domenica 22 febbraio 2015

Bosa, Chiesa di San Pietro extra muros. Regione Sardegna

Descrizione
La chiesa, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, è una delle più antiche del Romanico in Sardegna. La sua fisionomia originaria è stata purtroppo compromessa dai restauri del 1938, con sostituzione di gran parte delle pietre di costruzione. L'iscrizione di Costantino de Castra, custodita all'interno della chiesa, tramanda la memoria dell'inizio della fabbrica nella seconda metà dell'XI secolo.
Quest'ultima, di rilevanti dimensioni (m 36 x 13, alta m 13 circa), è costruita in conci di pietra vulcanica, con aula a tre navate e abside a E. La navata mediana è coperta con tetto in legno, mentre quelle laterali sono voltate a crociera. I setti divisori sono costituiti da arcate che si impostano su pilastri a sezione rettangolare.
Della parte più antica resta solo la parte mediana dell'aula, risalente all'XI secolo. La successiva fase edilizia comportò la ricostruzione dell'abside nel XII secolo. La facciata, realizzata agli inizi del XIII secolo, ha tre grandi arcate a sesto acuto. L'arcata centrale contiene il portale, con architrave delimitato in alto da un torciglione e scolpito a finta loggia, le cui arcatelle ospitano alberi e i Santi Pietro e Paolo ai lati della Vergine col Bambino.
Lungo gli spioventi si susseguono archetti intrecciati. Alla sommità, in asse con il portale e l'oculo, si dispone un'edicola con colonne intrecciate a nodo. Gli archetti intrecciati e l'edicola con colonne intrecciate a nodo si ritrovano solo in un altro edificio romanico in Sardegna, San Pietro di Zuri (1291). Pertanto si è assegnata allo stesso architetto, Anselmo da Como, anche la ricostruzione della parte superiore della facciata del San Pietro di Bosa, alla fine del XIII secolo.

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