La diffusione del culto di S. Restituta in Italia, è storicamente legata alla persecuzione vandalica del 429 in Nord Africa, ordinata dal re Genserico e descritta nelle pagine di Vittore di Vita. Nei vari luoghi dove trovarono rifugio gli esuli cartaginesi, ebbe origine la devozione alla martire africana. Tra i luoghi legati al culto della Santa, ricordiamo Napoli, Lacco Ameno nell’isola d’Ischia, Palermo, Cagliari, Oristano, Calenzana in Corsica e Oricola, in provincia dell’Aquila. A Napoli è intitolata alla Santa una basilica, originariamente eretta dall’imperatore Costantino, ma la festa di S. Restituta si celebra con maggiore solennità nell’isola d’Ischia, di cui è compatrona, in particolare a Lacco Ameno, di cui è patrona, dove il suo nome viene ricordato il 17 di maggio con undici giorni di festeggiamenti, dall’ 8 al 18, culminanti con la processione del giorno 17. Una tradizione ultra millenaria narra ancora che la barca, guidata dall’Angelo, approdò all’isola Aenaria, oggi detta Ischia, situata di fronte al golfo di Napoli, toccando terra nella località detta “ad ripas”, oggi San Montano. Viveva in quel luogo una matrona cristiana di nome Lucina: avvertita in sogno dall’Angelo, si recò sulla spiaggia, dove trovò l’imbarcazione arenata e in essa il corpo intatto e splendente di Restituta. Radunata la popolazione, venne data solenne sepoltura alla Martire nel luogo detto Eraclius, alle falde dell’attuale Monte Vico in Lacco Ameno, dove sono conservati i ruderi di una basilica paleocristiana, e dove sorge oggi un Santuario dedicato alla Santa.
venerdì 24 luglio 2015
Lacco Ameno, provincia di Napoli, regione Campania.
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