martedì 10 febbraio 2015

L'abbazia di Vezzolano. Prov. di Asti

L'abbazia di Vezzolano è posta ai piedi della collina su cui sorge il paese di Albugnano nel territorio della provincia di Asti. La sua costruzione risale ad epoca remota, resti di architetture testimoniano che in epoca paleocristiana esisteva nel luogo una chiesa. I primi canonici di Vezzolano erano dei monaci e l'abbazia era già fiorente ai tempi di Liutprando che nel 740 affidò agli stessi il governo della chiesa di Sant'Evasio di Casale. La tradizione vuole che Carlo Magno recandosi a Roma nel 799 vi soggiornasse. L'autorità dell'abate si estese verso il 1100 su diciotto chiese, nel 1238 Federico II investì l'abate della signoria sul vicino castello imperiale di Albugnano in seguito Papi ed imperatori dotarono il convento di vasti territori. L'abbazia dipendeva direttamente da Roma e non era posta sotto la sovranità di alcun vescovo. L'ultimo abate di Vezzolano fu monsignor Rossi che concluse il suo governo nel 1796.
L'attuale chiesa romanica fu eretta sulle rovine di un preesistente edificio tra il 1110 e il 1189, presenta una facciata a tre campate, di cui quella centrale più alta è riccamente decorata, la facciata è realizzata nella parte inferiore in mattoni combinati con pietra mentre la parte superiore si presenta a fasce alternate di mattoni e pietra. L'architrave del portale, sostenuto da esili ed eleganti colonne, regge una lunetta raffigurante la Madonna in trono tra due figure verso la quale vola una colomba. Sopre al portale sei esili colonne formano una galleria cieca, tali gallerie cieche si ripetono nei due sovrastanti ordini architettonici della facciata e costituiscono un esempio unico di tale architettura in Piemonte. Al centro della galleria centrale si apre una bifora con il Redentore tra due arcangeli, al di sopra due angeli dividono la loggetta in tre spazi decorati con patere in ceramica che simboleggiano l'ospitalità abbaziale, anche il terzo loggiato cieco della facciata è adornato da due figure di angeli che si reggono su ruote. Il portale minore della campata di sinistra mostra l'effige di Sant'Ambrogio che fu grande amico dei monaci di Vezzolano. 

Nessun commento:

Posta un commento