venerdì 28 febbraio 2020


Genova, capoluogo di regione della Liguria. Porta Soprana, primaria porta d’accesso della città, venne edificata nel lontano 1155. Deriva il suo nome da Superana, superiore, in quanto si trova assisa sulla sommità del colle di Sant’Andrea, dal quale prese il suo altro appellativo di Porta di Sant’Andrea. Alcune storie che vi racconterò, a proposito di questo luogo, non le troverete in una qualsiasi guida turistica. Sono tratte da un volume raro e di grande pregio culturale, un libro che venne scritto da Francesco Podestà, nel 1901, e si intitola “Il colle di Sant’Andrea in Genova e le regioni circostanti”. La Genova che visse il Podestà è di molto precedente agli orrori dell’età moderna, agli scempi che gli architetti misero in atto lì, nel quartiere di Ponticello e di Via Madre di Dio, spianando un intero quartiere, fitto di case alte, antiche e bellissime, per far posto ad un complesso architettonico, il palazzo della Regione, di incomparabile bruttezza. Francesco Podestà, nel suo libro, grazie ad una paziente ricerca effettuata negli archivi storici, ci racconta la Genova di secoli fa, con lui si viaggia nel mondo antico, fino a 1100 e anche più lontano nel tempo. Il libro è corredato di tavole, ma credetemi, è difficile orientarsi in un luogo che non esiste più, bisogna usare tanta immaginazione, e farsi aiutare dalla fantasia: e allora lasciamoci guidare, andiamo insieme, per queste strade ormai perdute, incontriamo le persone comuni, il l popolo che lì, sotto la porta, viveva, esercitando le proprie attività.

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