Perugia
capoluogo dell’omonima provincia della regione Umbria. FONTANA MAGGIORE. La Fontana Maggiore (1275-1278) è uno dei principali monumenti della
città e di tutta la scultura medievale. È
costituita da due vasche marmoree poligonali concentriche sormontate da una
tazza bronzea. Le due vasche poligonali concentriche sono decorate a
bassorilievi finemente scolpiti da Nicola e Giovanni Pisano: in quella
inferiore sono rappresentati i simboli e le scene della tradizione agraria e
della cultura feudale, i mesi dell'anno con i segni zodiacali e le arti
liberali, la bibbia e la storia di Roma; in quella superiore sono raffigurati
nelle statue poste agli spigoli personaggi biblici e mitologici. Fu progettata
in stile gotico, tra il 1275 ed il 1278, da Nicola Pisano e dal figlio
Giovanni, con la collaborazione di frà Bevignate da Cingoli per la parte
architettonica, di Rosso Perugini per la parte superiore bronzea, di Boninsegna
Veneziano per la parte idraulica: venne realizzata per celebrare l'arrivo
dell'acqua nell'acropoli della città grazie al nuovo acquedotto, che
convogliava nel centro di Perugia le acque provenienti dal monte Pacciano,
situato a pochi chilometri. La fontana venne danneggiata dal terremoto del
1348, con conseguente ricostruzione arbitraria dell'ordine dei pannelli; è
stata sottoposta a restauro una prima volta nel 1948/49 e poi ancora nel
1995/99. Servì d'ispirazione a Jacopo di Grondalo per la costruzione della
fontana Sturinalto di Fabriano, nel 1285. La fontana, predisposta in bottega e
poi montata al centro della piazza, fu realizzata in pietra di Assisi. È
costituita da due vasche marmoree poligonali concentriche sormontate da una
tazza bronzea (opera del fonditore perugino Rosso Padellaio) ornata da un
gruppo bronzeo di Ninfe dal quale sgorga l'acqua. La fontana ha la decorazione
incentrata in 50 bassorilievi e 24 statue con cui Nicola Pisano e il giovane
figlio Giovanni ornarono le due vasche poligonali concentriche. Nella vasca
inferiore sono rappresentati i Mesi dell'anno con i segni zodiacali e le scene
della tradizione agraria e della cultura feudale, le Arti liberali e personaggi
della Bibbia e della storia di Roma.
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