La chiesa,
oggi frutto di una ricostruzione novecentesca, nasce tra 1648 e il 1656 su
progetto di Carlo Morello per conto della Confraternita della Santissima
Annunziata lungo via Po, l'asse del nuovo ampliamento della città. Inizialmente
l'edificio si presentava con una pianta a navata unica e priva di portici in
facciata in continuità con la via. Il fabbricato verrà ampliato poco dopo
(1693) con l'ingrandimento del coro e l'aggiunta di due cappelle laterali. Nel
settecento la chiesa si arricchisce di importanti opere d'arte come l'altare
maggiore di Bernardo Vittone e la macchina processionale in legno realizzata su
disegno del Beaumont da Giuseppe e Stefano Maria Clemente e l'altare e relativa
balaustra della cappella dell'Addolorata, opera di Francesco Martinez, nipote
di Simone Martinez. La costruzione vedrà la sua facciata completata solo nel
1776 dallo stesso Francesco Martinez, a cui nell'Ottocento verranno aggiunti i
portici per adeguarsi alla conformazione della via.
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