Asti, capoluogo
dell’omonima provincia della regione Piemonte. MONUMENTO AD UMBERTO 1°. Il
re era stato assassinato a Monza da poco più di un anno. Grande fu la
commozione generale, e Asti fu la prima città a erigere una statua equestre in
bronzo ad Umberto I. La piazza (intitolala al re nel 1903 e poi ai fratelli
Cairoli nel 1944, ma sempre nota a tutti come “piazza del cavallo”) venne
realizzata nel 1903 per volere di un comitato presieduto dal conte Leonetto
Ottolenghi, che di tasca sua offrì piazza e monumento. Al posto della stretta
via d'Azeglio (ora via Caracciolo) che da corso Alfieri andava al Duomo, sorse
la piazza semicircolare delineata dal muro con lesene e colonnine, al centro
della quale, su un basamento di marmo ornato dalle statue del Valore e della
Pietà e da fregi in bronzo, fu collocata la statua di Umberto I a cavallo,
modellata dallo scultore Odoardo Tabacchi e fusa in bronzo dall'astigiano
Corrado Betta. Quel 4 ottobre 1903 la stazione, via Cavour e corso Alfieri
erano piene di tricolori al passaggio del “landò” con il Duca d'Aosta in
rappresentanza di Vittorio Emanuele III, con il sindaco Bocca e il conte
Ottolenghi e delle altre carrozze con numerose autorità, da deputati e
senatori, al vescovo Arcangeli, all'ammiraglio Cagni, ai sindaci del
circondario. Grandioso ricevimento in municipio e poi alle 11 solenne
inaugurazione della piazza e del monumento presenti un centinaio di
associazioni coi vessilli, la musica del 72° Fanteria di Alessandria, le
fanfare dei Cavalleggeri e dei Militari in Congedo e la banda di Montemarzo.
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