sabato 31 gennaio 2015

Porta Romana è una delle sei porte principali di Milano, ricavata all'interno dei Bastioni. Posta a sud-est della città, si apriva lungo la strada per Lodi. Caratterizzata oggi dalla presenza dell'arco monumentale del 1596 voluto da Filippo III di Spagna, sorge al centro di piazza Medaglie d'Oro, allo sbocco di corso di Porta Romana.
In passato Porta Romana identificava inoltre uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, il Sestiere di Porta Romana.
La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista (in francese: Cathédrale Notre-Dame de l'Assomption et Saint-Jean Baptiste) è il principale luogo di culto della città di Aosta, sede vescovile della diocesi omonima; costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. La sua storia ultra millenaria va ricostruita attraverso la molteplicità degli interventi che si sono succeduti e dei linguaggi architettonici impiegati, oltre alle testimonianze artistiche che essa conserva.

In attesa della festa di Sant' Agata a Catania

Edizione 2015. La festa di Sant' Agata, patrona di Catania, è una festa patronale tra le più belle al mondo, dal 3 al 5 febbraio tre giorni di culto, devozione, folclore, tradizioni. Nei giorni della festa la tradizionale Fiera di S. Agata, che quest’anno si svolgerà dal 1 al 5 febbraio all’interno del Porto di Catania.

Santuario della Madonna di Tirano. Provincia di Sondrio

IL SANTUARIO DI TIRANO sorge proprio nel punto dove, il 29 settembre 1504, festa di S. Michele, la Vergine Maria apparve al beato Mario Homodei, salutandolo con le parole: "Bene avrai" e chiedendo espressamente la costruzione di un tempio in suo onore con la promessa di salute spirituale e corporale a chi l'avesse invocata. L'immediato consenso creatosi intorno all'apparizione indusse le autorità di Tirano a chiedere alla Curia di Como l'autorizzazione per la costruzione del santuario. Questa fu subito concessa. Infatti il 10 ottobre 1504, undici giorni dopo l’evento, Guglielmo Cittadini, vicario del vescovo di Como, cardinale Antonio Trivulzio, autorizzava, con il permesso di celebrare la messa, la costruzione di una basilicam seu ecclesiam in onore della Vergine, sul luogo dell’Apparizione, dove già era stata eretta con frenetico zelo una cappella.

Chiesa Santuario della Consolata. Piazza Consolata a Torino


Formato dall'unione di due chiese, fu eretto nel 1678 da Guarino Guarini, che trasformò la preesistente chiesa di S. Andrea in vestibolo del santuario, uno tra i luoghi principali della devozione torinese. A destra della neoclassica facciata (1860), preceduta da pronao tetrastilo si leva il poderoso campanile romanico del sec. XI, resto dell'antica costruzione. Lo spazio interno si configura come una successione di ambienti prospetticamente indirizzati verso il fastoso altare juvarriano. Il primo ambiente è la cosiddetta aula di S. Andrea, a pianta ovale con cappelle in spessore di muratura e volte a vela unghiata, riccamente decorata, come detto il vestibolo al santuario; nella ristrutturazione guariniana era concepita come spazio per il popolo, anteposto all'ampliamento esagonale riservato alle funzioni. La cappella della Madonna delle Grazie, sita sotto l'abside della primitiva chiesa di S. Andrea, è completamente rivestita di marmi e con la volta ornata di stucchi. L'interno a pianta esagona, è coperto da un alta cupola e cinto da cappelle ellittiche, intercomunicanti che vi si dispongono intorno radialmente. Sul ricco altare maggiore del santuario, progettato dallo Juvarra (1714) è la venerata icona quattrocentesca detta Vergine odigitria; nel coretto a sinistra, statue delle regine Maria Teresa e Maria Adelaide genuflesse, di Vincenzo Vela (1861). Annessa alla sagrestia è la galleria degli ex voto, dove alle pareti, così come all'interno del santuario, sono appesi numerosissimi ex voto, dai più antichi ai recenti: dipinti, di produzione colta o artigianale, in materiali preziosi o poveri, fino all'esposizione di oggetti come le marsine militari o le riproduzioni in miniatura di aerei e navi.      

Chiesa S. Trinità


La Chiesa fu commissionata della Confraternita della Santissima Trinità, istituita nel 1557 per promuovere opere di misericordia e di assistenza a pellegrini e convalescenti.

L'edificio venne realizzato tra il 1598 e il 1606 su progetto dell'architetto ducale Ascanio Vitozzi (ivi sepolto), secondo la simbologia della trinità: tre ingressi, tre altari laterali, tre cupole sovrapposte.

Nel Settecento, su disegni dell'architetto di corte Filippo Juvarra, furono realizzati: l'interno in marmi policromi e l'altare di destra, dedicato a Santo Stefano e a santa Agnese (la titolare del preesistente edificio medievale, abbattuto per costruire la nuova chiesa).

Chiesa Santa Teresa Torino

I lavori di costruzione della Chiesa intitolata a Santa Teresa D'Avila iniziarono nel 1642 su commissione della Madama Reale Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I.

La paternità del progetto è tradizionalmente attribuita al padre carmelitano Andrea Costagurta, dedito negli stessi anni alla fabbrica della chiesa di San Francesco da Paola.

Già alla fine del XVII secolo la struttura dalle chiesa fu portata a compimento e a Filippo Juvarra furono commissionate la realizzazione delle opere di completamento architettonico e di ornamento.

Chiesa dei Santi Martiri Solutore, Avventore e Ottavio - Torino

Dedicata ai protettori della città Solutore, Avventore e Ottavio, la chiesa fu edificata dai Gesuiti nel 1577 su progetto di Pellegrino Tibaldi. L’interno è a navata unica, affiancata da due cappelle per lato poco profonde, e originariamente è sobria per arredi e decorazioni: solo a partire dagli anni successivi alla canonizzazione nel 1622 di Ignazio da Loyola e di Francesco Saverio, primi santi gesuiti, si arricchiscono l’apparato decorativo e gli altari laterali; nel 1678 Andrea Pozzo affresca la volta (superstiti gli angeli accanto all’organo).
Dopo l’assedio del 1706, si ristruttura radicalmente l’area del presbiterio su progetti di Carlo Giulio Quadro (coro, cupola e campanile). Filippo Juvarra progetta l’altare maggiore e, nella nuova sacrestia, l’altare di Sant’Ignazio ed il lavabo (1733 – 1734). Bernardo Antonio Vittone cura la nuova pavimentazione marmorea del presbiterio ed il restauro della facciata (1768 – 1770).

Santa Maria di Piazza - Torino

La chiesa di Santa Maria di Piazza è un edificio di culto cattolico che si trova nella zona centrale di Torino, in via Santa Maria, non lontano da via Garibaldi. Nel 1910 è stata proclamata Monumento Nazionale; dal 1970 non assolve più la sua funzione parrocchiale, e per le funzioni religiose dipende dalla vicina chiesa di San Dalmazzo. La chiesa gode del titolo di santuario.

Santa Maria del Monte - Torino

La chiesa, dedicata alla Madonna, è posta alla sommità del Monte dei Cappuccini.
Costruita a partire dal 1584 su progetto di Ascanio Vitozzi, fu consacrata nel 1656.
L'edificio a pianta centrale a croce greca, è sormontato da una cupola con tamburo ottagonale.
Il bellissimo altare maggiore è opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte (1634-37). 

Chiesa San Francesco di Paola - Torino


La chiesa e il convento furono edificati a partire dal 1632, su progetto attribuiito al carmelitano scalzo Andrea Costaguta. L'edificio era stato voluto da Vittorio Amedeo I e Cristina di Francia che, in adempimento a un voto, donarono il terreno ai Padri Minimi di San Francesco da Paola. Il complesso si affacciava su via Po e ne costituiva già nel periodo antecedente alla ristrutturazione urbanistica dovuta ad Amedeo di Castellamonte (1673). L'interno è a navata unica con sei cappelle laterali commissionate da famiglie nobili legate alla corte. L'altare maggiore è opera di Tommaso Carlone su disegno di Amedeo di Castellamonte (1664-1665) con una pala di Charles Dauphin (1664). La facciata (l'unico tratto in cui si interrompono i portici continui di via Po) presenta due ordini sovrapposti di lesene: fu completata nel 1667 dai luganesi Martino Solaro e Giacomo Papa.

Chiesa San Filippo Neri - Torino

La chiesa fu iniziata nel 1675 da Antonio Bettino e ricostruita, dopo il crollo della cupola, su progetto di Filippo Juvarra (1715 – 1730); il pronao corinzio della facciata spetta a Giuseppe Maria Talucchi (1835). L’interno, il più ampio tra quelli delle chiese di Torino, ha una sola navata rettangolare, coperta da volta a botte con finestre ellittiche e stucchi. Lungo i lati si aprono tre cappelle alternate a coretti in doppio ordine.
L’altare maggiore con sei colonne tortili è opera di Francesco Maria Giudici (1697 – 1703); la pala è di Carlo Maratta (1701 – 1708).

Chiesa di San Domenico Torino

All’angolo di Via Milano con Via San Domenico si incontra la chiesa omonima, unico edificio gotico della città. Innalzata nella prima metà del XIV secolo, fu praticamente ricostruita nel 1776; agli inizi del ‘900 vennero effettuati restauri in stile specie nella facciata in cotto.

Chiesa Santa Cristina- Torino

La chiesa di Santa Cristina è una delle chiese principali della città di Torino, sita in piazza San Carlo, nel cuore della città. Assieme alla gemella chiesa di san Carlo Borromeo, posta ad ovest del lato, delimita il lato sud della piazza, in direzione di piazza Carlo Felice e della stazione di Torino Porta Nuova.

Chiesa Maria Santissima Ausiliatrice - Torino

Il complesso salesiano a Torino ebbe la sua sede stabile nella zona ove venne poi edificata la chiesa di Maria Ausiliatrice.
La chiesa fu costruita tra il 1865 ed il 1868 da Antonio Spezia sul modello di S. Giorgio a Venezia del Palladio.
Essa fu voluta da San Giovanni Bosco.
Da vedere sono l'affresco della cupola di Giuseppe Rollini e il dipinto sull'altare maggiore di Tommaso Lorenzone che rappresenta Maria Ausiliatrice.

La statua della Madonna sulla cupola è di Camillo Boggio (1867) . 

mercoledì 28 gennaio 2015

Basilica di San Lorenzo - Milano

La basilica di San Lorenzo Maggiore è un importante edificio di culto cattolico situato a Milano, all'interno della Cerchia dei Navigli, edificato in età romana e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli.
Situata in prossimità della porta Ticinese medievale, è una delle chiese più antiche di Milano.
La basilica fu probabilmente eretta tra la fine del IV e l'inizio del V secolo. La datazione esatta è dubbia, come lo sono il committente e le circostanze della sua fondazione. Da molti studiosi, ma non unanimemente, è identificata con la basilica anticamente detta Porziana, roccaforte degli eretici Ariani, cacciati da Ambrogio nel IV secolo.

È comunque certo che, alla sua costruzione, la basilica era il più grande edificio a pianta centrale dell'Occidente. La dedica del tempio a San Lorenzo martire è attestata solo dal 590, quando Milano era già sotto dominio longobardo.

Duomo di Ferrara.

La cattedrale di Ferrara nella sua forma attuale è costituita da una stratificazione di interventi. Eretta a partire dal 1135, del periodo romanico conserva il lato destro e la parte bassa della facciata. Alla metà del XIII secolo risale la parte alta della facciata, al rinascimento l'abside ed il campanile, al XVIII secolo tutta la struttura intermedia che nulla mantiene dell'originale.

Duomo di Bolzano.






Il Duomo di Bolzano dedicato a Maria Assunta

Il Duomo di Bolzano rappresenta uno dei simboli più importanti della città, dedicato a Maria Assunta. Il suo edificio è stato realizzato nel 1300 in stile romanico e gotico. Esso rappresenta la perfetta fusione fra la cultura nordica e rinascimentale.
I lavori di costruzione iniziarono sui resti di un tempio paimleocristiano. Furono gli architetti Martin e Peter Schiche i principali fautori degli interventi architettonici. Questi realizzarono il rivestimento in marmo e la porticina del vino, tra le più belle dell’intero Tirolo. Il campanile, alto 65 metri, fu disegnato invece da Burkhard Engelberg di Augusta e fu completato nel 1517 da Hans Lutz von Schussenried.

martedì 27 gennaio 2015

La carrozza del senato a Catania.

Anche quest’anno la città di Catania è pronta ad abbracciare con la tutta devozione ed il calore possibile la Patrona Sant’Agata.
I festeggiamenti, come da tradizione ultra secolare, sono entrati nel vivo stamani con l’uscita della “la Carrozza del Senato”, e la processione dell’offerta della cera a Sant’Agata, alla quale hanno preso parte il clero, le autorità cittadine con in testa il sindaco e la giunta comunale, gli antichi ordini militari e cavallereschi.
La processione ha preso il via dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro per poi raggiungere, attraverso la via Etnea e piazza Duomo, la Cattedrale.

lunedì 26 gennaio 2015

Torre Petrara detta anche di Monticchio Cava di Monticchio, Sermoneta LT

Cenni storici
XII sec. Fu costruita dalla famiglia Caetani di Sermoneta come avamposto di avvistamento per tenere sotto controllo tutta la pianura pontina in previsione di eventuali attacchi nemici. Nel caso si avvicinassero truppe nemiche, delle staffette partivano a spron battuto verso Sermoneta per mettere in guardia i signori e gli abitanti della città dell'imminente pericolo, permettendo di prepararsi per la difesa.
 
XX sec. In tempi recenti il continuo lavoro di una cava di pietra ha consumato la collina riducendo la base della torre ad un pennone di roccia come si vede nella foto.
Attualmente Monticchio è diventato un gremito centro urbano con numerose nuove abitazioni, di nuova costruzione è anche il centro civico, punto centrale per attività della comunità.

domenica 25 gennaio 2015

Santuario di Rivotorto di Assisi - Umbria

La chiesa di Santa Maria di Rivotorto, nota come il "Santuario di Rivotorto", sorge presso l'omonimo abitato pochi chilometri a sud del paese di Santa Maria degli Angeli. L'edificio, oggi affidato alle cure dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, nasce con lo scopo di preservare le strutture del Sacro Tugurio, ovvero il luogo dove San Francesco riunì i suoi seguaci prima di ottenere dall'Ordine dei monaci Benedettini il possesso della Porziuncola. La costruzione attuale di stile neo gotico, eretta a seguito del terremoto del 1854 d.C., che distrusse la chiesa del XVI secolo, si compone di tre navate alle quali si accede da altrettanti portali.

Basilica di Assisi. Umbria

La Basilica di San Francesco sorge oggi là dove il Santo aveva scelto di essere sepolto, nella zona di Assisi che nel medioevo era nota come "colle dell'inferno", ovvero il luogo che in quell'epoca era destinato alle esecuzioni pubbliche. Il cantiere della Basilica di San Francesco fu aperto nel 1228 per volontà di Papa Gregorio IX e grazie all'attività di frate Elia, vicario dell' ordine scelto dallo stesso San Francesco.

sabato 24 gennaio 2015

Il gigante ( colosso) a Barletta.

La più antica notizia relativa alla presenza di una grande statua di bronzo esistente a Barletta risale al 1309. Comunemente è chiamata Eraclio nella variante popolare e dialettale di "Aré".
L'identificazione con il suddetto imperatore bizantino è in realtà stata assolutamente esclusa. Molto più probabile è la sua identificazione con un altro imperatore d'oriente, Teodosio II.
La figura bronzea rappresenta un uomo dell'apparente età di quarant'anni, rappresentato nel momento di maggior gloria di quell'imperatore in tutto l'Impero.
Molto probabilmente la statua sarebbe stata elevata a Ravenna.
L'ipotesi più "antica" sulla presenza del colosso a Barletta, risale al '600, e alla penna di un gesuita che affermava essere stata gettata sulla spiaggia di Barletta da una nave veneziana di ritorno da Bisanzio dopo il saccheggio del 1204.

Il naviglio a Milano.

I Navigli sono un sistema di canali irrigui e navigabili, con baricentro Milano, che metteva in comunicazione il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie della Svizzera e dell'Europa nordoccidentale, dei Grigioni e dell'Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare. Col regime regolare delle acque dei navigli si irrigarono e resero produttive vastissime aree, collegandosi con l'opera di bonifica iniziata dai monaci delle abbazie a sud della città già nel X secolo. La costruzione dell'intero sistema è durata dal XII al XIX secolo. La Cerchia dei Navigli, o fossa interna, rappresentava la "cerniera" cittadina che consentiva il funzionamento del sistema nel suo complesso.

Castello Sforzesco a Milano.

Il Castello Sforzesco, uno dei simboli di Milano, venne edificato nel XV secolo su disposizione del Duca di Milano Francesco Sforza quale reggia ducale e con il passare degli anni diventò prima caserma ed infine sede di musei e istituzioni culturali.
Consigliamo di visitare il Castello Sforzesco perchè è un monumento affascinante ricco di storia e mistero.
Ha pianta quadrata con torri agli angoli e Torre detta del Filarete al centro della facciata. Ha un perimetro di 800 metri, costruito in laterizi, è circondato da un fossato. Ha tre corti: la Piazza d’Armi, il Cortile Ducale con loggia e il Cortile della Rocchetta. Nei suoi sotterranei e al suo interno sono custoditi preziosi capolavori.

Castello di Tivoli. Rocca Pia.

Edificata come rocca fortificata a partire dal XVI secolo, Rocca Pia di Tivoli è stata di continuo ristrutturata, fino alla sua attuale configurazione, dalle antiche famiglie nobiliari romane e, nello specifico da Papa Pio II Piccolomini, conosciuto per il suo spiccato senso artistico.

La visione d’insieme del complesso monumentale di Rocca Pia rende a colpo d’occhio la forza della committenza papale e la magnificenza dell’architettura. Da fortezza militare, l’edificio venne poi trasformato in carcere mandamentale nell’Italia Postunitaria fino al XX secolo. Terminato il lungo lavoro di restauro che Ha impegnato per diversi anni, la struttura è stata consegnata dalla Provincia di Roma al Comune di Tivoli che l’ha adibita soprattutto a luogo espositivo.

Interno della chiesa di san Lorenzo a Torino.

La prima chiesa che ospitò la Sindone. E' questa una chiesa poco nota anche ai Torinesi stessi, sebbene si trovi nella centralissima Piazza Castello, a pochi metri dal Palazzo Reale e da Palazzo Madama. Forse perchè non ha una facciata vera e propria (da una certa distanza si vede il campanile spuntare in mezzo agli edifici) e non dà l'idea di essere un luogo di culto. Ma per quanti possono visitarla essa si rivela ricca di stimoli interessanti, oltre che conservare opere d'arte di un certo pregio. E soprattutto -per noi amanti del mistero- rivela alcuni fenomeni dovuti al genio dell'architetto che la costruì:l'abate teatino Guarino Guarini (lo stesso della Cappella della Sindone del duomo cittadino), architetto della corte sabauda a partire dal 1666. Ma a questo monumento spetta il primato di avere accolto la Sindone al suo arrivo a Torino, quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia la fece traslare nel 1578 dal castello di Chambery -dove si trovava dal 1453 e dove aveva subito un incendio nel 1532.

Monumento equestre a Bartolomeo Colleoni - Venezia

Capolavoro assoluto della scultura fiorentina del Rinascimento, il monumento celebra il condottiero bergamasco (1475) che lasciò la sua eredità a Venezia in cambio di un monumento in piazza San Marco. Il Senato decise però di collocarlo in questa posizione, affidandolo ad Andrea del Verrocchio (1481). In Campo San Giovanni e Paolo si trova il monumento a Bartolomeo Colleoni, condottiero e signore del Bergamasco.

Per la fedeltà dimostrata verso la Serenissima nel difenderne i territori in Italia, il Colleoni fu nominato Capitano Generale dalla Repubblica di Venezia.

Alla sua morte, nel 1474, il Colleoni, fra i lasciti testamentari, beneficò la città di Venezia degli stipendi arretrati e dispose che centomila ducati d'oro fossero impiegati nella guerra contro i Turchi. Chiedeva inoltre alla Serenissima che gli fosse eretta una statua equestre in bronzo << dinanzi San Marco >>, intendendo in piazza, di fronte alla basilica di San Marco.

Il campanile del duomo di Lecce

Il complesso architettonico di piazza Duomo si conclude nell’imponente Campanile, uno tra i più alti d’Europa, posto sul lato sinistro del largo. Alto 68 metri si staglia leggero nel cielo di Lecce, dominando con la sua slanciata forza plastica l’intero centro storico. Il Campanile ha una planimetria a base quadrata che si eleva per un totale di cinque piani decrescenti verso l’alto, ognuno dei quali sottolineato da una ricca balaustra decorata.
Ogni livello è alleggerito da una finestra con arco a tutto sesto e presenta in alto un epitaffio commemorativo, solo l’ultimo piano si distingue dai precedenti, grazie all’aggiunta di quattro guglie floreali, poste in degli obelischi angolari, che trovano corrispondenza in alto nei pinnacoli con cesti fioriti della cupola ottagonale che conclude armoniosamente il tutto.

Chiesa di san Giuseppe dei falegnami - Roma

Questa chiesa fu dedicata a S.Giuseppe dalla Congregazione dei Falegnami che aveva preso in affitto nel 1540 la preesistente chiesa di S.Pietro in Carcere. La costruzione della nuova chiesa iniziò nel 1597 e fu proseguita nel 1602 da G.B.Montano, nel 1621 da G.B.Soria e completata nel 1663 da Antonio Del Grande. Un importante restauro ed una nuova abside costituì l'intervento del 1886 ad opera di Antonio Parisi.

Carcere mamertino - Roma

Il Mamertino, situato al Clivo Argentario sotto la chiesa di S.Giuseppe dei Falegnami, fu la più antica, e per lungo tempo l'unica, prigione di Roma, realizzata, secondo Livio, dal re Anco Marzio. Una rampa di scale conduce al livello antico. La facciata attuale di travertino è dell'inizio dell'età imperiale, come indica la grande iscrizione col nome dei due consoli, C.Vibio Rufino e M.Cocceio Nerva (la data non è sicura ma comunque va fissata tra il 39 ed il 42 d.C.).

Foro romano - Roma

La valle del Foro tra i sette colli di Roma era anticamente una palude. Dalla fine del VII secolo a.C. dopo la bonifica della palude nella valle fu realizzato il Foro Romano che fu il centro della vita pubblica romana per oltre un millennio.

Nel corso dei secoli furono costruiti i vari monumenti: dapprima gli edifici per le attività politiche, religiose e commerciali, poi durante il II sec. a.C. le basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie. Alla fine dell’età repubblicana, l’antico Foro Romano era ormai insufficiente e inadeguato a svolgere la funzione di centro amministrativo e di rappresentanza della città.

Abbazia di Pomposa.

Pomposa, abbazia di Monastero benedettino situato nel comune di Codigoro (prov. di Ferrara), presso la sponda occidentale della Valle Giralda, lungo la Via Romea.
Le prime notizie storiche del monastero risalgono al 9° secolo. La struttura della chiesa, derivata dalle basiliche ravennati del 6° sec., risale al 751-874 ed è preceduta da un atrio del 10°-11° sec.; di carattere lombardo è il campanile (1063). Dell’11° sec. sono: parte del prezioso mosaico pavimentale e affreschi nelle pareti esterne, oltre al contiguo palazzo della Ragione, di tipo veneto, fortemente restaurato. Nel 13° sec. fu largamente ricostruito il monastero e nel 14° ne fu rinnovata la decorazione pittorica (Vitale da Bologna; pittori bolognesi e riminesi; forse Pietro da Rimini).      

Abbazia di Chiaravalle

L'abbazia di Chiaravalle, conosciuta anche come Santa Maria di Roveniano) è un complesso monastico cistercense situato nel Parco Agricolo Sud nel comune di Milano, tra il quartiere Vigentino e il quartiere Rogoredo. Fondata nel XII secolo da san Bernardo da Chiaravalle come filiazione dell'Abbazia di Cîteaux, attorno ad essa si sviluppò un borgo agricolo[2], annesso al comune di Milano nel 1923.

Abbazia di Fossanova in provincia di Latina.


Abbazia di Fossanova **

Chiesa

da sapere

Insigne monumento di architettura gotico-cistercense, la più bella, con quella di Casamari, della regione, fu fondata dai Benedettini nel sec. IX, e concessa nel 1134 o 35 da Innocenzo II ai Cistercensi, ai quali si deve anche la costruzione della chiesa, probabilmente per opera di monaci venuti dalla casa madre di Clairvaux. È infatti la prima costruzione in Italia di tipo cistercense, e come archetipo esercitò una grande influenza su tutte le chiese della regione e su molte altre. Nel Medioevo, ricca di beni e dipendenze, l'Abbazia fu sede di studi e arti, prima della decadenza secolare e della soppressione in epoca napoleonica.

Abbazia di Casamari prov. di Frosinone.

L'abbazia di Casamari è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Fu costruita nel 1203 e consacrata nel 1217. Si trova nel territorio del comune di Veroli, in provincia di Frosinone.

venerdì 23 gennaio 2015

Montepulciano provincia di Siena.

Montepulciano è un comune italiano di 14.234 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Il comune è posto a 605 metri sul livello del mare, a cavallo tra la Valdichiana e la Val d'Orcia.
Di antica e lunga storia, Montepulciano ha origini dal popolo degli Etruschi a partire dal IV secolo a.C.

Ha notorietà anche per la ricchezza di ottimi vigneti da dove si ricava il Vino Nobile di Montepulciano DOCG.

Duomo di Vigevano.

La costruzione del Duomo, dedicato a Sant'Ambrogio, fu avviata dal duca Francesco II nel 1532 su disegno di Antonio da Lonate ed ultimata nel 1606. 
La straordinaria facciata scenografica, giustapposta per rimediare all'asimmetria dell'edificio con la piazza antistante, fu progettata dal vescovo Juan Caramuel y Lobkowitz nella seconda metà del '600.  La particolare curvatura ellissoidale e la straordinaria sobrietà pongono l'opera tra gli esempi più raffinati di architettura barocca. 
L'interno, a croce latina e a tre navate, conserva notevoli opere d'arte. Nel primo altare a sinistra dell'ingresso troviamo il modello ligneo della chiesa, opera di Antonio da Lonate. Nel terzo altare a sinistra, un polittico a tempera di scuola leonardesca. Sull'altare maggiore un paliotto settecentesco, con inserite figure ricamate in seta ed oro, e tratte da un paramentale cinquecentesco. Nel transetto destro, dipinti attribuiti a Macrino d'Alba e Bernardino Ferrari (inizi del XVI sec.)
Dedicata a Santa Maria Assunta, la cattedrale di Cremona viene edificata agli inizi del XII secolo e rappresenta, dal punto di vista artistico, uno dei principali e più insigni esempi di architettura religiosa del Nord Italia. Domina la piazza del Comune, fulcro e cuore dell’antica città medioevale. Si trova nel punto più alto della città formando con il Torrazzo e il Battistero il polo della vita religiosa. Nella suggestiva piazza è collocato anche il Palazzo Comunale con la Loggia dei Militi, centro dell’attività civile e politica. Questa sistemazione urbanistica tipicamente medioevale caratterizza, oltre a Cremona, gran parte degli antichi comuni dell’Italia Settentrionale ed è la testimonianza di un rapporto di reciproco scambio tra potere religioso e politico.
Il Duomo di Mantova è ubicato nella monumentale piazza Sordello, è la sede vescovile di Mantova ed è dedicato a San Pietro. Il Duomo di Mantova è in stile romanico con aggiunte gotiche, fu costruito tra il 1395 e il 1401 dopo che un incendio, secoli prima, aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano. Fu ristrutturato nel 1545 da Giulio Romano, che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme, ispirandosi alle basiliche paleocristiane. L'attuale facciata, in marmo di Carrara, risale al 1761. Il fianco presenta inserti gotici come rosoni, cuspidi e pinnacoli, resti dell'antica facciata. 
La fontana del Nettuno è una fontana monumentale che si trova a Bologna in Piazza del Nettuno (adiacente a Piazza Maggiore). Per via delle dimensioni della statua, i bolognesi la chiamano familiarmente "il Gigante"
La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono cittadino (ottavo vescovo di Bologna dal 431 al 450), è la più grande e importante chiesa bolognese (m 132 di lunghezza, 66 di larghezza totale, 47 di altezza).
La costruzione fu iniziata nel 1390 sotto la direzione di Antonio di Vincenzo. Nel 1514 Arduino degli Arriguzzi propone un nuovo modello a croce latina che avrebbe superato in grandezza la chiesa di San Pietro a Roma. Secondo la leggenda Pio IV bloccò la realizzazione di questo sogno megalomane, sollecitando i lavori per la costruzione dell'Archiginnasio.
Anche la facciata rimase incompiuta. La copertura della navata maggiore e la chiusura dell'abside furono ultimate solo nel 1663 su progetto di Girolamo Rainaldi e direzione di Francesco Martini. Lle navate minori vennero chiuse da muri rettilinei.

Ponte dei Sospiri 

Lasciando la piazzetta San Marco e svoltando a destra lungo il molo principale prospiciente il Palazzo Ducale, ci si può soffermare sull'antichissimo Ponte della Paglia per osservare quello che è senza dubbio l'angolo veneziano più fotografato dai turisti: il Ponte dei Sospiri. Il Ponte fu voluto dal doge Marino Grimani, di cui porta lo stemma, nel 1602, per collegare Palazzo Ducale all'edificio delle Prigioni Nuove.


Le prigioni nuove furono fatte costruire dopo il 1580 da Antonio da Ponte, in un palazzo separato dal Ducale dal rio di Palazzo, anticamente chiamato Palazzo delle Prigioni, e sostituirono quelle vecchie risalenti al secolo XI, site nel Palazzo Ducale, dove il Consiglio dei Dieci raccoglieva i prigionieri.

Portale della chiesa Sant'Agata al borgo. Catania

Sant’Agata al Borgo situata presso piazza Cavour a Catania.
La prima chiesetta venne costruita nel 1669, ma fu demolita dal terremoto del 1693. L’edificio era stato dedicato a Sant’Agata a cui i fedeli rivolgevano le loro preghiere quando si avvicinava il pericolo di un’eruzione vulcanica. La costruzione attuale invece fu innalzata nel 1709 a spese dei fedeli nello stesso luogo di quella precedentemente distrutta.

L’interno della chiesa presenta una sola navata abbellita dagli affreschi dell’acese Giovanni Lo Coco, che ha rappresentato scene relative al martirio di Sant’Agata, patrona della città, e di Sant’Euplio, compatrono di Catania.

Firenze - cappella dei Pazzi

Filippo Brunelleschi ha creato nella Cappella Pazzi uno spazio ideale, armoniosamente definito da rapporti proporzionali, secondo i princìpi maturati a Roma misurando e disegnando gli edifici antichi, tra i quali il Pantheon.

La cappella fu commissionata a Brunelleschi da Andrea de’ Pazzi nel 1429, ma i lavori si protrassero a lungo anche dopo la morte dell’architetto nel 1446, e non venne mai ultimata perché la famiglia subì le conseguenze della Congiura ordita contro i Medici da Jacopo e Francesco de' Pazzi insieme all'arcivescovo di Pisa Francesco Salviati.
Nel corso dell'agguato Giuliano, fratello di Lorenzo il Magnifico fu ucciso in duomo durante la messa il 26 aprile 1478.

giovedì 22 gennaio 2015

Foto di Pino Iannitello Cattedrale di Sant'Agata - Catania

La Cattedrale di Sant'Agata e' il Duomo di Catania ed è ubicata sul lato est della omonima piazza. È dedicata a Sant'Agata, la santa, vergine e martire, patrona della città di Catania

La storia della chiesa. Il tempio è stato più volte distrutto e riedificato dopo i terremoti e le eruzioni vulcaniche che si sono susseguite nel tempo. La prima edificazione risale al 1091 e venne realizzata sulle rovine delle Terme Achilliane risalenti ai romani. Già nel 1169, un terremoto catastrofico la demolì quasi completamente lasciandi intatta solo la parte absidale. Nel 1194 un incendio creò notevoli danni ed infine nel 1693 il terremoto che colpì il Val di Noto la distrusse quasi completamente.

La cattedrale di Trani.

La Cattedrale di Trani, dedicata a S. Nicola Pellegrino, è la regina delle chiese di Puglia; probabilmente è l'edificio più bello e celebrato del romanico pugliese. A questa qualifica ha certamente contribuito lo splendido scenario in cui è inserita: una splendida e ampia piazza affacciata direttamente sul mare.


Progettata in ideale posizione scenografica, testimonia lo splendore della Trani medievale. La vicenda dell'edificio ha inizio nel 109, quando l'Arcivescovo di Bisanzio, dopo aver proclamato santo il giovinetto pellegrino Nicola, cominciò a costruire una chiesa in suo onore. In seguito visse varie fasi costruttive, ma la spinta maggiore alla costruzione fu data tra il 1159 e il 1186.
Solo nel quarto decennio del XIII sec. iniziarono i lavori di costruzione del bellissimo campanile (alto m. 58,90) che si protrassero per più di un secolo.
Se l'impatto con la costruzione si ha venendo dal mare, non si può non rimanere colpiti dal corpo absidale. Dalla poderosa struttura del transetto si staccano i semicilindri delle tre absidi altissime, da cui emerge prepotentemente quella centrale arricchita da un monumentale finestrone quale la struttura dell'abside richiedeva.

Arco di Settimio Severo - Roma

La costruzione dell'Arco di Settimio Severo risale al 203 d.C., come si ricava dall'iscrizione, per celebrare i primi 10 anni del suo impero. I rilievi, molto erosi, celebrano le vittorie dell'imperatore in Partia (attuali Iraq e Iran) ed in Arabia. Si tratta di un arco a tre fornici, alto metri 20,88, largo 23,27 e profondo 11,20. Ai fornici laterali si accedeva tramite brevi scalinate, mentre il passaggio centrale era forse attraversato da una strada, ora scomparsa, che correva a livello più alto di quella attuale, di età augustea.

Cattedrale di Troia, prov. di Foggia.

La cattedrale di S. Maria è il fulcro della città di Troia, fondata nel 1019 dal catapano bizantino sul luogo occupato da una città romana nell'ambito del progetto di rafforzamento contro i Longobardi di Benevento. Elevata a sede vescovile nel 1030, al posto dell'attuale chiesa esisteva un precedente edificio di cui si ignorano le caratteristiche. La nuova cattedrale venne fondata tra il 1093 ed il 1106ed intorno al 1120 doveva essere completata in forme diverse dalle attuali. Alla fine del secolo risale la decorazione della parte absidale mentre la facciata ed il piedicroce ebbero l'aspetto attuale in epoca angioina. Al XVIII secolo risalgono i bracci del transetto, quello sinistro ricostruito dopo il terremoto che causò il crollo di quello medievale, quello destro costruito ex-novo. Come sempre i restauri moderni hanno cancellato molte sovrapposizioni nell'intenzione di restituire, spesso in maniera fantasiosa, le forme originali

Colonne del tempio di Vesta a Roma

Il Tempio di Vesta, uno dei più antichi ed importanti santuari di Roma, ospitava il "fuoco sacro", simbolo della comunità e dello Stato ed era strettamente connesso con la Casa delle Vestali, insieme alla quale costituiva un complesso unitario denominato "Atrium Vestae". Il tempio fu eretto probabilmente nel IV secolo a.C. ed era costituito da un podio in opera cementizia rivestito di marmo, al quale si addossavano le basi che sostenevano un anello di 20 colonne corinzie scanalate che racchiudevano la cella, anch'essa circolare, all'interno della quale era custodito il "fuoco sacro" continuamente acceso: il tetto, conico, aveva un'apertura centrale che permetteva la fuoriuscita del fumo