Furono
monaci greci a costruire il primo cenobio intorno alla metà del X secolo; la cupola
interna dell'attuale chiesa deriva infatti da schemi bizantini. Gran parte di
quanto ancora oggi vediamo risale però
alla ricostruzione compiuta tra la fine del fine X secolo e gli inizi dell' XI
da parte di Adelaide, la vedova di Ottone I.
Nell'XI secolo
l'abbazia viene affidata ai Benedettini e nel XII secolo viene sopraelevata di
un piano. Nel XIII secolo si costruisce un avancorpo con portico e la
Famiglia Doria adibisce a tomba di
famiglia una sala dell'abbazia, mentre la torre ottagonale viene coperta da una
cupola. Nel corso dei secoli il piccolo eremo si ingrandisce anche grazie alle
numerose dominazioni che gli permettono di diventare un'abbazia ricca ma anche
una golosa preda per i pirati.
Dopo la
prima frequentazione monastica, il complesso di San Fruttuoso di Capodimonte fu
umile abitazione per pescatori, spesso covo di pirati, poi proprietà per secoli
della Famiglia Doria, conosciuta soprattutto per la figura di Andrea Doria che
nella battaglia di Lepanto nel 1571 sconfisse i Turchi.
Per avvistare
in tempo il pericolo che arrivava dal mare e poter proteggere il borgo, Andrea
Doria fece costruire la grande torre che ancora oggi domina la baia,
specchiandosi nel blu smeraldo del mare, su un fondo verde scuro di pini.
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