La torre di Maurizio
La torre cosiddetta "del Maurizio" si trova in posizione angolare, provenendo da Via del Duomo, all'ingresso della piazza su cui si apre la Cattedrale.
Luogo simbolo di Orvieto, sebbene distanziata dal Duomo è strettamente legata alla sua storia. Fu infatti destinata ad accogliere un "ariologium de muricio" ovvero l'orologio posto a servizio del cantiere (da "muricio" cioè muro, per estensione edificio in costruzione). Questo complesso meccanismo includeva anche l'automa di bronzo che fu collocato sulla sommità della torre e al quale nel tempo fu attribuito il nome di "Maurizio", derivato dall'alterazione in chiave popolare della parola latina "muricium" che, per estensione, aveva il significato di cantiere.
L'orologio fu fatto costruire dall'Opera del Duomo tra il 1347 e il 1348 per una duplice finalità, di utilità e ornamento: doveva scandire regolarmente i turni quotidiani di lavoro degli operai della cattedrale e dare alla città la sua "meraviglia", un'opera semovente di straordinario effetto. Nel 1348 venne fusa in bronzo la statua del jaquemart, il più antico automa segna-tempo ancora oggi esistente e funzionante: collegata al cronometro sottostante, allo scoccare di ogni ora percuote con il martello di ferro la campana che ha di fronte. Un divertente scambio di battute corre dall'uno all'altra, in due iscrizioni: l'una, lungo la cintura indossata dall'automa, tiene alto il ruolo del "battitore"- Da te a me, campana, furo i pati: tu per gridar et io per far i fati; l'altra sulla corona della campana, lo avvisa in risposta Se vuoi ch'attenga i pati, dammi piano. Se no io cassirò e darà invano.
giovedì 27 ottobre 2016
Orvieto, provincia di Terni, regione Umbria.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento