Mazzarino, provincia
di Caltanissetta, regione Sicilia. U
Cannuni è il castello di Mazzarino (nome reale non conosciuto); un altro
castello, sempre in territorio di Mazzarino ma la cui vista si può godere
percorrendo la vecchia strada per Catania, è il “Castello di Salamone” (nome
reale Castello di Garsiliato). Il primo (U cannuni viene chiamato anche
Castelvecchio ) è il monumento maggiormente rappresentativo ed è stato teatro
di una puntata della serie TV La Piovra girato all’interno di esso. Per quanto
riguarda la sua storia, la data di nascita è incerta. Quel che si sa è che
Mazzarino e il suo Castello furono acquistati da Stefano Branciforti tra il
1282 e il 1292. È dunque molto probabile che esistesse già prima di queste date
e che fosse utilizzato da signori e conti. In seguito un Branciforti prese la
decisione di costruire il proprio Palazzo e vi si trasferì ed abbandonò il
Castello al suo rapido ed inesorabile destino. Con una “Patente”, cioè con un
decreto, il Principe di Butera e Conte di Mazzarino, Salvatore Branciforti, il
18 maggio 1790, nominò Don Pietro Accardi, benché‚ in età minorile, “Castellano
di codesto Castello di Mazzarino, che trovasi vacante”. Il Castello di
Mazzarino sorge su una lieve altura, in prossimità dell'attuale centro storico.
I resti che sono fuori terra che sono visibili consentono una lettura
ricostruttiva dell'impianto a pianta quadrangolare con torri cilindriche
angolari. Il castello garantiva il controllo delle sottostanti vallate dei
torrenti Braemi e Disueri. Anche dopo l'edificazione dell'attuale abitato di
Mazzarino, sviluppatosi alle pendici del castello verso sud, mantenne nei
confronti del paese tale posizione strategica. Volgarmente è definito 'U
cannuni', probabilmente per la similitudine che, nella fantasia popolare,
assume la cilindrica torre di sud-ovest, unica interamente superstite, con un
grande cannone. In origine il castello era costituito da quattro torri
cilindrichi legate da cortine murarie merlate, all'interno delle quali si
sviluppavano gli ambienti abitativi e di servizio, oltre vari cortili interni.
Oggi rimangono ben definite, anche se frammentate in alzato, soltanto la parete
sud ed in parte le cortine a nord ed ovest. Il secondo meno famoso ai non
mazzarinesi fu la dimora di antichi signori.
martedì 20 settembre 2022
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