiave popolare della parola latina "muricium" che, per estensione, aveva il significato di cantiere.
L'orologio fu fatto costruire dall'Opera del Duomo tra il 1347 e il 1348 per una duplice finalità, di utilità e ornamento: doveva scandire regolarmente i turni quotidiani di lavoro degli operai della cattedrale e dare alla città la sua "meraviglia", un'opera semovente di straordinario effetto. Nel 1348 venne fusa in bronzo la statua del jaquemart, il più antico automa segna-tempo ancora oggi esistente e funzionante: collegata al cronometro sottostante, allo scoccare di ogni ora percuote con il martello di ferro la campana che ha di fronte. Un divertente scambio di battute corre dall'uno all'altra, in due iscrizioni: l'una, lungo la cintura indossata dall'automa, tiene alto il ruolo del "battitore"- Da te a me, campana, furo i pati: tu per gridar et io per far i fati; l'altra sulla corona della campana, lo avvisa in risposta Se vuoi ch'attenga i pati, dammi piano. Se no io cassirò e darà invano.

mercoledì 26 ottobre 2016

Andria, regione Puglia. Castel del Monte.

Castel del Monte è un edificio del XIII secolo fatto costruire dall'imperatore Federico II in Puglia, nell'attuale frazione omonima del comune di Andria, a 18 km dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m.
È stato inserito nell'elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.
Nel 2014 è stato il trentesimo sito statale italiano più visitato, con 206.924 visitatori e un introito lordo totale di 518.960 Euro.

martedì 25 ottobre 2016

Vigevano, Palazzo Ducale.

Vigevano è un comune italiano di 63.459 abitanti  della provincia di Pavia in Lombardia. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti dopo il capoluogo e primo per superficie, compreso interamente nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. Nel 2014 il Consiglio Comunale ha adottato una delibera che richiede che il comune di Vigevano lasci la provincia di Pavia per unirsi alla città metropolitana di Milano.

domenica 23 ottobre 2016

Enna, regione Sicilia. Lago di Pergusa.

Il lago di Pergusa è l'unico lago naturale ormai presente in Sicilia, e si trova a pochi chilometri da Enna. È di modeste dimensioni ma di grande importanza geologica, faunistica e culturale e per questo vi è stata istituita la prima Riserva Naturale Speciale della Regione Siciliana, mentre l'Unione europea ha promosso il lago a Sito d'Importanza Comunitaria (Sito di interesse comunitario). Il lago di Pergusa, conosciuto fin dalla remota antichità, è posto tra un gruppo di alture appartenenti ai monti Erei, che cingono quasi interamente la conca di forma sub-ellittica che accoglie l'invaso. Il Lago si trova nel territorio del villaggio di Pergusa, frazione di Enna e posto a pochi chilometri dal capoluogo. Il bacino risulta essere di modeste dimensioni ma ha una grande importanza geologica, faunistica e culturale e per questo vi è stata istituita la prima Riserva Naturale Speciale della Regione Siciliana, ed inoltre è stata individuata come Zona di Protezione Speciale (ZPS).
Il lago è di origine tettonica e ha acque salmastre, nonostante si trovi al centro dell'isola. Il fatto è dovuto soprattutto alla mancanza di emissari e l'acqua che nei millenni ha riempito il bacino lacustre, ne è uscita solamente per evaporazione lasciandovi i sali che nel tempo si erano disciolti dal terreno.
Il lago di Pergusa è endoreico e non possedendo emissari o immissari, si alimenta ancora oggi di acque piovane e di falda. Le sue acque si raccolgono al centro di una conca lacustre che un tempo doveva essere ben più ampia.

mercoledì 19 ottobre 2016

Sutera, provincia di Caltanissetta, regione Sicilia.

Sutera è un comune italiano di 1.423 abitantidella provincia di Caltanissetta in Sicilia.
La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.
Sorge a circa 600 m di quota e dista circa 40 km da Caltanissetta e circa 100 km da Palermo, capoluogo di regione. Il centro urbano, di impianto medievale, è costituito da i tre quartieri Rabato, Rabatello e Giardinello e si snoda in maniera armonica e naturale attorno alla montagna di S. Paolino (820 m).

martedì 18 ottobre 2016

Scordia, provincia di Catania, regione Sicilia. La Colonna.

Nel lato nord di piazza Regina Margherita nel 1818 fu innalzata una statua in pietra calcarea della Madonna col Bambino collocata su di un'alta colonna. La statua è rivolta ad est, come la vicina chiesa di Santa Maria Maggiore, e domina tutto il corso Vittorio Emanuele, che un tempo prendeva il nome di strada della Colonna. Crollata nel 1835 a causa di un violento temporale, fu ricostruita in 15 giorni. Nel 1909, un ciclone la abbatté nuovamente, per cui due anni dopo fu rifatta in cemento armato su progetto dell'ingegnere Tommaso Malerba. Fino al 1899 ai quattro lati del monumento erano leggibili quattro distici latini del 1852, composti anch'essi dal sacerdote Francesco Saverio Puglisi.

lunedì 17 ottobre 2016

Adrano, provincia di Catania. Chiesa di sant'Agostino, nella piazza omonima.

Chiesa sant’Antonio Abate. (Piazza sant’Agostino)  Sulla piazza si affaccia pure la Chiesa di Sant’Antonio Abate; chiesa, ormai sconsacrata, la cui costruzione risale alla prima metà del ‘500. Recentemente riaperto è il Teatro Bellini, opera costruita verso la metà del ‘700, la cui imponente facciata, in stile liberty, è stata realizzata nei primi anni del ‘900. La Chiesa fu probabilmente fabbricata nella prima metà del cinquecento, negli anni posteriori alla dominazione angioina, per interessamento degli Sclafani - Peralta - Moncada, che furono conti di Adernò durante i secoli del vicereame aragonese. Essa sorse forse in sostituzione della Chiesa dello Spirito Santo vecchio nei pressi della Chiesa Santa Maria degli Agonizzanti. La Chiesa veniva detta anche Cappelletta Sclafani, perché la sua costruzione fu voluta da Matteo Sclafani I conte di Adernò, oppure Cappella Sclafani - Moncada, perché anche Chiesetta privata della famiglia dei Moncada. Ciò è attestato dal monumentale polittico Moncada della fine del '500 che sovrasta l'altare maggiore (trasferito in Chiesa Madre dopo la seconda guerra mondiale, insieme ad un crocifisso). Fu sede dal 1875 al 1884 della Confraternita della Misericordia poi trasferita nella Chiesa di Santa Chiara. Dalla fine dell'ultimo conflitto mondiale ospita la Confraternita degli Agonizzanti. La Chiesa, per la ricchezza e la bellezza di tutto l'interno, veniva frequentata devotamente dai pellegrini nella giornata festiva dedicata al Santo, che ricadeva il 17 gennaio, dove si svolgeva una "fiera agricola" che culminava con la benedizione degli animali, una manifestazione che attraverso i secoli è caduta in disuso. Oggi con l'intervento di tutte le confraternite e di molti fedeli, la sera del Venerdì Santo si celebre una solenne processione di "Gesù agonizzante". La chiesa è posta in Piazza Sant'Agostino alla fine della via Roma. La facciata è caratterizzata da un portale d'ingresso, sormontato da un'edicola e realizzata con cornici di pietra lavica ben squadrata. I fianchi ed il piccolo campanile così come l'abside sono rimasti in pietra lavica a vista. La Chiesa, a navata unica, presenta una volta a botte con lunette riccamente decorate da preziosi stucchi, seguita da una cupola e dell'abside voltata con una semicupola. Nella Chiesa si possono osservare: gli stucchi (i più antichi ed interessanti di tutte le Chiese adranite) con quattro Angeli con i simboli corrispondenti ai "titoli" del Santo e "Cristo in trono" nel Catino, due tele di Gesù Crocifisso e Sant'Antonio Abate (con un miracolo raffigurato in basso, a sinistra) e il "imulacro" del Santo in legno dorato con mitra in mano, seduto in trono e in basso a sinistra c'è un porcellino, mentre a destra c'è un indemoniato sotto il piede del Santo. Lavori di restauro però urgono per consolidare l'interno e l'esterno della Chiesa e per riportare gli stucchi all'originale splendore.

domenica 16 ottobre 2016

Andria, regione Puglia, Castel del Monte.

Castel del Monte è un edificio del XIII secolo fatto costruire dall'imperatore Federico II in Puglia, nell'attuale frazione omonima del comune di Andria, a 18 km dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m.
È stato inserito nell'elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.
Nel 2014 è stato il trentesimo sito statale italiano più visitato, con 206.924 visitatori e un introito lordo totale di 518.960 Euro.

sabato 15 ottobre 2016

Burano, provincia di Venezia, regione Veneto - foto di < I Love Italy>

Burano (Buràn /bu'ran/ in veneto) è un centro abitato di 2.724 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all'isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano.

venerdì 14 ottobre 2016

Catania, regione Sicilia - chiesa di San Domenico, nell'omonima piazza.


Agrigento, regione Sicilia. Valle dei templi. Foto di Rita Villani-


Gela, provincia di Caltanissetta, regione Sicilia.

Il CASTELLUCCIO. Il Castello Svevo, meglio conosciuto come “Castelluccio” si erge su una collina di gesso e domina la costa a difesa della città di Gela. Le origini del Castello risalgono, secondo antichi documenti storici, al 1143 quando il conte Simone di Butera lo donò all'abate del Monastero di San Nicolò l'Arena di Catania. Il Castello è stato costruito utilizzando la calcarenite gialla e grandi blocchi di calcare bianco che danno all'intera struttura un aspetto davvero gradevole ed imponente, si presenta inoltre privo di decorazioni e merletti, caratteristiche che ne esaltano maggiormente la sua funzionalità. Ubicato nella contrada Spadaro è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che da Gela porta a Catania e si trova a circa 10 km dalla città. Per quanto riguarda l'aspetto architettonico si può notare che la pianta è rettangolare con mura spesse e due possenti torri situate ai lati: la torre ad ovest presenta ancora i resti di una cisterna e di un sala ancora in parte visibile, nella la torre ad est, invece, si può ammirare una cappella scavata nella parete. Il Castello, probabilmente, era organizzato a più piani vista la doppia file di finestre visibili dall'esterno ed anche se ormai sono rimasti solo dei ruderi si possono ancora ricostruire le funzioni delle varie parti. Sono, comunque, ancora presenti parti degli ambienti dedicati alle stalle ed all'armeria e qualche sala.

ALTAMURA, provincia di bari, REGIONE PUGLIA. Foto di Iannuzzelli Vincenzo.


giovedì 13 ottobre 2016

Novara, provincia di Messina, regione Sicilia. Chiesa di sant'Antonio Abate.

Novara di Sicilia (Nuè nel dialetto galloitalico; Nuarra in siciliano) è un comune italiano di 1.414 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l'antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m. Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l'eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d'impronta medievale.
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l'architettura del centro storico. L'arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un'altra pietra locale, rossa e marmorea. L'uso della pietra, che sul territorio affiora un po' ovunque, testimonia l'importanza dell'arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).

mercoledì 12 ottobre 2016

Catania, regione Sicilia. Chiesa della Badia di Sant'Agata.

CHIESA DELLA BADIA DI SANT’AGATA. Sulla via Vittorio Emanuele, di fronte al prospetto nord della cattedrale si trova la chiesa della Badia di sant’Agata, opera di Giovan Battista Vaccarini, realizzata dal 1735 al 1767. La chiesa è sormontata da una grande e bellissima cupola su tamburo a prisma ottagonale. L’edificio che oggi vediamo poggia sulle rovine dell’antica chiesa e convento dedicati a Sant'Agata, nel 1620, da Erasmo Cicala e crollati a causa del terremoto del 1693. La chiesa occupa, insieme all’annesso ex monastero (oggi di proprietà comunale) un intero isolato. L’interno è a pianta centrale definita da un ottagono regolare.

venerdì 7 ottobre 2016

Aquilea, provincia di Udine, regione Friuli Venezia Giulia. Basilica, la Cripta degli affreschi. Foto di Giovanni Randon.


Ascoli Piceno, regione Marche. Piazza del Popolo.


Arona, Novara, regione Piemonte. Statua di san Carlo. Foto di Roberta Tiraoro.


A pochi chilometri da Lecce, nei pressi di Vernole, sorge il villaggio di Acaya, anticamente chiamato Segine, abbracciato da possenti mura e da un ampio fossato. Foto Viaggiarein Puglia


Alghero, provincia di Sassari, regione Sardegna. Foto di Gerolamo Mannoni‎.


Assisi, regione Umbria. Basilica di San Francesco. Ingresso inferiore.


giovedì 6 ottobre 2016

Enna, regione Sicilia. Il castello di Lombardia.

Il castello di Lombardia sorge sul terreno in cui, nel V secolo a.C., sussisteva un santuario dedicato a Cerere. Sostituito da un castrum sotto i bizantini, in epoca normanna si trasformò in castello. Il nome deriva dai fanti lombardi che lo occuparono al seguito della regina Adelaide del Monferrato, moglie di Ruggero I di Sicilia.
Delle 20 torri iniziali, la Torre Pisana è la meglio conservata. In passato sono stati rinvenuti oggetti e resti di varia epoca; dal 2000 al 2002 sono stati eseguiti scavi archeologici.
La posizione del castello offre un panorama vastissimo, che spazia dalle Madonie all'Etna, sono visibili il lago di Pergusa e due i bacini artificiali (Nicoletti e Morello), e buona parte della Sicilia centro-orientale. Un tempo era sede, in estate, di concerti e spettacoli teatrali, presso il vasto recinto di San Nicola o degli Armati che poteva ospitare fino a 5000 persone.
Non lontano dal castello sorge la Rocca di Cerere costruita in direzione del sole nascente; sin dal primo insediamento del XIV secolo a.C. fu un luogo di culto e divenne parte integrante del vicino santuario: si intravede ancora l'ara sacrificale utilizzata per oltre mille anni, da Sicani, Greci e Romani, per il culto della dea delle messi, Demetra o Cerere. L'area è lo sperone est di Enna.

mercoledì 5 ottobre 2016

Paternò, provincia di catania, regione Sicilia. Chiesa di S. Maria di Josaphat

La chiesa, meglio conosciuta come chiesa della Gancia, fu commissionata nel 1092 dalla contessa Adelasia, moglie del gran conte Ruggero.
L'ordine di Santa Maria di Valle Josaphat apparteneva alla regola benedettina e adiacente alla chiesa venne realizzato un monastero benedettino, che per circa quattro secoli godé della protezione dei re di Sicilia e della Santa Sede.
Nel 1445 il complesso della Gancia venne aggregato al monastero di San Nicolò l'Arena di Nicolosi, poi trasferito a Catania. Nel 1866, in seguito alla soppressione del monastero, dopo una serie di restauri e ampliamenti, gli edifici del convento ospitarono l'ospedale del Santissimo Salvatore.
La chiesa, situata sul versante settentrionale della collina storica. Ha unica navata coperta a capriata lignea, mentre l'abside è coperta con una volta a crociera. Una merlatura di coronamento normanna è presente all'esterno sia sulla facciata che nella parte absidale. La facciata presenta un portale principale, in stile gotico chiaramontano, realizzato successivamente alla costruzione della chiesa.
Annualmente viene aperta per il 15 agosto quando si svolge la processione che ricorda l'Assunzione di Maria.

martedì 4 ottobre 2016

Mazzarino, provincia di Caltanissetta, regione Sicilia.

Mazzarino (Mazzarinu in siciliano) è un comune italiano di 12.231 abitanti della provincia di Caltanissetta in Sicilia.Numerose fonti fanno derivare il nome Mazzarino da "Mazzara" per deformazione dall'antico toponimo "Maktorium". Maktorium (o Maktorion) sarebbe stato un centro indigeno ellenizzato (greco: Μακτώριον), citato da Erodoto (VII, 53) e che è stato identificato con i resti venuti alla luce nei pressi di Monte Bubbonia, nel territorio di Mazzarino, scavati da Paolo Orsi nei primi del Novecento. Il centro attuale invece si formò in età medievale attorno ad un castello di origine araba, del quale oggi si trovano solo pochi resti. Nel 1143 l'aleramico Manfredi fu il primo signore di Mazzarino. Nel 1304 passò sotto alla dinastia dei Branciforte, fino all'abolizione della feudalità, nel 1812. Infine nel 1818 fece parte della provincia di Caltanissetta.
Mazzarino è considerata la perla del barocco siciliano della provincia nissena per la bellezza delle sue chiese e non solo.

lunedì 3 ottobre 2016

Scordia, provincia di Catania, regione Sicilia. Piazza Umberto I.

Scordía (Scurdía in siciliano) è un comune italiano di 17.205 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia. È confinante con i comuni di Lentini e Militello in val di Catania, ma sono vicini anche i comuni di Palagonia e Ramacca.
Dista 41 km da Caltagirone, cittadina principale del comprensorio; 38 km da Catania, capoluogo di provincia; e 220 km da Palermo, capoluogo della regione siciliana.
È collegata alle principali città siciliane attraverso linee di autobus (Interbus per Catania e Militello; Molinaro per alcuni comuni del calatino) e di treno (dalla stazione ferroviaria transita la linea che collega Catania a Caltagirone e Gela). Inoltre, ci si può muovere anche in via aerea, servendosi dell'aeroporto Fontanarossa di Catania, distante appena 35 km. 
Il suo nome, di origine greco-bizantina, richiama la mitica colonia lentinese di Skordion, che significa "aglio", forse ad indicare un terreno adatto alla sua coltivazione. Tale tesi, sebbene mai confermata con certezza, è la più accreditata.
Recentemente, tuttavia, una nuova tesi è stata condotta sulla base dell'osservazione di antiche carte geografiche della Sicilia e la lettura delle Etnee del tragediografo greco Eschilo, e pare far derivare il toponimo Scordia dalla corruzione di Xuthia, la mitica città di origini antichissime.

domenica 2 ottobre 2016

Novara provincia di Messina, regione Sicilia. Casa della monaca.

Novara di Sicilia (Nuè nel dialetto galloitalicoNuarra in siciliano) è un comune italiano di 1.414 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l'antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m. Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l'eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d'impronta medievale.
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l'architettura del centro storico. L'arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un'altra pietra locale, rossa e marmorea. L'uso della pietra, che sul territorio affiora un po' ovunque, testimonia l'importanza dell'arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).

Amalfi -Salerno- Campania, Il Duomo. Foto di Massimo Falletta.


Alberobello, provincia di Bari, regione Puglia. Basilica Santuario Santi Cosma e Damiano. Foto di Giuseppe Manfredi.


Ancona, regione Marche. San Ciriaco. Foto di Fabio Casalini.


sabato 1 ottobre 2016

Andria Castel del monte.

Castel del Monte è un edificio del XIII secolo fatto costruire dall'imperatore Federico II in Puglia, nell'attuale frazione omonima del comune di Andria, a 18 km dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m.
È stato inserito nell'elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.
Nel 2014 è stato il trentesimo sito statale italiano più visitato, con 206.924 visitatori e un introito lordo totale di 518.960 Euro.