Asti, capoluogo dell’omonima
provincia della regione Piemonte. La cattedrale di SANTA
MARIA ASSUNTA E SAN GOTTARDO è il principale luogo di culto cattolico di
Asti, cattedrale dell'omonima diocesi. Con ottantadue metri di lunghezza e
ventiquattro di altezza e larghezza è una delle più grandi chiese del Piemonte,
massima espressione dell'architettura gotica della regione e collocabile fra i
maggiori esempi del gotico lombardo apprezzabili nel nord Italia. La tradizione
vuole che la costruzione della cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo
nasca dalla necessità di spostare all'interno del recinto murario di Asti la
chiesa episcopale, sia per motivi di capienza che di origine protettiva,
essendo la primitiva chiesa di San Secondo sorta sulla cripta del martire fuori
le mura. È probabile che la prima costruzione della cattedrale si aggiri
intorno al V secolo - VI secolo, e potrebbe essere la conseguenza di un
agglomerato di edifici abbattuti nella zona episcopale, i cui materiali furono
riutilizzati per la nuova chiesa. Tra questi edifici è ancora presente la
chiesa di San Giovanni, utilizzata come edificio a funzione battesimale. La
cattedrale a tre navate è in stile gotico lineare di asciutto sapore luigiano,
con predominio della linea verticale con archi a sesto acuto, fortemente
influenzato dalle esperienze architettoniche angioine del sud della Francia. La
facciata presenta tre rosoni sormontati da due oculi e da una finestra a
crociera. Lateralmente, il portale dei Pelletta presenta negli angolari statue
di santi, tra cui Girolamo, Pietro, Paolo e Biagio, tutti databili al tardo
Quattrocento. Il campanile di stile romanico, risale al 1266 ed è stato
ritoccato nel XVIII secolo; contiene un concerto di nove campane. Sono presenti
anche ruderi di un chiostro. Nel 1470, a seguito della campagna di abbellimento
finanziata dai Pelletta all'antiporta o protiro che prese in seguito il loro
nome, fu collocata la statua marmorea di Maria Assunta, circondata da sei teste
di angeli alati, a dominare la piazza della Cattedrale e a vigilare sulla
città. Da sempre nelle cronache astesi le celebrazioni per la festa della
Patrona sono sempre state grandiose e molteplici. Venivano eretti palchi per
ospitare cantori e musici provenienti da altre parrocchie e addirittura da
altre città.
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